Incubatore per l'Arte
Template:Infobox edificio L’incubatore per l’Arte ha lo scopo di accogliere associazioni culturali e di artigiani che già da tempo fanno parte del quartiere Isola. Si tratta della nuova Stecca degli artigiani, un'associazione nata negli Anni Ottanta dal residuo industriale dell'omonima fabbrica, parte del più grande complesso Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Tra i suoi primi protagonisti figurava Stefano Arienti. La Stecca è un'associazione di numerose associazioni, come Apodilia, ATHLA, dal 2001 Cantieri Isola[1], Controprogetto [2], Deposito Lirico, Isola Tv, +BC, Camera oscura, Maltrainsema, Isola critica, Architetti senza frontiere.
Il progetto
Il progetto dell’Incubatore per l’arte fa parte del Progetto Porta Nuova, uno dei più grandi piani di recupero di aree dismesse nel centro cittadino.
L’incubatore per l’arte è uno dei nuovi edifici pubblici creati in questo progetto e si trova sui bordi del futuro Parco della Biblioteca vicino alla fondazione Catella.[3]
Il nuovo edificio, che sostituisce il precedente a carattere industriale, ha una forma rettangolare a due livelli, ogni uno di circa 400 m². Per le attività all’aperto è stata creata una tettoia a sbalzo. Esternamente l’edificio si presenta quindi come un semplice parallelepipedo.[3] Per climatizzare l’ambiente verrà utilizzata un pompa di calore ad emissione zero, verranno utilizzato anche pannelli solari e fotovoltaici.[4]
Il progetto prevede la realizzazione di spazi dedicati alle attività artigianali e alle attività associative.[3]
Costruzione
La costruzione dell’edificio è iniziata a gennaio 2010 con la posa delle fondamenta. Dopo circa 5 mesi (maggio 2010) la struttura dell’edificio comincia a prendere forma, infatti la struttura interna dei due piani è già finita. A ottobre 2010 l’esterno dell’edificio è quasi completo. Tra gennaio e maggio 2011 l’esterno viene completato e inizia la posa dei vetri. A fine 2011 l'incubatore è ormai completo.