Terremoto dell'Emilia del 2012

evento sismico

Il terremoto dell'Emilia del 2012 si riferisce a una serie di eventi sismici localizzati prevalentemente nelle province di Modena e Ferrara, ma avvertiti anche in tutta l'Emilia Romagna, in quasi tutto il Nord Italia e in alcune zone della Toscana e delle Marche.[1] La scossa più forte, di magnitudo 6,0 è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana (02:03:52 UTC), con epicentro in Finale Emilia, coordinate 44,89 N, 11,23 E, a una profondità di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido..[2] Successivamente ci sono state nuove scosse: di 4,8 (alle 02:06), di 5.1 (alle 02:07), di 4,3 (alle 02:11 e alle 02:12) e di 4,0 (alle 02:35 e alle 02:39). Una nuova forte scossa tellurica di 4,9 è stata avvertita a partire da San Felice sul Panaro alle ore 05:02 (ora italiana). Altre scosse di notevole intensità si sono avvertite alle ore 11:13, 15:18 e 15:21 rispettivamente di 4,2, 5,1 e 4,1 a Finale Emilia, Vigarano Mainarda e Bondeno. Alle 19:37 dello stesso giorno si è verificata inoltre una nuova scossa di magnitudo 4,5 con epicentro nei pressi di Bondeno. Un'altra scossa di 4,1 si è fatta sentire il 22 maggio alle 16:37 con epicentro in Finale Emilia. Il 23 maggio alle 23:41 un'altra forte scossa di magnitudo 4,3 fa tornare il panico tra la gente. Il 25 maggio alle 15:14, un'altra scossa più debole, di 4,0 della Scala Richter si è fatta sentire. Il 29 maggio alle 09:03, una nuova scossa molto forte di magnitudo 5,8 è avvertita in tutto il Nord Italia[3][4], creando panico nelle grosse città come Milano, Venezia e soprattutto Bologna; l'epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. A quella delle 9:03 si sono susseguite altre due scosse rilevanti sempre in data 29 Maggio: una alle 12:56 di magnitudo 5,3 e una alle 13:01 magnitudo 5,1.[5]

Terremoto dell'Emilia del 2012
Localizzazione dell'epicentro
Data20 maggio 2012
Ora04:03:52 (CEST)
Magnitudo momento6,0
Profondità6,3 km
EpicentroFinale Emilia, Italia
44°48′00″N 11°11′31.2″E
Stati colpitiItalia (bandiera) Italia
Intensità MercalliVII-VIII
MaremotoNo
Vittime7 + 10

Tutt'ora è in corso uno sciame sismico di queste zone con scosse di magnitudo variabile da 2 a un massimo di 5,8 sulla Scala Richter.[recentismo] Si calcola che le scosse registrate dal 20 maggio 2012 siano più di 500.

Il sisma del 20 maggio ha provocato 7 morti accertati, circa 50 feriti, 5000 sfollati e ingenti danni al patrimonio culturale a causa dei molti crolli di palazzi storici, aziende agricole e fabbriche[6].

Eventi sismici

 
La chiesa gravemente danneggiata di San Paolo a Mirabello, in provincia di Ferrara.
 
Danno a una torre del Castello Estense a Ferrara in seguito al sisma.

L'inizio della sequenza sismica

La scossa del 20 maggio

Alle 04:03:52 un forte sisma, preceduto qualche ora prima (esattamente alla 01:13 e alla 01:42) da due scosse di 4,1 e 2,2, si è fatto sentire in tutto il Nord e parte del Centro Italia, facendo risvegliare la maggior parte delle persone, con epicentro a Finale Emilia a 6,3 km di profondità (distretto sismico: Pianura Padana emiliana). Il terremoto è stato avvertito dai sismografi di tutta Italia, ma le regioni in cui è stato avvertito dalla popolazione sono: Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Marche, Umbria.

La scossa del 29 maggio

Una nuova forte scossa, di magnitudo 5,8, definita superficiale (profondità ipocentro: 9,6 km) è stata registrata alle 09:03 del 29 maggio 2012[7]. L'epicentro è nella zona di Medolla in provincia di Modena. Un primo bilancio provvisorio riporta crolli in edifici anche di interesse storico-artistico, tra quelli già danneggiati dall'evento sismico del 20 maggio, e 13 vittime oltre a diversi feriti. Successivamente alla scossa delle 9:03 si sono verificate altre scosse di entità rilevante: alle 11:47 di intensità 4.2, alle 12:56 di intensità 5.3 e alle 13:01 di intensità 5.1[8][5].

Analisi geosismologica

L'area interessata dall'innesco del sisma è una delle tante aree sismiche prossime alle zone dell'Appennino, classificata a livello 2 della scala di riferimento del rischio sismico.

Danni e vittime

Lista dei comuni colpiti

Comuni Provincia Danni Vittime
Crevalcore Bologna Crolli al castello di Ronchi. Nessun ferito.[9]
Bondeno Ferrara Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Cento Ferrara Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Sant'Agostino Ferrara Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Mantova Mantova Crolli nel campanile della basilica palatina di Santa Barbara annessa al palazzo Ducale. Danni al Museo diocesano e al palazzo Tè.[9]
Poggio Rusco Mantova Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Camposanto Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Carpi Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Cavezzo Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate. Due morti, di cui uno nel crollo del mobilificio Malavasi[9]. Si valuta che circa il 75% degli edifici del paese abbia subito gravi danni[10]. 2
Concordia sulla Secchia Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate 1
Finale Emilia Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Medolla Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate. Quattro operai morti alla Haemotronic S.p.A.[9] 4
Mirandola Modena Crolli al duomo e alla chiesa di San Francesco.[9] Danneggiate il 70% delle aziende del distretto biomedico.[11]
Modena Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate. Danni al palazzo della Prefettura.[9]
Novi di Modena Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate
Rovereto sulla Secchia (frazione di Novi di Modena) Modena Morto il parroco.[9] 1
San Felice sul Panaro Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate. Tre operai morti alla Meta S.r.l.[9] 3
San Giacomo Roncole (frazione di Mirandola) Modena Tre operai morti alla BBG S.r.l.[9] 3
San Possidonio Modena Numerose costruzioni lesionate e parzialmente crollate

Fasi dell'emergenza

Misure immediate

L'evento nell'immediato ha comportato un dispiegamento notevole di forze di polizia, mezzi di soccorso aerei e terrestri di vigili del fuoco, protezione civile ed esercito.

Diffusione mediatica

I mèdia hanno offerto un'ampia copertura dell'accaduto con le reti televisive nazionali e locali che hanno presentato in diretta gli avvenimenti poco dopo le varie scosse. Insieme al Terremoto dell'Aquila del 2009, il Terremoto dell'Emilia del 2012 rappresenta uno degli eventi sismici meglio seguiti e documentati in Italia, dovuti all'ampia diffusione di notizie, filmati, interviste, report fotografici via web grazie alla rete Internet.

Azioni di solidarietà

Aiuti dall'Italia

Aiuti internazionali

Gestione dell'emergenza abitativa

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni