Michael Laudrup
Michael Laudrup (Copenaghen, Danimarca, 15 giugno 1964) è stato nominato (in occasione del cinquantenario della Uefa) il più forte calciatore danese di tutti i tempi, superiore perfino a John Hansen, di cui pure da sempre è stato considerato l'erede naturale nel ruolo di interno o centrocampista offensivo. Compagni di squadra e allenatori con cui ha lavorato, Johan Cruyff, Giovanni Trapattoni e Michel Platini, sostengono tutti che con un pizzico di egoismo in più sarebbe diventato una delle leggende del calcio mondiale. Ma per lui, come ha sempre detto, il piacere di un assist era almeno pari a quello di un gol.
Esordì appena diciassettenne in patria nel Broendby, mettendosi da subito in luce segnando 23 reti in un campionato e mezzo: infatti, nell'estate 1983, appena diciannovenne, fu portato in Italia nel bel mezzo del campionato danese dai dirigenti della Juventus.
Ceduto in prestito alla Lazio, rimase in biancoceleste per due stagioni prima di andare a giocare nel 1985 alla Juve, dove disputò quattro campionati.
Il meglio di sé lo diede però nel suo periodo in Spagna: acquistato dal Barcellona nel 1989, in azulgrana conobbe l'apice della sua carriera.
Nel 1994 fu protagonista di un clamoroso cambio di maglia, passando agli eterni rivali del Real Madrid. Dopo due anni a Madrid si trasferì per un periodo in Giappone, prima di chiudere la carriera nel campionato 1997-98 con l'Ajax.
In nazionale ha disputato 104 partite (secondo in assoluto di tutti i tempi) con 37 reti.
Con la maglia della Danimarca ha esordito il 15 giugno 1982, giorno del suo diciottesimo compleanno, nella partita contro la Norvegia. Ha disputato i mondiali del 1986 e del 1998 dopo i quali si è ritirato dall'attività agonistica. Non ha tuttavia preso parte alla straordinaria avventura danese della vittoria degli Europei del 1992
In 16 anni da professionista ha disputato 464 partite di campionato realizzando 117 reti.