Oppido Mamertina (Oppidù, Ofidus in dialetto Greco-Calabro) è un comune italiano di 5.397 abitanti[3] della provincia di Reggio Calabria, in Calabria. L'abitato si trova alle falde dell'Aspromonte sul versante nord-occidentale e, ricostruito dopo il terremoto del 1783, presenta un'impianto a scacchiera con ampie vie rettilinee ed ortogonali ed ampie piazze, quindi moderno; conserva palazzi del XIII e XIX sec. con grandi portali in granito di notevole pregio. Caratteristiche e pittoresche sono le tortuose vie dei quartieri del Centro Storico.

Oppido Mamertina
comune
Oppido Mamertina – Stemma
Oppido Mamertina – Veduta
Oppido Mamertina – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoBruno Barillaro (centro) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate38°18′00″N 15°59′00″E
Altitudine342 m s.l.m.
Superficie58 km²
Abitanti5 397[1] (30-09-2011)
Densità93,05 ab./km²
FrazioniCastellace, Messignadi, Piminoro, Tresilico, Zurgonadio.
Comuni confinantiCosoleto, Platì, Rizziconi, San Procopio, Santa Cristina d'Aspromonte, Seminara, Sinopoli, Taurianova, Varapodio
Altre informazioni
Cod. postale89014
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080055
Cod. catastaleG082
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantioppidesi
PatronoMaria SS. Annunziata
Giorno festivo25 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Oppido Mamertina
Oppido Mamertina
Oppido Mamertina – Mappa
Oppido Mamertina – Mappa
Posizione del comune di Oppido Mamertina nella provincia di Reggio Calabria
Sito istituzionale

Il territorio di Oppido ha una stratificazione storica di particolare interesse archeologico; sono stati individuati in località Torre Ferrata i resti di un antico abitato del periodo ellenistico e i giacimenti sepolcrali d'epoca bruzia; in contrada Mella, nei pressi della città medievale di Oppido, è stato rinvenuto un insediamento risalente al III - I sec. a.C. e reperti riferibili all'età neolitica e all'età del ferro. La città medievale è un tipico insediamento di crinale caratterizzato da un grande asse baricentrico, è munita di castello e grandi mura ancora oggi in gran parte visibili, di una importante Cattedrale, ricca di palazzi, chiese, conventi, nel seminario si insegnavano lettere, filosofia, dommatica, teologia morale, sacra scrittura, canto gregoriano, storia sacra e profana, geografia, oratoria, poetica, estetica, storia della filosofia. Le origini di Oppido si perdono nella notte dei tempi, la città medievale fu fondata, probabilmente nel IX secolo, su un antico insediamento costruito dal popolo dei Mamertini spostatosi dall'abitato di Mella (III-I sec. a.C.), nel 1056 fu conquistata da Ruggero Il Normanno e fu a lungo contesa tra angioini ed aragonesi.

È millenaria sede vescovile. Nel 1979 con decreto "Quo Aptius" della Congregazione dei Vescovi la Diocesi di Oppido Mamertina fu ampliata con l'annessione alla stessa di numerose Parrocchie prima appartenenti alla Diocesi di Mileto. La Cattedrale di notevoli dimensioni è dedicata all'Assunta e fu rimaneggiata e ricostruita più volte sia per volere dei Vescovi, sia per i danni subiti coi sismi del 1894 e 1908. Il campanile, coi suoi 50,10 metri di altezza è presumibilmente la costruzione più alta della Calabria. Patrona di Oppido e di tutta la Diocesi è Maria SS Annunziata.

Ospita, tra l'altro, sedi scolastiche di scuola superiore, che da diversi anni accolgono centinaia di studenti provenienti da tutta la Piana di Gioia Tauro: l'ITIS a indirizzo informatico, il liceo Scientifico e quello Classico gestito dal Clero. Il Museo Diocesano d'Arte Sacra, il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana, il costituendo Museo Storico-Archeologico di Palazzo Grillo, l'Ospedale "Maria Pia di Savoia", un Centro di riabilitazione per disabili, l'RSA don Loria, il Giudice di Pace, una Casa Famiglia per malati di AIDS in Castellace, la piscina ed il teatro comunale, il Santuario Maria SS delle Grazie in Tresilico.

Oppido Mamertina ha fatto da sfondo narrativo nel romanzo di Don Luca Asprea Il previtocciolo, nel quale viene descritto il tessuto socio-culturale della Calabria subito dopo il terremoto del 1908. L'attività produttiva si basa principalmente sulla produzione di olio e in parte sulla lavorazione di legname e sull'attività silvopastorali. E' altresì presente un'importante settore terziario. Parte del territorio di Oppido, circa il 35%, è stato dichiarato di rilevante interesse ambientale ed incluso nel perimetro del Parco Nazionale dell'Aspromonte.

Frazioni

Il comune comprende le seguenti frazioni:

Castellace (Dialetto Greco-Calabro: Kastelàki),

Messignadi (Dialetto Greco-Calabro: Mesoignadi, Mesignade, Messiniade),

Piminoro (Dialetto Greco-Calabro: Poemin Oros), Tresilico (Dialetto Greco-Calabro: Trisi'liko),

Zurgonadio,

Ferrandina,

Quarantano.

Personaggi noti

Giosofatte Frisina Poeta, tra le sue raccolte: L'eterno vivere nel relativo assoluto, Il filo magico della ricerca, La punta dell'iceberg, Verità riflesse;

Antonino Pignataro Magistrato di Cassazione e Presidente di Tribunale;

Geppo Tedeschi (Tresilico 1907-Roma 1934) Poeta;

Domenico Antonio Malarbì (Oppido 1732-Napoli 1784) Prefetto dell'Università di Malta e Rettore del Collegio di Filosofia e Matematica;

Francesco Migliorini (Oppido 1744-Palermo 1811) Ministro di Grazia e Giustizia e dell'Ecclesiastico;

Giuseppe Franconeri (Oppido 1830-1900) Orafo;

Francesco Marino Zuco (Oppido 1853-Pisa 1922) Chimico e medico, famoso per aver ideato il processo Marino Zuco per la ricerca di medicina legale su arsenico ed antimonio;

Salvatore Albano (Oppido 1839-Firenze 1893) Scultore,

Concesso Barca (Oppido 1877 - Bagno a Rispoli 1968) Scultore, tra le sue innumerevoli opere l'Altare Maggiore della Cattedrale di Reggio Calabria,

Domenico Carbone Grio (1893-1905) Scrittore;

Domenico Mazzullo (1897-1981) Pittore, scultore e grafico;

Giuseppe Nunziato Muratore (1796-1860) Musicista-compositore.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Amministrazione

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Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dato Istat al 30/04/2011
  4. ^ Dati tratti da:
  5. ^ Circondario di Palmi sul sito della provincia, su provincia.reggio-calabria.it. URL consultato il 22-09-2011.

Altri progetti

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