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Sacca di Demjansk
parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale
Scarico dei materiali da uno Junkers Ju 52 durante il ponte aereo di Demjansk
Data7 gennaio - 20 maggio 1942
LuogoDemjansk e regione dei monti Valdaj, Unione Sovietica
Esitovittoria difensiva tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
96.000 uomini[1]dati non disponibili
Perdite
dati non disponibili88.908 morti e dispersi, 156.603 feriti[2]
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Con il termine sacca di Demjansk (tedesco: Kesselschlacht von Demjansk o Festung Demjansk, russo: Демьянский котёл) si identifica nella storiografia della Seconda guerra mondiale la lunga battaglia sul Fronte orientale, combattuta dal 7 gennaio fino al 20 maggio del 1942 nell'area intorno alla città di Demjansk, in cui erano state accerchiati in una sacca dalle forze dell'Armata Rossa quasi 100.000 soldati tedeschi della Wehrmacht.

Il comando tedesco riuscì a mantenere le posizioni intorno a Demjansk, a rifornire per oltre due mesi le truppe accerchiate con un efficace "ponte aereo" e a sbloccare la sacca in primavera con un attacco che permise di riaprire i collegamenti con le forze isolate. I sovietici, impegnati nella loro offensiva generale invernale successiva al fallimento dell'operazione Barbarossa, persero l'occasione di distruggere le notevoli forze nemiche accerchiate e furono costretti a lasciare sul posto grandi forze per bloccare la sacca, indebolendo la loro spinta offensiva[1].

I combattimenti nell'area di Demjansk peraltro continuarono anche dopo lo sblocco e terminarono solo nel marzo 1943 con l'evacuazione della sacca da parte tedesca dopo il peggioramento generale della situazione della Wehrmacht all'est a seguito della catastrofe di Stalingrado.

La battaglia della sacca di Demjansk fu uno più violenti e aspri scontri combattuti sul fronte orientale e in assoluto la piu lunga battaglia di accerchiamento della seconda guerra mondiale[3].

La battaglia

 
Lo Scudo di Demjansk assegnato ai soldati partecipanti alla battaglia

L'8 febbraio 1942 le truppe sovietiche circondarono il II Corpo d'armata tedesco (che comprendeva le divisioni di fanteria 12a, 30a, 32a, 123a, e 290a, la divisione delle Waffen-SS Totenkopf; oltre a vari elementi del RAD, della Polizia, dell'Organizzazione Todt e altre unità ausiliare russe), agli ordini del General der Infanterie Walter Graf von Brockdorff-Ahlefeldt. A queste forze si contrapponevano 18 divisioni di fanteria sovietiche.

I tedeschi, rispettando l'ordine di Hitler di non arrendersi, rimasero circondati per 14 settimane, venendo riforniti di cibo e munizioni con un ponte aereo della Luftwaffe: alla fine delle ostilità, il 21 aprile, i tedeschi avevano avuto 3.335 caduti e più di 10.000 feriti (in gran parte congelati) su 100.000 uomini; tuttavia la resistenza ad oltranza aveva permesso all'Oberkommando der Wehrmacht (OKW) di tenere impegnato un gran numero di forze russe che altrimenti avrebbero potuto essere impegnate in altre zone del fronte.

I combattimenti nell'area durarono fino all'ottobre del 1942; per il suo eccellente comando ed il particolare spirito combattivo dimostrato dalla sua divisione, Theodor Eicke divenne l'88° soldato tedesco a essere decorato con le Fronde di Quercia della Croce di Cavaliere, il 20 maggio 1942.

Note

  1. ^ a b E.Bauer, Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. IV, p. 26. I dati si riferiscono alle sole forze tedesche accerchiate
  2. ^ D.Glantz/J.House, La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 149.
  3. ^ P.Carell, Operazione Barbarossa, p. 476.

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