Metropolitana di Napoli

rete di linee metropolitane di Napoli, Italia

Template:Infobox Metropolitane La metropolitana di Napoli[1] si basa su un sistema di trasporto pubblico integrato[2], comprende i servizi di trasporto su ferro della città di Napoli, aventi origini e caratteristiche diverse. La gestione della tariffazione integrata è affidata al consorzio Unico Campania.

Storia

 
Settembre 1925, inaugurazione della Metropolitana FS, attuale linea 2.

La prima ferrovia

La metropolitana di Napoli pone le sue radici nel 1889, anno dell’inaugurazione della ferrovia Cumana, che già possedeva un tratto sotterraneo di penetrazione urbana. La nascita della Circumvesuviana invece è datata 18 novembre 1890 con il nome di Società Anonima Ferrovia Napoli - Ottaviano.

Dagli anni '20 agli anni '50

Nel 1925 a Napoli fu inaugurato il primo passante ferroviario urbano delle Ferrovie dello Stato in Italia[3], sin da allora noto come metropolitana FS[4][5], di fondamentale importanza per la città poiché tutt'oggi collega la periferia ovest (Bagnoli) con quella est (Gianturco) passando per i punti nevralgici del centro cittadino, come, Fuorigrotta, Mergellina, piazza Amedeo, Montesanto, piazza Cavour e piazza Garibaldi, dal 1997 il passante è classificato come linea 2 della metropolitana.

Nel 1957 la SEPSA, gestore della Cumana, inaugurò anche la ferrovia Circumflegrea (attuale linea 5), che da Montesanto collegava i quartieri di recente costruzione quali Soccavo Rione Traiano e Pianura con il comune limitrofo di Quarto, a nord ovest della città.

Gli anni '60: il progetto di una metropolitana moderna

Negli anni sessanta si iniziò a pensare alla costruzione di una quinta funicolare che collegasse Piazza Matteotti con i Colli Aminei. Il progetto di funicolare fu riconvertito in quello di metropolitana pesante, denominata inizialmente metropolitana collinare, ed in seguito, prima della fine degli scavi, linea 1.

Dagli anni '70 agli anni '90: i cantieri della linea 1

File:Napoli-metro 2012.png
Mappa geografica della rete metropolitana di Napoli

Gli scavi cominciarono il 22 dicembre 1976, e furono completati nel 1993 per la tratta VanvitelliColli Aminei, nel 1995 per la tratta Colli Aminei - Piscinola e nel 2001 per la tratta Vanvitelli - Dante.

Il Piano Comunale dei Trasporti e gli anni 2000: creazione di un sistema integrato

Il nuovo Piano Comunale dei Trasporti del 1997 del Comune di Napoli[6] ha previsto per le reti ferroviarie di Circumvesuviana, metropolitana FS, SEPSA, diversi interventi infrastrutturali e di adeguamento, per questo motivo ha anche proposto di numerare le seguenti tratte ferroviarie con una numerazione complementare alle due linee metropolitane di Metronapoli (linea 1 e 6)[7]:

Nel 2000 la Regione Campania ha elaborato un piano per lo sviluppo della mobilità ferroviaria chiamato Sistema metropolitano regionale (SMR) il quale amplia e porta a scala regionale il Piano dei Trasporti avviato dal comune di Napoli.

Il progetto di metropolitana regionale si basa sullo sviluppo di un sistema integrato, unitario, attrattivo e accessibile per tutte le linee interessanti il territorio campano e ha previsto l'attuale tariffazione integrata.[9] Nel 2005 infatti è stata inaugurata la linea Napoli-Giugliano-Aversa , ricostruzione della Alfana bassa, collegante la zona nord di Napoli con Aversa (in provincia di Caserta).

Nel 2007 entra in funzione la linea 6 (metropolitana leggera), che da Fuorigrotta giunge a Mergellina con tre fermate nel primo quartiere ed una nel secondo.

Dal 28 marzo 2011 è attiva anche la tratta, senza fermate intermedie, tra Dante e Università della linea 1.

Il 14 aprile 2012 è stata presentata la nuova stazione Toledo della linea 1, si aggiunge alle altre stazioni del metrò dell'arte.

Le stazioni dell'arte

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazioni dell'arte.

Con la costruzione e il potenziamento delle varie linee è stato promosso dal comune di Napoli il progetto Stazioni dell'Arte (piano delle 100 stazioni[10]) che consiste nell'affidare la progettazione delle stazioni a noti artisti ed architetti contemporanei. Successivamente la regione Campania ha emanato una delibera (deliberazione del 19/05/2006 n. 637[11]) sulle linee guida per la progettazione e realizzazione delle stazioni della rete ferroviaria regionale[12][13].

L'obbiettivo perseguito dalle amministrazioni è quello di costruire stazioni che siano sia funzionali sia contemporaneamente centri di aggregazione belli e confortevoli; contestualmente l'obiettivo è quello di riqualificare urbanisticamente le zone circostanti[14].

Rete urbana

  Sistema metropolitana di Napoli
Nome Tipo Gestore Apertura Stazioni
File:Metropolitana di Napoli.svg
Linea 1
metropolitana pesante
Metronapoli
1993
16
File:Logo metropolitano Trenitalia rosso.png
Linea 2
metropolitana FS
(Passante RFI)
Trenitalia
1925
11
 
Linea 3
ferrovia urbana
Circumvesuviana
2004
11
 
Linea 4
ferrovia urbana
Circumvesuviana
1891
7
 
Linea 5
ferrovia urbana
Sepsa
1962
7
File:Metropolitana di Napoli.svg
Linea 6
metropolitana leggera
Metronapoli
2007
4
 
Linea Cumana
ferrovia urbana
Sepsa
1889
8
 
Chiaia
funicolare
Metronapoli
1889
4
 
Montesanto
funicolare
Metronapoli
1891
3
 
Centrale
funicolare
Metronapoli
1928
4
 
Mergellina
funicolare
Metronapoli
1931
5

Metropolitane

Linea 1

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 1 (metropolitana di Napoli).
 
Convoglio della linea 1
 
Nodo di interscambio con la Napoli-Aversa-Linea Arcobaleno nella stazione Piscinola-Scampia

La linea 1 della metropolitana di Napoli è stata la prima metropolitana su tracciato riservato della città: chiamata anche Collinare unisce il centro cittadino con la zona collinare del Vomero, la zona ospedaliera fino ad arrivare a Piscinola. Inaugurata nel 1993, nel corso degli anni sono state aggiunte numerose stazioni fino ad arrivare al numero attuale di 14. Sono in costruzione e in progetto ulteriori prolungamenti: la linea in base ai lavori e ai progetti diventerà un vero e proprio anello.

Dal 28 marzo 2011 è attivo anche il collegamento, senza fermate intermedie, tra Dante e Università con una corsa ogni 15 minuti[15]. Non è possibile raggiungere la stazione Università provenendo da Piscinola senza cambiare treno a Dante (e viceversa). Di fatto l'esercizio della linea 1 è separato in due tratte: Piscinola-Dante e Dante-Università[16]. Numerose le stazioni che fanno parte del progetto Stazioni dell'Arte tra cui Università, Toledo, Dante, Museo, Materdei, Salvator Rosa, Quattro Giornate e Vanvitelli.

La stazione di Piscinola inoltre è anche nodo di interscambio con la linea Napoli-Aversa denominata Linea Arcobaleno gestita da MetroCampania NordEst.

Le corse negli orari di punta sono cadenzate ogni 7 minuti, negli altri orari ogni 10, 12 o ogni 15 minuti[17].

Linea 2

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 2 (metropolitana di Napoli).
 
Convoglio della linea 2

La linea 2[18] è la numerazione assegnata alla storica metropolitana FS posta sul passante ferroviario RFI, inaugurato nel 1925, dove viene svolto il servizio metropolitano, operato da Trenitalia.

La categoria di servizio assegnata a tutte le corse è quella di treno metropolitano (M).

L'orario non è cadenzato; le corse nella tratta urbana Campi Flegrei–Gianturco sono in media ogni 8 minuti[19]

Linea 6

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 6 (metropolitana di Napoli).
 
Convoglio della linea 6

La linea 6 della metropolitana di Napoli è stata inaugurata l'11 gennaio 2007 ed è gestita da Metronapoli. È una metropolitana leggera. La linea collega il quartiere di Fuorigrotta con Mergellina, nei pressi della stazione: la linea è composta da solo 4 stazioni, anche se sono in fase di realizzazioni i lavori per il prolungamento da Mergellina a Municipio con l'aggiunta di altre 4 fermate.

È stata costruita in parte sul tracciato della LTR o Light Rail Transit[20] (erroneamente indicata talvolta come Linea Tranviaria Rapida), una linea metrotranviaria progettata negli anni ottanta per collegare la zona di Fuorigrotta alla periferia orientale della città presso Ponticelli. I lavori però non sono stati mai portati a termine e dopo una serie di lunghe vicissitudini si è deciso di utilizzare le opere già realizzate, a cui sono stati aggiunti nuovi lavori, per la creazione di una linea metropolitana.

Tutte le stazioni fanno parte del progetto Stazioni dell'Arte.

La linea è chiusa nei giorni di sabato, domenica e nei giorni festivi. È aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 14.30 con una corsa ogni 16 minuti.[21].

Tratte ferroviarie urbane

Linea 3

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 3 (metropolitana di Napoli).
 
Metrostar
convoglio delle linee 3 e 4

La linea 3 (numerazione presente nel Piano Comunale dei Trasporti) utilizza la linea Napoli - Baiano e la linea Botteghelle - San Giorgio a Cremano gestite dalla Circumvesuviana. Questo tratto unisce il centro di Napoli, partendo dalla stazione di Porta Nolana, con la periferia orientale più interna (Poggioreale e Botteghelle) e termina a San Giorgio a Cremano.

La linea 3 è stata completata nel 2004 e conta 11 stazioni di cui 8 sotterranee.

Le corse sono mediamente ogni 10/15 minuti[22].

Linea 4

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 4 (metropolitana di Napoli).

La linea 4 (numerazione presente nel Piano Comunale dei Trasporti) utilizza i binari della ferrovia Napoli–Sarno, coprendo la tratta da Porta Nolana fino a Vesuvio de Meis[8]: è gestita dalla Circumvesuviana ed è composta da 8 stazioni.

La linea, che serve quindi la zona sud di Napoli, non è formalmente attiva, poiché nessun treno termina la propria corsa a Vesuvio de Meis, ma proseguono tutti verso Ottaviano o Sarno. Inoltre le corse sono, attualmente, mediamente ogni 30 minuti nei giorni feriali e 60 minuti il sabato e festivi[22]. È previsto in futuro l'aumento della frequenza fino ad un massimo di un treno ogni 6 minuti.

Linea 5

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 5 (metropolitana di Napoli).

La linea 5 (numerazione presente nel Piano Comunale dei Trasporti) è il servizio ferroviario svolto dalla SEPSA attraverso la ferrovia Circumflegrea (Napoli-Pianura-Torregaveta). La linea 5 collega il centro di Napoli, dalla stazione di Montesanto, con la periferia occidentale fino a Pianura. Le corse sono cadenzate ogni 20 minuti[23].

Cumana

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Cumana.

La ferrovia Cumana è una ferrovia urbana che collega la città di Napoli con la costa Flegrea fino a giungere a Torregaveta, nel comune di Bacoli, il capolinea di Napoli Montesanto che quello di Torregaveta sono in comune con la ferrovia Circumflegrea (linea 5), anch'essa gestita dalla SEPSA. Le corse sono cadenzate ogni 20 minuti[23].

Funicolari

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sistemi ettometrici di Napoli.
 
Funicolare Montesanto

La rete metropolitana di Napoli comprende tra i suoi servizi anche altri vettori, a Napoli infatti sono presenti 4 funicolari, tre ascensori ed alcune rampe di scale mobili. Sono definiti sistemi ettometrici. Il percorso di tutte le funicolari è interamente urbano ed hanno una frequenza che varia dai 10 ai 15 minuti. Sono tutte gestite da Metronapoli.

 
Ascensore Acton

Sono talvolta indicate rispettivamente come funicolare 1, funicolare 2, funicolare 3 e funicolare 4[24].

Ascensori e scale mobili

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ascensore Acton, Ascensore Chiaia e Ascensore della Sanità.

Napoli è dotata anche di tre impianti di ascensori, grazie ai quali si superano piccoli dislivelli, in modo tale da unire due strade più comodamente. Tutti gli ascensori si trovano nel centro della città e sono gestiti dall'Azienda napoletana mobilità. L'utilizzo degli ascensori è gratuito.

Oltre agli ascensori e alle funicolari a Napoli sono presenti alcune scale mobili esterne (gestite da Metronapoli) che aiutano a superare dislivelli tra la stazione funicolare di piazza Fuga e la zona panoramica di San Martino.

Lavori e progetti

Nei seguenti paragrafi non sono trattati i prolungamenti o i lavori inerenti alle linee 1, 2, 3, 4, 5, 6 e della linea arcobaleno.

Linea 7

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 7 (metropolitana di Napoli).
 
Mappa della futura linea 7

La linea 7 della metropolitana di Napoli, attualmente in costruzione, utilizzerà parte dei binari della linea 5/ferrovia Circumflegrea (da Montesanto a Soccavo) e della ferrovia Cumana (da Montesanto a Zoo-Edenlandia, futura stazione Kennedy), collegate tra loro da una nuova infrastruttura, creando una linea circolare a servizio della zona occidentale della città, ed in particolare al polo universitario di Monte Sant'Angelo.

Questa linea viene trattata solo nel Piano Comunale dei Trasporti pertanto è stato usato il numero presente in quel piano.

Linea 8

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 8 (metropolitana di Napoli).
 
Mappa dell'attuale ferrovia Cumana

La linea 8 della metropolitana di Napoli sarà una linea di 5 km che utilizzerà in parte la ferrovia Cumana.

L'attuale ferrovia Cumana verrà riorganizzata per servire sia la linea 7 sia la linea 8:

  • il tratto dal capolinea di Montesanto fino alla stazione Kennedy (Edenlandia-Zoo) verrà utilizzato dalla linea 7;
  • il tratto da Kennedy (Edenlandia-Zoo) a Dazio verrà dismesso e sarà ricostruito in galleria e sarà la linea 8;
  • il rimanente tratto da Dazio a Torregaveta non sarà cambiato e rimarrà la ferrovia Cumana.

La linea 8 è inserita nel Piano comunale dei trasporti, nella Variante per la zona occidentale al piano regolatore generale, nel Piano urbanistico esecutivo Coroglio-Bagnoli e nel Piano delle 100 stazioni.

Nel 2004 è stato eseguto uno studio di fattibilità. Il costo indicativo dell’opera è di € 250.000.000.[25]

Questa linea viene trattata solo nel Piano Comunale dei Trasporti pertanto è stato usato il numero presente in quel piano.

Linea 9

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 9 (metropolitana di Napoli).

La linea 9 della metropolitana di Napoli è un progetto, in fase di valutazione, che prevede la costruzione di una metropolitana di 6 stazioni di 3,6 km, il cui scopo è quello di collegare il centro di Napoli, da Piazza Cavour, con la zona dei Colli Aminei, passando per i quartieri Stella, Sanità e Capodimonte.

La linea collegherà i due principali musei della città, ossia quello Archeologico Nazionale e il Museo di Capodimonte. Per tale motivo è stata soprannominata "Linea dei Due Musei".[26]

Nel 2001 è stato approvato il progetto definitivo elaborato dal comune di Napoli.

Questa linea viene trattata solo nel Piano Comunale dei Trasporti pertanto è stato usato il numero presente in quel piano.

Linea 10

  Lo stesso argomento in dettaglio: Linea 10 (metropolitana di Napoli).

La linea 10 della metropolitana di Napoli è un progetto che prevede la costruzione di una linea metropolitana collegante il centro di Napoli, e precisamente da Piazza Cavour, con la costruenda stazione dell'Alta Velocità di Napoli Afragola, passando per i comuni di Casoria ed Afragola.[27]

La regione Campania, il comune di Napoli, i comuni di Casoria, Casavatore e Afragola hanno espresso la volontà di avviare l’iter procedurale attuativo a cominciare dallo studio di fattibilità.

Questa linea viene trattata solo nel Piano Comunale dei Trasporti pertanto è stato usato il numero presente in quel piano.

Note

Bibliografia

  • La metropolitana di Napoli. Nuovi spazi per la mobilità e la cultura, Napoli, Electa, 2000. ISBN 88-435-8528-2.

Altri progetti

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