Code Geass: Akito the Exiled

serie di film anime

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Code Geass - Bōkoku no Akito
コードギアス 亡国のアキト
(Kōdo Giasu - Bōkoku no Akito)
OAV
AutoreIchirō Ōkōchi
RegiaKazuki Akane
SceneggiaturaKazuki Akane, Miya Asakawa
Char. designTakahiro Kimura
Mecha designAkira Yasuda, Kenji Teraoka, Takashi Miyamoto, Takumi Sakura
MusicheIchiko Hashimoto
StudioSunrise (studio)|Sunrise
1ª edizione16 luglio 2012
Episodiinedito

, letteralmente Code Geass - Akito della nazione in rovina, anche conosciuto come Code Geass: Akito the Exiled, è una serie anime OAV in quattro episodi, spin-off della serie televisiva Code Geass: Lelouch of the Rebellion. L'OAV ha la stessa ambientazione della serie, ma personaggi differenti: alcuni ragazzi originari dell'Area 11 (il Giappone) inviati a combattere in Europa.[1]

I quattro OAV saranno anche proiettati nei cinema, ed il primo uscirà il 4 agosto 2012.[2]

Trama

La storia degli OAV si svolge nell'anno 2017 a.t.b., più o meno nel periodo in cui Lelouch inventò l'alter ego “Zero” e diede vita all'armata dei “Cavalieri neri”. La storia si svolge in Europa, dove le nazioni alleate dello Euro Universe (E.U.) stanno subendo l'invasione delle forze del Sacro Impero di Britannia. Al culmine della guerra, l'esercito dell'E.U. forma una speciale divisione conosciuta come “W-O″, della quale fa parte un giovane pilota chiamato Akito Hyūga. Layla Malkal, ex aristocratica britanna votatasi alla causa dell'E.U., è invece al comando del gruppo di ribelli “Wyvern” formato da giovanissimi giapponesi. I Wyvern si buttano incautamente sul campo di battaglia, dove le possibilità di sopravvivenza sono scarsissime. Loro Combattono per la propria libertà, e per una "casa" in cui tornare.

Personaggi e doppiaori

Episodi

Colonna sonora

Sigla di apertura

Note

  1. ^ Code Geass Gaiden: Bokoku no Akito, rivelati 2 personaggi, su animeclick.it, AnimeClick.it, 5 gennaio 2011, aggiornato il 12 gennaio 2012. URL consultato il 21 gennaio 2012.
  2. ^ Code Geass Gaiden: Bokoku no Akito 3 nuovi personaggi e staff, su animeclick.it, AnimeClick.it, 3 aprile 2012, aggiornato l'8 maggio 2012. URL consultato l'8 maggio 2012.

Collegamenti esterni

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