Vittorio Garatti

architetto italiano (1927-2023)

Vittorio Garatti (1927) è un architetto italiano.

Vittorio Garatti, Scuola di ballo, Escuela Nacional de Arte, a Cuba (1961-65)
Vittorio Garatti - Scuola di ballo, Escuela Nacional de Arte
Vittorio Garatti - Scuola della musica, Escuela Nacional de Arte

Biografia

Garatti si è laureato nel 1957 Politecnico di Milano, dove dominava l'influenza culturale di Ernesto Nathan Rogers. Tra i suoi compagni di studi, vi furono Guido Canella e Gae Aulenti.

L'esperienza venezuelana

Appena laureato, in quello stesso anno, Garatti partì per il Venezuela, dove trovò impiego al progetto del Banco Obrero, diretto dall'architetto Carlos Raúl Villanueva, e cominciò a insegnare all'Università di Caracas.

Garatti, insieme al coetaneo Roberto Gottardi, anch'egli di origine italiana e suo compagno ai lavori del Banco Obrero, è stato un giovane partecipante al dibattito post-bellico contro il Razionalismo, una critica che fu portata avanti da figure di spicco come Ernesto Nathan Rogers, Carlo Scarpa, Mario Ridolfi, Giuseppe Samonà e Bruno Zevi.

L'esperienza cubana

Dopo la vittoria della Rivoluzione cubana, Ricardo Porro, architetto cubano e collaboratore del progetto Banco Obrero, invitò Garatti e Roberto Gottardi a unirsi a lui ad Avana, all'inizio del 1961. Garatti iniziò subito a lavorare con Porro e Gottardi, all'Avana, sull'ambizioso progetto della nuova Scuola nazionale delle arti, commissionata da Fidel Castro. Garatti progettò la Scuola della musica e la Scuola di ballo[1]

La reputazione della Scuola delle arti cadde in disgrazia in conseguenza di un cambiamento politico che considerava l'architettura che vi si era espressa come politicamente scorretta rispetto allo stile costruttivo del Funzionalismo sovietico, che stava rapidamente acquisendo il predominio nel paese. L'edifico, attualmente, è caduto in rovina e parte dei suoi materiali sono stati asportati per essere riutilizzati in edilizia di fortuna.

Ritorno in Italia

Per effetto di questo mutato clima culturale, Vittorio Garatti lasciò Cuba nei tardi anni '60. Si trasferì a vivere in Italia, dove ha proseguito la pratica architettura a Milano[1].

Note

  1. ^ a b Revolution Of Forms website, architect profiles page. Consultato il 27-5-2012

Bibliografia

  • Loomis, John A., Revolution of Forms - Cuba's Forgotten Art Schools (Princeton Architectural Press, New York, 1999 & 2011, ISBN 978-1-56898-988-4)
  • María Elena Martín and Eduardo Luis Rodríguez: Havana, Cuba: An Architectural Guide (Junta de Andalucía, Sevilla, 1998, ISBN 84-8095-143-5)
  • Eduardo Luis Rodríguez: The Havana Guide, Modern Architecture, 1925-1965 (Princeton Architectural Press, New York, 2000, ISBN 1-56898-210-0)

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