Torri del silenzio

strutture funerarie dello zoroastrismo

Le torri del silenzio sono una istituzione tipica della religione di Zarathustra, la forma iraniana delle religioni indoeuropee. Esse sono costituite da impalcature di legno fino a 10 metri di altezza, che sostengono una piattaforma esposta ai venti, e servono per la deposizione dei cadaveri, che lì esposti, vengono smembrati e divorati dagli uccelli rapaci.

Incisione di una torre del Silenzio zoroastriana del XIX secolo a Mumbai.

Per lo zoroastrismo il fuoco è sacro[1], e pertanto non può toccare i cadaveri, considerati impuri, rendendo impossibile il ricorso alla cremazione. Non si ricorre nemmeno alla sepoltura, sia perché la putrefazione dei cadaveri era estranea e venne sempre vista in modo non favorevole nella tradizione vedica, sia perché anche la terra era sacra e come tale non poteva essere contaminata.

La scomparsa del cadavere per via degli uccelli, che non toccando terra restano in aria e negli alberi, risolveva questo dilemma.

Lo zoroastrismo, predominante in Iran durante il periodo di massimo splendore di tale paese, quello achemenide e sasanide, venne colà perseguitato dopo la conquista musulmana, ma sopravvive oggi in piccole e floride comunità dell'India, dette parsi.

Esempi di torri del silenzio

  • A circa 15 km da Yazd dove si tramanda che vi sia la tomba di Zoroastro.
  • Bombay. Dietro alla collina dei "Giardini Sospesi" si trovano le "Torri del silenzio" dove i Parsi ancor oggi espongono i cadaveri per la scarnificazione.
  • Complesso archeologico di Sa Figu, Ittiri (Italia). Vi è un recinto costituito da otto megaliti, vicino a delle domus de janas, ipogei che in questo caso possono essere interpretati come luoghi di sepoltura secondaria.

Note

  1. ^ Sarina Singh, p.122

Bibliografia

Voci correlate

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