La piovra 10
La piovra 10 è la decima e ultima miniserie televisiva della più celebre saga della serie italiana, La piovra.
Paese | Italia |
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Anno | |
Genere | drammatico |
Episodi | 2 |
Durata | 200 min (totale) |
Crediti | |
Regia | Luigi Perelli |
Soggetto | Pier Giuseppe Murgia, Sergio Silva |
Sceneggiatura | Mimmo Rafele, Piero Bodrato, Sergio Silva, Luigi Perelli |
Interpreti e personaggi | |
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Fotografia | Carlo Tafani |
Montaggio | Mauro Bonanni |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Luciano Ricceri |
Costumi | Paola Bonucci |
Prima visione | |
Miniserie in 2 puntate per la regia di Luigi Perelli, è andata in onda la prima volta in Italia il 10 e 17 marzo 2003 su Rai 2. Tra gli interpreti Patricia Millardet, Remo Girone, Elena Arvigo, Rolf Hoppe e Francesco Siciliano.
In questa ultima miniserie lo scenario introdotto è una chiave di lettura della mafia attuale, e nello stesso tempo la lapide che seppellirà tutti i segreti di questi ultimi 30 anni.
La trama
Il professor Ottavio Ramonte (Rolf Hoppe), leader di un'associazione politica-affaristica-mafiosa, dopo essere stato condannato in primo grado, a conclusione delle indagini del giudice Silvia Conti (Patricia Millardet), viene assolto in appello. Così lancia un progetto per riprendersi il potere perduto.
Nell'associazione, però, uno dei componenti, Paolo Tripoli, si ribella alla sua ambizione, e Ramonte decide di sbarazzarsene, facendolo uccidere da sicari che inscenano un finto incidente stradale, con relativa fuga dei pirati della strada. Ma l'omicidio avviene sotto gli occhi di una testimone, Giulia Mercuri (Elena Arvigo), la figlia del senatore Aldo Mercuri (Pippo Pattavina), anch'egli componente dell'associazione. La ragazza vuole rivelare quello che ha visto e cerca di mettersi in contatto con il giudice Conti, ma non fa in tempo. Viene rapita infatti dagli uomini di Tano Cariddi (Remo Girone), che si è ritirato in un rifugio alle falde dell'Etna, ma che intende ancora dare la scalata al potere. Per questo sembra aver stretto una collaborazione con il professor Ramonte, del quale però non condivide strategie e metodi. Ed infatti lo uccide, facendogli somministrare quotidianamente piccole dosi di arsenico.
Dopo il sequestro di Giulia, Tano convoca gli uomini della Extrema Thule per spiegare quali strategie intende adottare per arrivare alla conquista del potere, affossando per sempre i metodi, ormai superati, di Cosa Nostra.
Infine Tano Cariddi, incastrato dalle indagini di Silvia Conti e braccato dalle forze dell'ordine, arriva sul cratere principale dell'Etna e vi si getta dentro, tra le fiamme della lava del vulcano, morendo e portandosi dietro una scatola piena di floppy contenenti i segreti occulti degli uomini di potere dagli anni sessanta ad oggi, affidatigli in custodia a suo tempo dal professor Ramonte.