Andrea Doria (C 553)
L'incrociatore lanciamissili Andrea Doria[1] fu in servizio nella Marina Militare Italiana dagli inizi degli anni sessanta fino agli inizi degli anni novanta.
Andrea Doria | |
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Servizio
La sua costruzione è avvenuta presso i cantieri di Riva Trigoso ed al suo varo ebbe come madrina la Signora Teresa Cavagnari, moglie dell'Ammiraglio Domenico Cavagnari, che fu Capo di Stato Maggiore della Marina e Sottosegretario del Ministero della Marina dal 1934 al 1940.
Dopo aver ricevuto la bandiera di combattimento alla presenza del ministro G.Andreotti il 10 giugno 1964, ed aver effettuato il primo lancio missilistico (4 agosto 1964), l'unità, al comando del Capitano di Vascello Giuseppe Galluccio, lasciò il porto di Livorno alle ore 10.30 del giorno di ferragosto per una campagna addestrativa in Estremo Oriente in occasione delle Olimpiadi di Tokio Rientò in Italia (Catania) il 2 dicembre ed approdò a Livorno il giorno successivo alle ore 0800 dopo aver percorso 22.785 miglia e toccato i porti di 12 nazioni straniere. L'anno successivo (22 agosto 1965) salpò dal porto di La Spezia per effettuare una crociera in Sud America nel corso della quale il Doria, al comando del Capitano di Vascello Claudio Celli, percorse 13.010 miglia (toccando i porti di 5 nazioni affacciate sull'Atlantico) rientrando a La Maddalena il 16 ottobre 1965. Il giorno successivo approdò a La Spezia. Il ponte di volo dell'Andrea Doria ha ospitato diversi capi di stato fra cui: Re Gustavo di Svezia (Gaeta 1964) Sukarno (Giakarta 1964) Giuseppe Saragat (Gaeta 1964 e Santos- Brasile 1965)Arturo Illia presidente dell'Argentina (1965) Leopold Senghor presidente del Senagal (1965). Il Doria venne assegnato alla base di La Spezia quale nave comando della Iª Divisione Navale ed ha avuto un'attività operativa molto intensa e ricca di eventi, prendendo parte ad esercitazioni nazionali ed interalleate anche tra le più complesse, come le Down Patrol "Amiex" "Metaflex", ed una "finta" crociera nel medio oriente agli albori della guerra dei sei giorni fra Egitto ed Israele. Nel 1967 (nel porto di La Spezia) si prestò ad un appontaggio sperimentale per opera di un aereo a decollo verticale: un Harrier della Royal Navy. Durante i lavori dal 1976 al 1978 l'apparato motore venne convertito da nafta a gasolio e venne anche standardizzato il sistema missilistico. Nel 1979 fu di nuovo in Estremo Oriente con il Vittorio Veneto e il rifornitore Stromboli per una operazione umanitaria e medico-sanitaria a favore dei profughi vietnamiti. Il 27 giugno 1980 nelle acque del Tirreno partecipò, insieme all'Ardito alle operazioni di ricerca e soccorso del DC-9 dell'Itavia precipitato nei pressi di Ustica e il 29 novembre 1980 ormeggiò a Napoli per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Irpinia.
Trasferito di sede da La Spezia a Taranto, con il contemporaneo trasferimento del gemello Duilio da Taranto a La Spezia, imbarcò a bordo il comando della IIª Divisione Navale partecipando, nel 1984, alla missione operativa in Libano, in supporto al contingente terrestre italiano inquadrato nella Forza Multinazionale di Pace. Successivamente nel 1986 in occasione della crisi italo-libica prese parte all'Operazione Girasole.
L'11 settembre 1992 uscì in mare per l'ultima volta ed al rientro iniziò il processo di disarmo dopo aver percorso 577.000 miglia in tutti i mari del mondo.
Il 30 settembre 1992 al posto di ormeggio n° 23 della stazione torpediniere di Taranto, si svolse la cerimonia dell'ultimo ammaina bandiera, alla quale parteciparono gran parte dei 30 Ufficiali che si erano avvicendati al comando[2].
La nave fu bonificata e demolita presso i cantieri Simont di Napoli. I lavori ebbero inizio a marzo 2001 e si conclusero a settembre dello stesso anno
Nome
In precedenza altre due navi della marina italiana avevano portato il nome Andrea Doria. La prima era una corazzata che aveva prestato servizio nella Regia Marina dal 1891 al 1911. La seconda era una nave da battaglia che entrata in servizio nel 1916, venne radiata nel 1956 dopo essere stata ricostruita tra il 1937 e il 1940. Fu proprio a nome dell'equipaggio di questa nave che in un ideale passaggio di testimone morale e storico, al nuovo incrociatore Andrea Doria venne consegnata, il 10 giugno1964, la bandiera di combattimento.
Dopo la radiazione dell'incrociatore, un'altra nave della Marina Militare Italiana porta nuovamente il nome Andrea Doria; si tratta di una dei due nuovissimi cacciatorpediniere antiaerei tipo Classe Orizzonte della classe Andrea Doria. La nave, contraddistinta dalla matricola (D 553) è stata costruita nei cantieri di Riva Trigoso, dove è stata varata il 15 ottobre 2005 e dopo l'allestimento negli stabilimenti di Muggiano è stata consegnata alla MMI il 22 dicembre 2008 e ricevuto la bandiera di combattimento a Genova il 13 ottobre 2010.
Immagini
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Il Doria in navigazione
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Il Doria in mare aperto nel 1985
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lancio di un missile Terrier durante un'esercitazione al largo della Sardegna nel 1985
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La prima crociera del Doria
Note
- ^ Scheda sintetica sul sito web della Marina Militare Italiana, su marina.difesa.it. URL consultato il 28-11-2007.
- ^ Elenco dei comandanti dell'Andrea Doria sul sito web della Marina Militare Italiana 28-11-2007 , su marina.difesa.it.
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