Paul Verlaine
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Paul Marie Verlaine è un poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844 e morto a Parigi l'8 gennaio 1896.
La famiglia di Verlaine apparteneva alla piccola borghesia: il padre, come anche quello di un altro grande futuro poeta, Arthur Rimbaud, era capitano nell'esercito.
Verlaine studia a Parigi; successivamente è impiegato al Comune. Frequenta i caffè e i salotti letterari parigini, poi, nel 1866, collabora al primo Parnasse contemporain (vedi Parnaso) e pubblica i Poèmes saturniens. Vi si sente l'influenza di Charles Baudelaire, mentre vi si annuncia già lo "sforzo verso l'Espressione, verso la Sensazione raffigurata" (dalla lettera a Stéphane Mallarmé del 22 novembre 1866) che caratterizza la sua migliore poesia.
Nel 1869, le Fêtes galantes, delle fantasie che evocano il XVIII secolo di Jean-Antoine Watteau, confermano questo orientamento. Nel 1870 sposa Mathilde Mauté, per la quale pubblica La Bonne Chanson.
L'anno successivo, Rimbaud appare nella sua vita, e va a turbare gli agi borghesi nei quali il poeta s'era adagiato. Verlaine lascia la moglie per seguire il giovane poeta delle Ardenne in Inghilterra e in Belgio. Durante questi viaggi egli scrive i Romances sans paroles. Nel 1873, ferisce Rimbaud con un colpo di pistola e viene condannato a due anni di prigione, che sconta a Bruxelles e a Mons. È qui, quando viene a conoscenza del fatto che sua moglie ha chiesto e ottenuto la separazione, che si converte al cattolicesimo. Ne uscirà il suo libro di Sagesse. Alla sua uscita, se ne torna in Inghilterra, poi a Rethel dove esercita l'incarico di professore.
Nel 1884 pubblica un saggio su tre "poeti maledetti" (Stéphane Mallarmé, Tristan Corbière, Arthur Rimbaud) che contribuisce a farlo conoscere. Con Mallarmé, è trattato come un maestro e un precursore dai poeti del simbolismo e dai decadenti. A partire dal 1887, mentre s'accresce la sua fama, lui cade nella miseria più nera. Le produzioni letterarie dei suoi ultimi anni sono puramente destinate alla mera sussistenza.
In questo periodo, divide il suo tempo tra il caffè e l'ospedale. Nel 1894, viene incoronato "principe dei poeti" e gli viene elargita una pensione. Prematuramente consumatosi, muore a Parigi nel 1896 (a 52 anni). All'indomani del suo funerale, numerosi quotidiani notano un curioso avvenimento: nella notte seguente le esequie, la statua della Poesia, in cima all'Opéra, ha perso un braccio che si è schiantato, con la lira che sosteneva, nel luogo dove il carro funebre di Verlaine era da poco passato....
Verlaine chiede alla poesia di essere un canto discreto e dolce, che traduce delle impressioni incerte. La sua arte poetica, composta già nel 1874 ma pubblicata solo nel 1882, annuncia lo spirito di un movimento simbolista caratterizzando l'originalità della sua opera:
- De la musique avant toute chose,
- Et pour cela préfère l'Impair
- Plus vague et plus soluble dans l'air,
- Sans rien en lui qui pèse ou qui pose.
Bibliografia
- Poèmes saturniens (1866)
- Les Amies (1867)
- Fêtes galantes (1869)
- La Bonne chanson (1870)
- Romances sans paroles (1874)
- Sagesse (1880)
- Les Poètes maudits (1884)
- Jadis et naguère (1884)
- Amour (1888)
- Parallèlement (1889)
- Dédicaces (1890)
- Bonheur (1891)
- Mes hôpitaux (1891)
- Chansons pour elle (1891)
- Mes hôpitaux (1891)
- Liturgies intimes (1892)
- Mes prisons (1893)
- Elégies (1893)
- Odes en son honneur (1893)
- Dans les limbes (1894)
- Epigrammes (1894)
- Confessions (1895)
Collegamenti esterni
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