Verdena
I Verdena sono un gruppo alternative rock italiano formatosi ad Albino (Bergamo) nel 1995.
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Rock alternativo[1][2][3] Post-grunge[4][5][6] Neopsichedelia[8] Grunge[7][8] Art rock Rock psichedelico |
Periodo di attività musicale | 1995 – in attività |
Etichetta | Universal, Black Out |
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[verdena.com Sito ufficiale] | |
Storia del gruppo
Origini
Il gruppo nasce nel 1995 ad opera di Alberto Ferrari (voce, chitarra) e suo fratello Luca (batteria).
Nel 1996 il duo, dopo aver esplorato diversi generi musicali e aver cambiato parecchi bassisti, conosce Roberta Sammarelli, che ai tempi suonava la chitarra in un gruppo punk femminile di Bergamo, le Porno Nuns.
Il gruppo decide di chiamarsi inizialmente "Verbena", (Alberto lo urla in Nella schiuma, una canzone del loro primo demotape), nome di una pianta, salvo successivamente decidere di cambiare la "b" in "d" una volta scoperta l'esistenza di un gruppo statunitense con lo stesso nome, appunto i Verbena. La sorte tra l'altro vuole che tale band sia prodotta da Dave Grohl (ex batterista dei Nirvana): nota è l'etichetta di Nirvana italiani che la stampa affibbia ai Verdena sin dagli esordi.
Nel luglio 1997 il trio registra un demotape, per l'esattezza il secondo (il primo vendette pochissime copie) di cui verranno vendute circa cinquecento copie ai concerti e che permette alla band di suonare dal vivo nelle province di Bergamo, Brescia e Milano.
La band viene contattata da numerose etichette indipendenti, ma nel settembre 1998 accettano la proposta di Black Out/Universal con cui firmano un contratto pochi mesi più tardi.
Il primo album e il successo
Nel marzo 1999 il trio inizia a lavorare all'album di debutto Verdena allo Studio Emme di Firenze, album che venderà più di quarantamila copie e varrà alla band il "Premio PIM" di Repubblica come "Miglior gruppo rivelazione del 1999". La produzione è affidata a Giorgio Canali (ex-chitarrista di CCCP Fedeli alla linea, CSI e ai tempi chitarrista dei PGR) che insieme alla band riesce a concludere i lavori dopo circa un mese. L'attività live dei Verdena si intensifica: suonano con i Marlene Kuntz, a giugno al Gods of Metal e all'Heineken Jammin' Festival, sempre in estate allo Jesolo Beach Bum Festival ed all'Independent Days Festival.
Il 21 giugno 1999 esce il primo singolo estratto dall'album Verdena: Valvonauta. Il pezzo, spinto da un videoclip diretto da Francesco Fei e trasmesso frequentemente su MTV, diventa in breve un successo nel panorama rock italiano. Il 30 settembre 1999 l'album è in vendita nei negozi ed il 18 ottobre la band inizia il proprio tour italiano. Il secondo singolo da Verdena è Viba; al suo interno vi sono altri tre brani: Stenuo, Cretina e Sunshine of Your Love(cover dei Cream).
Nel febbraio 2000 i Verdena pubblicano una versione in vinile del loro album di debutto, includendo una nuova canzone, Ormogenia, cantata dalla bassista Roberta Sammarelli. In questo periodo la band prova nuove idee, stratificando maggiormente il proprio suono con l'aggiunta di un piano rhodes e di un mellotron.
Solo un grande sasso e Il suicidio dei samurai
Il 15 giugno 2001 esce l'EP Spaceman EP contenente tre inediti tra cui Reverberation, una cover dei 13th Floor Elevators. Il singolo anticipa l'uscita del secondo album della band, Solo un grande sasso, risultato di due mesi di registrazione nello Studio Next di Mauro Pagani con la produzione di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours. Il disco, appena uscito, ottiene ampi consensi dalla critica musicale e guadagna in breve la sesta posizione della classifica FIMI.
Il 26 ottobre 2001 i Verdena iniziano il tour di Solo un grande sasso che li vede impegnati per tutto il 2002, con date in tutta Italia e partecipazioni a due festival olandesi. Nel frattempo i Verdena assoldano nella formazione prima il pianista/tastierista milanese Diego Maggi e poi il tastierista Fidel Fogaroli.
Come per il primo album, anche di Solo un grande sasso viene pubblicata in seguito un'edizione su vinile includendo una canzone non presente nell'edizione su CD, chiamata Il tramonto degli stupidi.
Nel 2003 i Verdena registrano tre cover (Search & Destroy, TV Eye degli Stooges e Across The Universe dei Beatles) assieme a Manuel Agnelli. Nell'estate dello stesso anno il gruppo inizia le registrazioni del terzo album, Il suicidio dei samurai. L'album esce ad inizio 2004, anticipato dall'EP Luna EP. Come accaduto per Solo un grande sasso, anche in questo caso la critica accoglie benissimo l'album. Alberto Ferrari utilizza l'aggettivo "rude" per descrivere il nuovo album (per Solo un grande sasso aveva utilizzato "cosmico").
Il 2004 è caratterizzato da una lunga tournée (più di 90 date) che parte il 21 febbraio per terminare il 26 dicembre (nei primi giorni di febbraio la band propone un piccolo assaggio del nuovo disco in tre concerti di circa 40 minuti presso tre negozi della catena Fnac).
il 18 aprile 2005 Il suicidio dei samurai, uscito nel gennaio 2004 ed entrato in classifica nei primi posti della top ten italiana, verrà pubblicato in Svizzera, il 12 settembre in Germania. Sempre nel mese di aprile 2005 i Verdena faranno un tour promozionale in alcune città tedesche e svizzere.
Dopo molte date in Italia, Germania e Svizzera, nel dicembre 2005 inizia la prima fase di scrittura del quarto disco nell'Henhouse Studio, così denominato per essere stato originariamente il pollaio dietro casa Ferrari, poi riadattato a studio di registrazione [9] [10].
Nel mese di aprile 2006 esce per la prestigiosa etichetta francese Barclay (la stessa che ha lanciato i Noir Desir) Il Suicidio dei Samurai, il disco della band pubblicato nel gennaio 2004. Anche qui, come in Germania, Svizzera, Austria, il disco viene pubblicato nella sua versione originale. L’album viene distribuito nei negozi francesi lunedì 10 aprile 2006. Finito il tour all’estero e dopo un’apparizione unica in Italia all'Arezzo Wave, la band torna nello studio di registrazione.
Requiem
Dopo diversi mesi spesi in sala a registrare, il 16 marzo 2007 esce il quarto disco, Requiem. Quindici tracce che spaziano dal rock più duro al grunge degli anni novanta, con forti ricordi psichedelici anni settanta. Il disco viene anticipato dal tour italiano. Con l'uscita del quarto album il tastierista Fidel non fa più parte del gruppo; tuttavia durante le registrazioni dell'album ha collaborato con il gruppo in Il gulliver (piano Rhodes) e Was? (piano Rhodes e djembe).
Anche Requiem viene pubblicato in Germania, Svizzera, Austria e Francia inizialmente, e successivamente anche in Spagna. Il 29 giugno 2007 è stato pubblicato Caños EP che contiene, oltre al brano che dà il nome all'EP, anche quattro brani inediti (Malaga, L'ora è buia, Parabellum e Fluido) oltre a una cover di Elvis Presley, His Latest Flame (Marie's the Name). L'EP segna un cambio di direzione riguardo alle sonorità dei Verdena: le influenze elettroniche iniziano infatti ad occupare una porzione significativa del disco, come dimostra Parabellum, dove viene rielaborata una traccia musicale di Stefano Facchielli (alias D.RaD, sezione elettronica degli Almamegretta) scomparso nel 2004.
WOW, Radar e la raccolta degli EP
Il quinto album della band si chiama Wow ed è stato pubblicato il 18 gennaio 2011[11]. Il Wow Tour 2011 si apre il 26 gennaio 2011 a Roma e si conclude il 7 maggio dello stesso anno a Catania[12].
Dal 13 dicembre 2010 il video di Razzi, Arpia, Inferno e Fiamme, il singolo che anticipa l'uscita dell'album Wow, è in rotazione su Rock TV e Deejay Tv, mentre dal 14 dicembre 2010 il video è in rotazione anche su Brand:New Chart, new entry in classifica in dodicesima posizione. Il video è in rotazione anche su MTV+. Il disco è stato prodotto anche in vinile. La prima produzione uscita il 30 gennaio 2011 comprendeva 1.000 copie. Due giorni prima dell'uscita dei vinili, il disco Wow, raggiunge la seconda posizione nella classifica dei dischi in Italia (dietro ad Io e te di Gianna Nannini). Con questo disco i Verdena conquistano anche le copertine dei mensili Rumore e Rockerilla di gennaio 2011.
Nel tour di Wow dopo vari sold out (le due date a Roma, Milano, Torino, Bologna, Bari, Perugia, Firenze, Brescia, Ravenna e Catania) vengono aggiunte nuove date al calendario: Roma, Quero, Brescia, Perugia, Cosenza ed al prestigioso Sziget Festival a Budapest, in Ungheria[13].
Il secondo singolo estratto da Wow, intitolato Scegli me (Un mondo che tu non vuoi), è uscito nelle radio il 18 marzo 2011.
Il 18 aprile invece, la Universal pubblica una raccolta del 7 EP della band, Verdena - 7EP Limited Edition, pubblicati tra il 1999 e il 2007, che andarono praticamente tutti esauriti.
Il 31 maggio 2011 pubblicano come allegato alla rivista XL la Repubblica un EP solo per il mese di giugno dal titolo Radar (Ejabbabbaje), contenente 10 brani tra live, inediti e remix.
Il 4 giugno 2011 riparte a Gradisca d'Isonzo il Wow Tour 2011 con le date estive. Tra le esibizioni più significative vi sono quella a Firenze, nella Piazza Santa Croce, e all'Heineken Jammin Festival a Mestre. I Verdena oltretutto si fermeranno anche all'estero a Budapest (Ungheria) allo Sziget Festival e a Novi Sad in Serbia all'Exit Festival. Il 10 settembre 2011 il Wow Tour 2011 viene premiato con il premio "KeepOn 100%Live 2011" come "Miglior Tour Rock" presso il Live Club di Trezzo sull'Adda[14].
Il 20 settembre 2011 esce la versione deluxe di Wow, contenente, oltre al cd, un dvd, Amatour, con video amatoriali realizzati dalla band durante il tour. Il 9 novembre 2011 esce in anteprima sul sito Wired.it il video del terzo singolo estratto da Wow, Miglioramento[15].
In novembre 2011 fanno delle comparsate in alcune scene del film di Enrico Lando I soliti idioti - Il film[16]
Stile
Musica
I Verdena si sono subito contraddistinti all'interno del panorama musicale italiano, più nella fattispecie dei circuiti delle scene indie e alternative rock, per il loro peculiare stile musicale, che inusualmente e liberamente ritrae ispirazione da quel suono vicino al grunge e all'alternative rock americano. Tuttavia il suono della band lombarda ha sempre mostrato all'interno del proprio stile una forte vena psichedelica e shoegaze. Inizialmente, i primi album erano semplicisticamente visti come appartenenti al filone del rock alternativo e del post-grunge con all'interno alcuni elementi provenienti dal rock psichedelico e dal noise; con il passare del tempo, questa loro vena eclettica presente all'interno della propria musica è andata sempre più accentuandosi, incorporando all'interno del proprio stile musicale un suono più sporco, complesso ed elaborato.
Testi
Alberto scrive i testi delle loro canzoni; proprio le liriche sono state spesso oggetto di critiche esterne per la mancanza di contenuti; Alberto ha tuttavia dichiarato più volte di scrivere esclusivamente in funzione della melodia e della musica, affinché le parole diano soltanto "colore al disco", senza quindi raccontare storie o trasmettere qualche significato preciso. I testi non sono scritti però con la tecnica del cut-up (tipica dei primi album in italiano degli Afterhours). La composizione dei testi avviene prima cantando in un finto inglese sulla base musicale del brano, per poi sostituire i termini inglesi con parole italiane che suonino bene.[17]I testi, come già detto, non hanno un significato narrativo o politico, ma sono per Alberto delle allucinazioni quasi oniriche.[17] In un'altra intervista Alberto ha dichiarato: «Pressioni non ce ne sono, ci sono da quelli a cui non piacciono i testi ma non sono pressioni, sono gusti loro ma a me non interessa sinceramente. Il fatto di scrivere testi diversi rispetto agli altri è una cosa che mi fa esaltare! Mi fa sentire diverso e è una cosa che mi piace molto. Fra l'altro i miei testi, è vero, non hanno un senso: ne hanno due o tre, secondo me, e questa è una cosa in più rispetto agli altri testi. Difendo i miei testi in questo modo.»
Henhouse
Alberto Ferrari e Luca Ferrari cominciano a suonare nello studio Henhouse (in italiano pollaio) dal 1992.[18] Nel 2001 esce l'album Solo un grande sasso;il disco è registrato quasi interamente alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani,eccetto per la traccia "La tua fretta",registrata nella Henhouse.Dal disco successivo Il suicidio dei samurai la band registra autonomamente gli album nella Henhouse.La Henhouse era realmente un pollaio prima che il gruppo lo trasformasse in uno studio di registrazione.Nel 2011 il sito Rockit registra un'intervista al gruppo (realizzata da Carlo Pastore) e dei pezzi live dall'album Wow (Verdena) proprio nel pollaio.[19][20]
Formazione
- Alberto Ferrari - voce, chitarra, pianoforte, tastiere, basso (1995 - presente)
- Roberta Sammarelli - basso, tastiere, cori (1996 - presente)
- Luca Ferrari - batteria, cori, tastiere (1995 - presente)
Turnisti
- Omid Jazi - sintetizzatore, chitarra e cori (2011 - presente)
Ex membri
- Diego Maggi - rhodes e mellotron (2001 - 2003) membro live
- Fidel Fogaroli - tastiere (2004 - 2006) membro live e studio
- Maurizio Brazzoduro - basso (1995 - 1996)

Discografia
- Album
- 1999 - Verdena (Black Out - Universal)
- 2001 - Solo un grande sasso (Black Out - Universal)
- 2004 - Il suicidio dei samurai (Black Out - Universal)
- 2007 - Requiem (Black Out - Universal)
- 2011 - Wow (Black Out - Universal)
- Raccolte
- 2011 - Verdena - 7EP Limited Edition (Universal)
- Altro
- 2011 - Radar (Ejabbabbaje) (Universal)(EP Allegato XlRepubblica)
Citazioni, riferimenti e curiosità
- Valvonauta: in una vecchia intervista dichiararono che il nome della canzone è una sorta di citazione delle valvole dei loro amplificatori Marshall.
- Starless: è anche il titolo di una canzone dei King Crimson, dall’album Red del 1974.
- Cara prudenza: è la traduzione letterale di Dear Prudence dei Beatles, dal White Album
- Solo un grande sasso: è ripreso dalla frase "in fondo il mondo è solo un grande sasso" dal film La sottile linea rossa di Terrence Malick del 1998.
- Sunchild: Un verso ripetuto nella canzone Starless, identico a come viene cantato nell'omonima canzone dei Motorpsycho. Per altro in antitesi con Moonchild dei King Crimson.
- Spaceman: possibile citazione dal brano Spaceboy degli Smashing Pumpkins dall'album Siamese Dream del 1993.
- Onan: nome del personaggio biblico che utilizzò la pratica anticoncezionale del coitus interruptus per evitare volontariamente la nascita di figli che non avrebbero potuto portare il suo nome.
- Il Suicidio del samurai: riferimento alla canzone Suicide Samurai dei Fecal Matter, il primo gruppo di Kurt Cobain.
- Glamodrama: è una storpiatura del titolo del romanzo Glamorama di Bret Easton Ellis del 1988.
- Balanite: è il termine medico con cui si indica l'infiammazione del glande.
- Logorrea: è un termine medico che si riferisce ai discorsi incoerenti causati da alcuni tipi di malattie mentali.
- Passi da gigante: è anche la traduzione dell'album Giant Steps di John Coltrane.
- Il caos strisciante: è un chiaro riferimento al racconto di H.P.Lovecraft, Nyarlathotep del 1920.
- Il gulliver: è il neologismo con cui nel film Arancia Meccanica viene chiamata la testa, o il cervello. Secondo le dichiarazioni di Alberto Ferrari, essa sarebbe ispirata a "Rock And Roll" dei Led Zeppelin.[21]
- Non prendere l'acme Eugenio: è un riferimento a Careful With That Axe, Eugene dei Pink Floyd, da Ummagumma, del 1969; anche se la traduzione letterale sarebbe "attento con quell'ascia, Eugenio".
- Angie: è anche il titolo di una canzone dei Rolling Stones, come anche una di Simon and Garfunkel.
- Angie: la frase "God is gay" è urlata da Kurt Cobain nella canzone dei Nirvana Stay Away (Nevermind), è ripresa anche in questa canzone tradotta in italiano "Dio è gay"."[22]
- Sotto prescrizione del dott. Huxley: riferimento ad Aldous Huxley, autore, tra l'altro, del famoso libro Le porte della percezione in cui tratta gli effetti della mescalina e del peyote, libro da cui i Doors presero il loro nome.
- La copertina dell'album Requiem è molto simile a quella di Red dei King Crimson. Anche se in un'intervista, Alberto Ferrari ha parlato di somiglianze con la copertina dell'album Bad Reputation dei Thin Lizzy.[23]
- Requiem: Red è il titolo del settimo album in studio del gruppo di rock progressivo dei King Crimson, pubblicato nel 1974. È anche l'ultimo LP a nome "King Crimson" uscito negli anni settanta (esclusi raccolte e dischi live). Quest'ultimo dato storico ha alimentato la voce secondo cui il titolo Red fosse l'acronimo del latino Requiem Eterna Dona ("dona l'eterno riposo"). Inoltre, "Requiem" è il titolo dell'ultima traccia di "Beat", album del 1982 dei King Crimson stessi.
- Loniterp: è un anagramma del gruppo Interpol, da cui riprende le intense sonorità. Inoltre è il contrario di una crema per il trattamento dell'acne, il Pretinol.[24][25][21]
- Razzi arpia inferno e fiamme: è la prima canzone scritta per l'album Wow ed è stata scritta in collaborazione con Roberto Longaretti (cantante del gruppo bergamasco Spread).[26]
- Lui gareggia: il pezzo parla di un uomo che corre in macchina, esaltandosi.[27]
- Le scarpe volanti: si riferisce al fenomeno dello Shoefiti, ovvero la pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese cavi delle linee elettriche o telefoniche come segnalazione di luoghi dove vi è spaccio o consumo di droghe.[21]
- Rossella roll over: la parte iniziale del brano riprodotto con la tastiera, è un tributo a quello della canzone dei Beatles, Ob-La-Di, Ob-La-Da.[28]
- Miglioramento: è dedicata al gruppo musicale statunitense MGMT apprezzato dai Verdena (soprattutto dalla bassista Roberta Sammarelli[27]) e con cui hanno suonato live come supporter[29].[24]
Note
- ^ [1]
- ^ Recensione di Requiem
- ^ Gli artisti dell'Mtv Day 2007 - Verdena
- ^ [2]
- ^ http://www.debaser.it/recensionidb/ID_16704/Verdena_Requiem.htm
- ^ http://www.reggionline.com/it/2011/08/19/festareggio-psichedelica-con-i-verdena-6365
- ^ Verdena - Requiem
- ^ a b Verdena Requiem
- ^ Rock.it, intervista di Carlo Pastore ai Verdena (prima parte)
- ^ Rock.it, intervista di Carlo Pastore ai Verdena (seconda parte)
- ^ http://www.verdena.com/diario04.php
- ^ Verdena
- ^ Verdena
- ^ Verdena Fan Blog: Verdena premiati come miglior tour Rock
- ^ Andrea Girolami, Natale da incubo nel nuovo video dei Verdena, su tv.wired.it, Wired, 9 novembre 2011. URL consultato il 10 novembre 2011.
- ^ I Verdena nel film I Soliti Idioti rockit.it
- ^ a b Verdena [Intervista Video] - Parte 2 - YouTube
- ^ Verdena-Una Giornata nel Pollaio 2/2 INTERVISTA CARLO PASTORE HD - YouTube
- ^ Verdena - Una giornata nel pollaio, parte uno, 05-01-2011
- ^ Verdena - Una giornata nel pollaio, parte due, 05-01-2011
- ^ a b c Luca Valtorta e Lorenza Biasi, Revolution Blues, XL Repubblica, giugno 2011, p. 59.
- ^ Diletta Gari, I Verdena a Scordia rapiscono un pubblico scatenato, su votailprof.it, 30 aprile 2007. URL consultato il 5 novembre 2011.
- ^ Rosario Boccadifuoco, Interview: Verdena, su indie-roccia.it, 16 settembre 2007. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ a b Alessandro Caiazzo, Intervista ai Verdena, su letlovegrow.it, 29 aprile 2011. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ Rocco Bellantone e Chiara Fontana, Intervista con i Verdena, su rubric.it, 9 marzo 2011. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ Giulia Antelli, Verdena, Razzi arpia inferno e fiamme (Aprile 2011), su sentireascoltare.com, 8 aprile 2011. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ a b Radio Bonobo: Verdena - Intervista "tripla", su youtube.com, RadioBonobo, 22 marzo 2011. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ Stefano Solventi, Verdena - Wow (Universal, 2011) Recensione Album, su sentireascoltare.com, SentireAscoltare.it. URL consultato il 27 settembre 2011.
- ^ News: Verdena spalla agli MGMT, su newsic.it, 22 maggio 2008. URL consultato il 27 settembre 2011.
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