Utente:Franco aq/sandbox3
Il sistema di punzonatura standardizzato russo, così come lo conosciamo oggi, nasce da una ukaz (decreto) emesso nel 1700 dello zar Pietro il Grande che, durante il processo di riforma del sistema monetario russo, stabilì che la produzione di argentieri poteva essere di quattro purezze standard: 96, 90, 84 e 62 zolotniki.
Nel 1896 un editto dello zar Nicola II riformò questo antico sistema ed introdusse il nuovo punzone che prese il nome di kokoshnik dal tradizionale copricapo raffigurato sulla testa femminile volta a sinistra che appare al suo centro.
Fu utilizzato tra il 1899 ed il 1908 e reca all'interno di un cartiglio circolare o ovale, sulla sinistra la purezza dell'argento espressa in zolotnicki e sulla destra le iniziali del saggiatore in caratteri cirillici. Saggiatori di San Pietroburgo furono: Yakov Lyapimov dal 1899 al 1903; Yakor Lyapunov.
Nel 1908 e fino al 1926 fu introdotto un nuovo punzone recante, all'interno di un cartiglio ovale oblungo, una più dettagliata testa femminile acconciata con la kokoshnik, rivolta verso destra, dove è indicata la purezza dell'argento espressa in zolotnicki, a sinistra è iscritto il simbolo della città/regione.
Oltre al punzone ovale si utilizzava anche una kokoshnik circolare che veniva apposta su oggetti di piccole dimensioni o su quelli facenti parte di un gruppo. L'ufficio del saggiatore veniva indicato con una serie di punti e linee intorno al perimetro del marchio.
Note
Collegamenti esterni
- (EN) KOKOSHNIK, su silvercollection.it.
- (EN) A brief overview of russian hallmarking, su 925-1000.com.
| Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art | |
|---|---|
| Ubicazione | |
| Stato | Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! (bandiera) Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! |
| Indirizzo | 1200 Forrest Park Drive, Nashville, Tennessee 37205, USA |
| Caratteristiche | |
| Tipo | Arte |
| Istituzione | 1960 |
| Sito web | |
Cheekwood è una tenuta di 220.000 m² all'estremità occidentale di Nashville, Tennessee che, grazie a finanziamenti da privati, ospita il Cheekwood Botanical Garden and Museum of Art.
Ex residenza della famiglia Cheek di Nashville, il palazzo di 2.800 m² in stile georgiano, fu aperto come museo nel 1960.
La collezione d'arte del Cheekwood fu fondata nel 1959 con il patrimonio dell'ex Nashville Museum of Art ed è accreditata dalla American Association of Museums. Essa comprende collezioni di arte americana ed arti decorative sia americane che britanniche, oltre ad una collezione d'arte contemporanea costituita soprattutto da sculture per esterni acquisite per il Woodland Sculpture Trail.
La collezione di arte americana del Cheekwood comprende 600 dipinti e 5.000 tra stampe, disegni e fotografie; fu raccolta negli anni 1980 e all'inizio del 1990 grazie ad un lascito multi-milionario, e spazia nella storia dell'arte americana.
La collezione di arti decorative comprende la terza più grande raccolta di porcellana Worcester negli Stati Uniti d'America, e una collezione di 650 pezzi d'argento che abbraccia i secoli dal XVIII al XX
Lo stesso Palazzo Cheek è considerato parte della collezione. Il restauro ha ripristinato gran parte della costruzione originale, rivelando le caratteristiche originali (legno e pavimenti in marmo che erano stati coperti da moquette) e conservando storici motivi architettonici, come ad esempio gli affreschi illusionistici che rivestono il corridoio principale.
La collezione d'Arte contemporanea, ospitata nelle gallerie ricavate in quelli che in origine erano il garage e le stalle della tenuta, è piccola ma di alta qualità, comprende dipinti di Larry Rivers, Andy Warhol, Robert Ryman, Red Grooms e Marylyn Dintenfass.
Il Carrell Woodland Sculpture Trail è una raccolta di quindici sculture di artisti internazionali esposte all'aperto in un contesto naturale.
Giardino botanico
L'Orto Botanico, che occupa un'area di 220.000 m², ospita piante di bosso, conifera, mirto crespo, narciso, hemerocallis, sanguinella, felce, erbe, agrifoglio, hosta, ortensia, acero palmato, magnolia, essenze originarie del sud-est degli Stati Uniti, cercis e trilium
Altre attrazioni
Oltre al Museo e all'Orto Botanico, a Cheekwood c'è un negozio di souvenir ed un ristorante chiamato Pineapple Room che si affaccia sul verde del prato occidentale.
Note
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Immanuel Nobel, il giovane (Gävle, 24 marzo 1801 – Heleneborg, 3 settembre 1872), è stato un ingegnere, architetto, inventore, imprenditore svedese
Era un membro della Famiglia Nobel. Nel 1827 si sposò con Karolina Andriette Ahlsell, che proveniva da una agiata famiglia svedese; insieme ebbero otto figli dei quali solo quattro sopravvissero fino all'età adulta: Robert Hjalmar (1829-1896), Ludvig Emmanuel (1831-1888), Alfred Bernhard (1833-1896) e Emil Oskar (1843-1864).
Nel 1838 Immanuel si trasferì dalla Svezia in Russia, per vendere le sue invenzioni a San Pietroburgo, dove visse per due decenni con la sua famiglia. Tra le sue invenzioni di maggior successo, un tornio utilizzato nella lavorazione del legno compensato ed una versione migliorata della mina esplosiva subacquea, alla quale si interessò personalmente lo zar Nicola I di Russia.
Immanuel fondò una fabbrica di materiale bellico, la Fonderies et Ateliers Mécaniques Nobel Fils, che dapprima risultò essere un affare molto redditizio. Tuttavia, la morte di Nicola I nel 1855 e la fine della guerra di Crimea nel 1856 portarono un cambiamento nelle politiche russe e il nuovo zar Alessandro II ordinò un severo taglio del bilancio militare, ciò alla fine condusse la società di Immanuel in gravi difficoltà economiche. Nel 1859 Immanuel passò la gestione tecnica del Nobel Fils a suo figlio Ludvig e tornò in Svezia. Nel 1862, infine, la società fu venduta dai creditori.[1]
Dopo essere tornato in Svezia Immanuel, con i figli Alfred ed Emil aprirono una fabbrica ad Heleneborg, a Stoccolma, dove fecero esperimenti con la nitroglicerina e dove, nel 1864 si verificò una forte esplosione che uccise Emil ed altre quattro persone. Le autorità vietarono ulteriori esperimenti nel paese, ma Immanuel e Alfred proseguirono su una chiatta ancorata nel lago.
Note
Bibliografia
- Steve LeVine, The Oil and the Glory: the pursuit of empire and fortune on the Caspian Sea, Random House, New York, 2007, pp. 496 pp., ISBN 9780375506147.
- (inglese) Henrik Schück, Ragnar Sohlman, Nobel: The Man and His Prizes, a cura di Anders Österling, Carl Gustaf Bernhard, Nobel Foundation, Wilhelm Odelberg, Coordinamento editoriale: Wilhelm Odelberg, 3ª ed., New York, American Elsevier Publishing Company, Inc., 1972 [1950], ISBN 0-444-00117-4 (10). ISBN 978-0-444-00117-7 (13)
ISBNnon valido (aiuto), . (Originariamente pubblicato in svedese come Nobelprisen 50 år: forskare, diktare, fredskämpar). Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
- (inglese) Robert W. Tolf, The Russian Rockefellers: The Saga of the Nobel Family and the Russian Oil Industry, Hoover Institution Press, 1976, ISBN 0-8179-6581-5. Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
- (svedese) Brita Åsbrink, Ludvig Nobel: "Petroleum har en lysande framtid!", Wahlström & Widstrand, 2001, ISBN 9146181814, 9789146181811
ISBNnon valido (aiuto). Lingua sconosciuta: svedese (aiuto)
- (inglese) Daniel Yergin, The Prize: the Epic Quest for Oil, Money and Power, Free Press, 23 dicembre 2008, ISBN 1439110123, 9781439110126
ISBNnon valido (aiuto). Lingua sconosciuta: inglese (aiuto)
Voci correlate
August Wilhelm Holmström (Helsinki, 1829 – 1903) mastro orafo finlandese.
Apprendista del gioielliere Herold, nel 1857 divenne capomastro con un proprio laboratorio e quello stesso anno fu nominato da Gustav Fabergé (il padre di Karl), capo gioielliere della Fabergè, incarico che ricoprì fino alla morte.
La sua bottega produsse una vasta gamma di oggetti preziosi, dai gioielli esclusivi alle uova di Pasqua in miniatura; tra questi, i più famosi sono forse le repliche in miniatura delle regalie imperiali russe, che furono esposte alla Exposition Universelle di Parigi nel 1900 e che ora sono custodite nel Museo statale Ermitage, San Pietroburgo.
Viene ricordato come il creatore dell'Uovo rete di diamanti del 1892.
I discendenti di Holmström continuarono il suo lavoro. Dopo la sua morte il figlio Albert Holmström continuò l'attività utilizzando lo stesso marchio AH. Sua figlia Fanny Florentina (1869 - 1903) lavorò con Fabergé e sposò il mastro orafo finlandese Knut Oskar Pihl (1860 - 1897). La loro figlia Alma Theresia Pihl (1888 - 1976) iniziò dal 1911 come disegnatrice di gioielli al fianco di suo zio Albert Holmström con Fabergé.
Bibliografia
- (EN) Géza von Habsburg-Lothringen, A. von Solodkoff; Hélène Tarnowska, Fabergé, court jeweler to the Tsars, traduzione in inglese di J. A. Underwood, Hirmer, 1986.
- (EN) Geoffrey Watts, Russian Silversmiths' Hallmarks: 1700 to 1917, a cura di George Perrott, Parkwest Pubns, 2006, ISBN 0953063771, 9780953063772
ISBNnon valido (aiuto).
Collegamenti esterni
- (EN) August Holmström (1829-1903), in Fabergé Imperial Easter Eggs, Mat & Andrej Koymasky, 10 agosto 2005, Koymasky. URL consultato il 30/03/2012.
- (EN) August Holmstrom (1829-1903), in WWW Faberge Tour, State Museums of the Moscow Kremlin, Moscow Kremlin. URL consultato il 28/07/2011.
Alma Theresia Pihl (1888 – Finlandia, 1976) fu l'unica donna e uno dei più noti designer/mastri orafi che lavorarono per la Fabergé.
Alma proveniva da una famosa famiglia di gioiellieri finlandesi che lavoravano per Fabergé, era figlia del mastro orafo Knut Oskar Pihl (1860-1897) e di Fanny Florentina Holmström (1869-1949), la figlia dell mastro orafo August Wilhelm Holmström (1829-1903). Alla morte di August, suo figlio Albert (1846-1920) continuò l'attività del laboratorio di gioielleria.
Nel 1909 poiché, come ha ricordato un amico, "non era molto brava in cucina", Alma ebbe il compito di disegnare nel libro registro i gioielli realizzati nella bottega dello zio. Nel 1911 divenne una designer del laboratorio, una posizione che mantenne anche dopo il suo matrimonio nel 1912 con Nikolaj Klee (1879-1960).
La riscoperta di due uova di Pasqua Fabergé e del libro registro di Holmstrom, per lungo tempo perduto, ha rivelato che Alma era una progettista di singolare originalità.
Fiori di brina
A lei sono ascrivibili molti pezzi di alta gioielleria tra i quali i più famosi sono la collezione di gioielli "fiori di brina" o "fiocchi di neve"; si trattò del suo primo grande progetto, una quarantina di spille commissionate da Emanuel Nobel nel 1912.
La nipote di Alma, Lydia Pihl ha raccontato che Alma ricordava in maniera molto vivida il giorno che arrivò dall'Ufficio di Nobel l'ordine di realizzare con molta urgenza quaranta piccoli pezzi, preferibilmente spille, di un nuovo disegno .... siccome in quei giorni, sui vetri delle finestre piene di spifferi, i cristalli di ghiaccio erano molto frequenti, improvvisamente ebbe da questi la sua ispirazione.
Il successo dei "fiori di brina" è sorprendente per tre motivi: lei era una designer appena uscita dal suo apprendistato; la reputazione dei designers dell'azienda era basata sulle loro superbe re-interpretazioni di stili storici, non su progetti innovativi tratti dalla quotidianità; infine il ghiaccio era un concetto raro nelle arti decorative, quindi c'erano pochi precedenti da cui trarre ispirazione.
I gioielli per Nobel furono i primi di numerosi "fiori di brina", progettati da Alma per evocare il brutale inverno russo catturando con quarzo e diamanti la bellezza fredda e fragile dello scintillio di ghiaccio, neve e gelo.
La Fabergé produsse talmente tanti pezzi basati su questa idea che alla fine divenne "un vero stereotipo e ... un compito noioso per la povera designer".
Prima di annoiarsi troppo Alma utilizzò il tema dell'inverno e del ghiaccio per altri due capolavori.
la glaciale opalescenza di un mattino d'inverno
L'Uovo di ghiaccio Nobel, che fu fatto per Emanuel Nobel e da questi regalato "ad un amico", è chiaramente correlato all'imperiale Uovo dell'inverno, con il quale, pur non avendone il fascino e il realismo, condivide l'ispirazione e la tecnica nell'esecuzione dei cardini all'interno dei bordi scalettati.
Nobel fece i suoi ordini nel maggio 1912, mentre la Fabergé cercava nuove idee per le uova di Pasqua imperiali che lo zar Nicola II avrebbe regalato a sua madre e a sua moglie l'anno successivo.
L'Uovo dell'inverno è un delizioso capriccio di cristallo di rocca inciso, decorato con brina e ghiaccioli di platino e diamanti, che Alma ha disegnato nel 1912 utilizzando i disegni Nobel come punto di partenza e che nel 1913 fu regalato alla madre dello Zar, Marija Fëdorovna Romanova.
Alma Theresia Pihl disegnò anche l'uovo per la zarina del 1914, come un mosaico di gemme colorate, ispirata dalla luce del camino che attraversava un ricamo che la suocera stava eseguendo.[1] Una combinazione provocatoria di domesticità femminile e audacia artistica, l'Uovo mosaico incarna l'originalità del lavoro di Pihl.
Suo zio, Albert Holmström, fu il mastro orafo responsabile della produzione dell'Uovo mosaico.[1]
L'esilio e la morte
Purtroppo, la sua carriera di designer fu interrotta dalla Rivoluzione russa del 1917. La Fabergé fu chiusa dal nuovo regime e i suoi artisti dispersi in esilio. Nel 1921 Alma ed il marito ottennero il permesso di espatriare in Finlandia dove, dal 1928 al 1951 insegnò arte in una scuola secondaria e dove morì nel 1976.[2]
Note
Bibliografia
- (EN) Henry Charles Bainbridge, Peter Carl Fabergé, Goldsmith and Jeweller to the Russian Imperial Court, 1966.
- (EN) Gerard Hill, Galina G. Smorodinova, B. L. Ulyanova, Fabergé and the Russian Master Goldsmiths, Universe, 2008, ISBN 0789399709, 9780789399700
ISBNnon valido (aiuto).
- (DE) Irina Rodimčeva, Fabergé: die kaiserlichen Prunkeier, a cura di Christopher Forbes, Prestel, 2003, ISBN 3791330195, 9783791330198
ISBNnon valido (aiuto).
Collegamenti esterni
- (EN) 1913 Winter Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 13 novembre 2008, Mieks-Winter. URL consultato il 15/06/2012.
- (EN) 1914 Nobel Ice Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 5 novembre 2010, Mieks-Nobel. URL consultato il 17/08/2011.
- (EN) 1914 Mosaic Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 13 novembre 2008, Mieks-Mosaic. URL consultato il 13 novembre 2008.
- (EN) Mosaic Egg, in The Royal Collection, Royal. URL consultato il 26 maggio 2012.
Template:Infobox Azienda A la Vieille Russie è una galleria di antiquariato a New York, specializzata in gioielli antichi e opere d'arte russe, in particolare di opere di Fabergé.
Storia
A La Vieille Russie è un'azienda a conduzione familiare sin dalla sua fondazione a Kiev nel 1851, a seguito dei tumulti della Rivoluzione russa, nel 1920 Jacques Zolotnitsky, il nipote del fondatore, con il nipote Léon Grinberg, trasferì l'attività a Parigi.
Con l'inizio della seconda guerra mondiale, la galleria fu trasferita a New York da Alexander Schaffer in America.
Antenati
| Francesco I delle Due Sicilie | Padre: Ferdinando I delle Due Sicilie |
Nonno paterno: Carlo III di Spagna |
Bisnonno paterno: Filippo V di Spagna |
| Bisnonna paterna: Elisabetta Farnese | |||
| Nonna paterna: Maria Amalia di Sassonia |
Bisnonno paterno: Augusto III di Polonia | ||
| Bisnonna paterna: Maria Giuseppa d'Austria | |||
| Madre: Maria Carolina d'Asburgo-Lorena |
Nonno materno: Francesco I del Sacro Romano Impero |
Bisnonno materno: Leopoldo di Lorena | |
| Bisnonna materna: Élisabeth Charlotte d'Orléans | |||
| Nonna materna: Maria Teresa d'Asburgo |
Bisnonno materno: Carlo VI del Sacro Romano Impero | ||
| Bisnonna materna Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel |
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
Collegamenti esterni
| Uovo mosaico | |
|---|---|
| Anno | 1914 |
| Primo proprietario | Aleksandra Fëdorovna Romanova |
| Attuale proprietario | |
| Istituzione o individuo | Royal Collection |
| Acquisizione | 1934 |
| Fabbricazione | |
| Mastro orafo | Albert Holmström, zio di Alma Phil, autrice del disegno. |
| Marchi | C. Fabergé (sull'uovo) G. Fabergé (sul piedistallo della sorpresa) |
| Caratteristiche | |
| Materiali | Oro giallo, platino, diamanti taglio rosetta e brillanti, rubini, smeraldi, topazi, zaffiri, granati, mezze perle, pietra di luna, smalto rosa opaco e bianco. |
| Altezza | 9,5 cm |
| Diametro | 7 cm |
| Sorpresa | |
| Materiali | oro, perle, diamanti taglio rosetta, granati verdi, smalto verde traslucido, bianco opaco, rosa pallido opalescente, verde pallido e seppia pallido. |
L'Uovo mosaico è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua moglie la Zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova nel 1914.[1][2]
Fu fabbricato a San Pietroburgo sotto la supervisione di Albert Holmström, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé, della Fabergè; la fattura originale è stata distrutta e quindi non ne conosciamo il costo.[2]
Fu la nipote di Albert, Alma Theresia Pihl, a disegnare l'uovo come un mosaico di gemme colorate, ispirata dalla luce del camino che attraversava un ricamo che la suocera stava eseguendo.[2]
Proprietari
Nel 1917 durante la Rivoluzione russa l'uovo fu confiscato, insieme con gran parte di oggetti della famiglia, dal Governo Provvisorio Russo; nell'elenco dei tesori trasferiti dal Palazzo Anichkov al Sovnarkom nel 1922 è così descritto: "1 uovo d'oro come se ricamato su tela".
Nel 1933 l'Antikvariat vendette l'uovo per 5.000 rubli ad uno sconosciuto acquirente, probabilmente Armand Hammer.[2]
Il 22 maggio 1933 fu acquistato presso Cameo Corner, a Londra, da re Giorgio V per 250 sterline "metà prezzo", probabilmente come dono per il compleanno della Regina Mary (26 maggio).
Royal Collection
L'Uovo mosaico è oggi parte della Royal Collection della Regina Elisabetta, è stato esposto al pubblico da luglio a ottobre 2011 nella mostra Royal Fabergé durante l'apertura estiva di Buckingham Palace.[2]
Le altre Uova Fabergé nella Royal Collection sono:
- Uovo con dodici pannelli donato nel 1899 da Alexander Kelch a sua moglie Barbara Kelch;
- Uovo con cesto di fiori, dono del 1901 di Nicola II alla Zarina Aleksandra Fëdorovna;
- Uovo con colonne, dono del 1910 di Nicola II alla Zarina Aleksandra Fëdorovna.[2]
Descrizione
L'uovo è fatto d'oro giallo, platino, diamanti taglio rosetta e brillanti, rubini, smeraldi, topazi, zaffiri, granati, mezze perle, pietra di luna, smalto rosa opaco e bianco.
È una delle più originali e tecnicamente sofisticate uova imperiali Fabergé: costituito da una struttura di fasce d'oro giallo che sostiene una griglia di platino nella quale sono montati diamanti e gemme multicolori in modo da formare motivi floreali stilizzati che hanno l'aspetto di un lavoro di ricamo a piccolo punto non completato.[1]
Si tratta di una gabbia di platino, le pietre tagliate e levigate sono perfettamente calibrate per riempire i minuscoli spazi, parte dei quali è stata lasciata vuota per dare l'impressione di un ricamo non finito. La precisione della tecnica di realizzazione è resa ancora più impressionante dal fatto che il platino è tagliato e non saldato.[2]
Attorno alla fascia mediana dell'uovo si susseguono cinque pannelli ovali, incorniciati da una fila di mezze perle fissate tra due linee di smalto bianco opaco, un brillante è posto ad ogni intersezione.
L'uovo è inoltre decorato da altre file di mezze perle tra linee di smalto bianco e da volute formate da diamanti taglio rosetta.
Sull'estremità arrotondata è posta una pietra di luna attraverso la quale sono visibili la data 1914[2] e il monogramma in oro della Zarina Aleksandra, in caratteri cirillici, intarsiati in una placca smaltata in rosa pallido.[1]
Sorpresa
La sorpresa è realizzata in oro, perle, diamanti taglio rosetta, granati verdi, smalto verde traslucido, bianco opaco, rosa pallido opalescente, verde pallido e seppia pallido.
Si tratta di un portaritratti in miniatura, che poggia su un piedistallo ed è sormontato della corona imperiale russa; è estraibile ed è mantenuto in posizione all'interno dell'uovo da due fermagli d'oro.[2]
Il piedistallo d'oro è costituito da una base ovale con una colonnina a forma di vaso, smaltato di bianco e decorato con diamanti taglio rosetta, smeraldi e due perle appese.
Il portaritratti incornicia un medaglione ovale con i profili dei cinque figli di Nicola e Aleksandra, dipinti su avorio[2] nello stile di un cammeo; sulla parte posteriore è raffigurato un cesto di fiori in smalto color seppia grisaille, contornato dai nomi di ciascuno dei bambini Romanov (Anastasija, Aleksej, Ol'ga, Marija, Tat'jana) e dall'anno 1914.[1]
Contesto storico
Her Mayesty's Regiments of
- the Eleventh Eastern Siberian Sharpshooters
- the Eleventh Ulan Chuguevskis ??? ru:Уланский Её Величества лейб-гвардии полк
- the Second Pskov Dragoons ??? ru:Кирасирский Её Величества лейб-гвардии полк
- the Naval Guards
- the Kirasirki Life Guards
- Reggimento di chevalier-garde
Uovo della perla
L'Uovo della perla è spesso incluso nelle descrizioni dell'Uovo nécessaire a causa della confusione nei documenti d'archivio incompleti.
L'Uovo della perla è stato consegnato ad Alessandro III il 16 marzo 1889 ma non vi è alcuna indicazione che fosse un regalo di Pasqua per sua moglie. É possibile che, a causa di qualche problema con l'Uovo della perla, fu fabbricato l'Uovo nécessaire come dono pasquale per il 1889; questa ipotesi è confermata dal fatto che queste due uova costarono molto meno di quelle fatte prima e dopo il 1889.[3]
Per qualche tempo si è creduto che l'Uovo della resurrezione fosse l'Uovo della perla a causa delle conclusioni tratte da Marina Lopato nell'articolo su Apollo del gennaio 1984.[3] Tuttavia, un esame più attento dimostra che le due uova non possono essere lo stesso in quanto l'Uovo della resurrezione non si apre, e non c'è posto per l'anello con perla descritto nella fattura Fabergé.
Note
Bibliografia
- (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, New York, Random House, 2008, ISBN 140006550X, 9781400065509
ISBNnon valido (aiuto).
- (EN) Christopher Forbes, Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, ISBN AISN B000YA9GOM
ISBNnon valido (aiuto).
- (EN) Will Lowes, Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001, ISBN 0810839466, 9780810839465
ISBNnon valido (aiuto).
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0517405024.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Mosaic Egg, in The Royal Collection, Royal. URL consultato il 26 maggio 2012.
- (EN) 1914 Mosaic Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 13 novembre 2008, Mieks. URL consultato il 13 novembre 2008.
- (EN) Imperial Order of Saint George Egg, in Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Mat & Andrej Koymasky, 13 luglio 2005, Koymasky. URL consultato il 25/05/2012.
Collegamenti esterni
- 56. L'UOVO DELL'ORDINE DI SAN GIORGIO, in La collezione, Mondo Fabergè, Mondo Fabergè. URL consultato il 24 maggio 2012.
- (EN) 1916 The Order of Saint George Egg, in Fabergé Treasures of Imperial Russia, Treasures. URL consultato il 24 maggio 2012.
- (EN) Pavel Romanov, Buying Putin's Indulgences, in Energy Tribune, 12 novembre 2007. URL consultato il 31/01/2012.
- (EN) Lilies of the Valley Egg, in ZOOM Fabergé Imperial Eggs, Alexander Palace Time Machine, Alexander Palace. URL consultato il 19/02/20121.
- (EN) Imperial Rock Crystal Easter Egg, in Collections - Fabergé, Virginia Museum of Fine Arts, VMoFA.
- (EN) The Missing Néccessaire Egg, in Fabergé Research Site, Fabergé Research Site. URL consultato il 2 gennaio 2012.
- (EN) Liana Paredes, Anne e Arend Odom, Twelve Monogram Egg, in A Taste for Splendor: Russian Imperial and European Treasures from the Hillwood Museum, Hillwood Estate, Museum & Gardens, 1998, Hillwood. URL consultato il 27/12/2011.
- (EN) The Alexander III Equestrian Egg, 1910, in WWW Faberge Tour, State Museums of the Moscow Kremlin, Moscow Kremlin. URL consultato il 02/09/2011.
- +
- +
- [1]
- (EN) Fabergé Eggs: Fragile Remembrances, su pbs.org, PBS.org, PBS. URL consultato il 16/09/2011.
- (EN) Gatchina Palace Egg, su art.thewalters.org, The Walters Art Museum, Walters Art Museum. URL consultato il 29/08/2011.
- (EN) Current Whereabouts of the Fifty Imperial Faberge Eggs, in Faberge Eggs, PBS, 14/12/2009.
- (EN) The Standart Egg (1909), in The Russian Imperial Yacht Standart, Standart. URL consultato il 23/07/2011.
- (EN) Alan Farnham, Egg Hunting, Pro Division, in Forbes, 04 dicembre 2004.
- (EN) Roy Proctor, Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts, in Stafford County Sun, 06 luglio 2011.
- (EN) Monica Clare McLaughlin, Fabergé Travels to Tennessee, in JCK Magazine, Reed Exhibitions, aprile 2007. URL consultato il 17/08/2011.
- (EN) The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé, su cheekwood.org, Cheekwood's Museum of Art, Cheekwood. URL consultato il 15/08/2011.
- (EN) Imperial Red Cross Easter Egg, in Fabergé Imperial Easter Eggs, Cleveland Museum of Art. URL consultato il 12/02/2012.
- (EN) David Park Curry, Faberge, Virginia Museum of Fine Arts, 1995.
Altri progetti
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Uovo Fabergé prova 7
| Uova donate da Alessandro III a sua moglie Dagmar di Danimarca | ||
|---|---|---|
| 1885 | Uovo con gallina | appartenente a Viktor Vekselberg, Russia |
| 1886 | Uovo con gallina e pendente di zaffiro | disperso |
| 1887 | Uovo orologio del serpente blu | appartenente ad Alberto II di Monaco |
| 1888 | Uovo sul cocchio con cherubino | disperso |
| 1889 | Uovo di perla | disperso |
| 1890 | Uovo dei palazzi danesi | Museo d'arte di New Orleans |
| 1891 | Uovo della motonave "Memoria di Azov" | Museo dell'Armeria del Cremlino, Mosca |
| 1892 | Uovo con graticcio di diamanti | Collezione privata, Londra |
| 1893 | Uovo del Caucaso | Museo d'arte di New Orleans |
| 1894 | Uovo della rinascita | appartenente a Viktor Vekselberg, Russia |
Qualità della vita
Progetto:Geografia/Antropica/Comuni/Descrizione
| Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
|---|---|---|---|
| 2004 | 60° (- 13) | 75° (- XX) | 78° (- XX) |
| 2005 | 76° (- 16) | 89° (- 14) | 57° (+ 21) |
| 2006 | 62° (+ 14) | 74° (+ 15) | 93° (- 36) |
Bandierina
{{{1}}}⁄{{{2}}}
Cavuccio è una frazione del Comune di Teramo, è sita in posizione panoramica, su un colle a circa 7 km. dal capoluogo.
La maggior parte degli abitanti risede nelle contrade Malle, Taverna, Collepiano e Piano Piccolo.
Nella zona si sono trovati resti di un acquedotto romano.
Tabella clima
- Classificazione climatica: zona E, 2289 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
| anno 2007 | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Temperatura max. media (°C) | 14 | 14 | 15 | 20 | 24 | 28 | 32 | 30 | 24 | 17 | 13 | 21,2 | |
| Temperatura min. media (°C) | 5 | 6 | 7 | 10 | 14 | 17 | 21 | 19 | 14 | 11 | 6 | 11,9 | |
| Piogge (mm) | 14 | 26 | 67 | 25 | 92 | 62 | 0 | 30 | 30 | 30 | 157 | 551 | |
| Venti (dir.-nodi) | SW 4.6 | SW 4.3 | SW 5.0 | NE 4.5 | WNW 5.2 | NE 5.2 | NE 6.7 | NE 5.2 | SW 5.5 | W 2.9 | W 3.6 | -- |