Cadralazina
{{Composto chimico |nome = Cadralazina |immagine1_nome = Cadralazine.png |immagine1_dimensioni = 260px |immagine1_descrizione = |nome_IUPAC = ethoxy-N'-{6-[ethyl(2-hydroxypropyl)amino]pyridazin-3-yl}carbohydrazide |nomi alternativi = |formula = C12H21N5O3 |massa_molecolare = 283.33 g/mol |aspetto = |numero_CAS = 64241-34-5 |prefisso_ATC = C02 |suffisso_ATC = DB04 |PubChem = 2515 |DrugBank = |smiles = |densità_condensato = |temperatura_di_fusione = |temperatura_di_ebollizione = |solubilità_acqua = |potere_rotatorio_specifico = |entalpia_standard_combustione = |categoria = |teratogenesi = |somministrazione = |biodisponibilità = |legame_proteico = |metabolismo = |emivita = |escrezione = }}
La cadralazina è un farmaco vasodilatatore periferico che, riducendo direttamente le resistenze vascolari periferiche, esplica un’intensa e protratta attività antiipertensiva. La cadralazina riducendo la pressione del sangue determina un aumento della frequenza cardiaca.
Farmacocinetica
In studi effettuati su ratti e cani ipertesi è stato dimostrato che dopo somministrazione orale od endovenosa l'effetto di picco viene raggiunto dopo 3-5 ore, e l'attività del farmaco perdura più di 24 ore.[1] Dopo somministrazione orale nell'uomo la cadralazina viene rapidamente assorbita. Il picco plasmatico viene raggiunto mediamente dopo 1,5 ore e la sua emivita plasmatica è di circa 3 ore. L'eliminazione è prevalentemente urinaria, come principio attivo non modificato. Già dopo 12 ore l'eliminazione raggiunge il 67,3% della dose somministrata oralmente.[2]
Note
- ^ Semeraro C, Dorigotti L, Banfi S, Carpi C, Pharmacological studies on cadralazine: a new antihypertensive vasodilator drug, in J. Cardiovasc. Pharmacol., vol. 3, n. 3, 1981, pp. 455–67.
- ^ Leonetti G, Parini J, Visconti M, Gradnik R, Pharmacokinetics of cadralazine in hypertensive patients, in Eur J Drug Metab Pharmacokinet, vol. 13, n. 4, 1988, pp. 295–300.