Filippi




Filippi (in greco antico Template:Polytonic) è un'antica città della Tracia, prossima alla Macedonia e non distante dal mare Egeo, facente parte attualmente del comune di Kavala (fino al 2010 all'ex comune di Filippoi)
Sorge sul sito dell'antica Crenides e prese il nome dal re Filippo II di Macedonia, che la fece ingrandire e fortificare nel 356 a.C. per farne un centro minerario. Fu conquistata dai Romani nel 168 a.C.. Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, decisiva tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio, che furono sconfitti; Ottaviano, divenuto successivamente Augusto la eresse al rango di colonia.
L'espressione popolare "Ci rivedremo a Filippi" è usata per significare che prima o poi si arriverà alla resa dei conti, e deriva dalla frase che lo spettro di Giulio Cesare rivolge a Bruto nel IV atto del Giulio Cesare di William Shakespeare; tale episodio letterario fu ripreso dalle Vite parallele di Plutarco (Vita di Bruto, 36).
La città di Filippi ebbe un notevole ruolo nei primi secoli del Cristianesimo; essa fu la prima città d'Europa ad essere evangelizzata da san Paolo, che alla comunità di Filippi indirizzò una delle sue epistole; anche sant'Ignazio di Antiochia e san Policarpo di Smirne indirizzarono alla chiesa locale alcuni dei loro scritti[1].
Fu un centro importante anche in epoca bizantina; fu occupata dai Latini durante la IV crociata e fu in seguito abbandonata.
Note
- ^ «FILIPPI». In: Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Vol. XXIV, pp. 273-4 (on-line)
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