Peko Dapčević
Peko Dapčević (Cetinje, 25 giugno 1913 – Belgrado, 13 febbraio 1999) è stato un partigiano e generale jugoslavo.
| Peko Dapčević | |
|---|---|
| Nascita | Cetinje, 25 giugno 1913 |
| Morte | Belgrado, 13 febbraio 1999 |
| Cause della morte | morte naturale |
| Dati militari | |
| Paese servito | |
| Forza armata | |
| Guerre | |
| Battaglie | |
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Biografia
Nacque nel 1913 in un villaggio montenegrino vicino all'allora capitale Cetinje in una famiglia agiata e si laureò in giurisprudenza. Nel 1933 si iscrisse al Partito Comunista. Partecipò alla Guerra di Spagna fino al 1939, raggiungendo i gradi di capitano. Rientrato nel Montenegro, visse per due anni in clandestinità per poi porsi alla guida del distaccamento di guerriglieri del Lovćen. In breve, divenne comandante del quartier generale dell'EPL nel Montenegro e successivamente della 2ª divisione proletaria, partecipando alla battaglia della Neretva[1] e alla battaglia della Sutjeska, e poi del 2º Corpo d'assalto (settembre 1943)[2], nel quale fu inquadrata anche la Divisione Garibaldi dell'Esercito Italiano[3].
Dopo la guerra Dapčević è stato Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e poi ambasciatore in Grecia[4].
Note
- ^ Durante la quale riuscì a liberare 4000 feriti accerchiati dai Tedeschi in Bosnia. Cfr. Giacomo Scotti, Ventimila caduti, Mursia, 1970, cit. in Lando Mannucci, Per l'onore d'Italia - La Divisione italiana partigiana "Garibaldi" in Jugoslavia dall'8 settembre 1943 all'8 marzo 1945, 2ª edizione, Roma, 1994 (1985), pag. 39.
- ^ Scotti, op. cit.
- ^ Mannucci, op. cit., pag. 24.
- ^ Scotti, op. cit.
Voci correlate
Altri progetti
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