Nichelino
Nichelino (ël Niclin in piemontese) è un comune italiano di 48.821 abitanti[5] della provincia di Torino in Piemonte, situato alla prima cintura sud di Torino, in zona pianeggiante, bagnato dalla riva destra del torrente Sangone appena prima che sfoci nel fiume Po. E' il quinto comune della provincia per popolazione, e il nono[6] della regione.
Nichelino comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Catizone (centrosinistra) dal 14/06/2004, confermato 14/06/2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°00′00″N 7°39′00″E |
Altitudine | 229 m s.l.m. |
Superficie | 20,64 km² |
Abitanti | 48 821[1] (31-11-2011) |
Densità | 2 365,36 ab./km² |
Frazioni | Stupinigi |
Comuni confinanti | Beinasco, Candiolo, Moncalieri, Orbassano, Torino, Vinovo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10042, 10040 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001164 |
Cod. catastale | F889 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 537 GG[3] |
Nome abitanti | nichelinesi |
Patrono | san Matteo |
Giorno festivo | 21 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Storia
Origine del nome
Ipotesi più probabile:
Uno dei maggiori studiosi di toponomastica del Piemonte, Dante Olivieri, sostiene che esso “può esser lieve alterazione di Nicolino, diminutivo di Nicola o di Niccolò”; d’altra parte la denominazione di una località, derivante dal nome di una famiglia o di un abitante del posto (prediale) era un fenomeno abbastanza comune sino a non molto tempo fa. [7]Il 22 giugno 1694 re Vittorio Amedeo II dichiara Nichellino (almeno fino al 1835 il nome fu con due l [8]) e zone limitrofe un territorio unico e staccato da Moncalieri; nasceva così il "Feudo di Nichellino", assegnato - per diecimila ducati d'argento - al Conte Niccolò Manfredi detto Nicolino, della nobile casata degli Occelli, con diritto all'uso di armi, sigilli e relativo titolo nobiliare.
ipotesi meno probabili:
- non risultano conosciuti collegamenti tra il nome del paese e la moneta americana denominata nichelino e mai usata come sottomultiplo di conio in Italia, né di riserve, miniere o lavorazioni del metallo Nickel.
- ipotesi legata al termine latino nihil locus, = "luogo da nulla" o "terra del nulla", per il fatto che si poteva trattare di terreni paludosi alla confluenza tra i fiumi Po e Sangone, al tempo poco interessanti. Tale leggenda sembra errata, in quanto in un registro delle “sortes” del Comune di Moncalieri (di cui Nichelino faceva parte) risalente al 1278, esiste una mappa nella quale si riporta il territorio in quel periodo, che era stato diviso ai fini della tassazione in settanta zone, chiamate per l’appunto “sortes”. Il territorio alla destra del Sangone, corrispondente alla odierna Nichelino, recava la denominazione di Donaya; erano terre coperte in parte da boschi e in parte da campi coltivati. Le rendite non erano elevate, se paragonate a quelle di altre “sortes” (ad esempio quelle collinari coltivate a vigneto), tuttavia non erano neppure le più basse, il che porta ad escludere che il luogo fosse interamente coperto da paludi o comunque di valore nullo.
Il Feudo degli Occelli
Come detto, la zona chiamata Donaya era ricca di vegetazione e terra già lavorata e coltivata, ma sempre sotto i signori della vicina Moncalieri. Poi, nel 1559 il duca di Savoia Emanuele Filiberto I concesse questo territorio in feudo a gli Ussel (Occelli), erigendolo - successivamente - a Contea (1564), e poi confermato feudo indipendente col Regio Decreto del 22 giugno 1694 da Vittorio Amedeo II di Savoia. La Regia Patente ne stabiliva i confini (dal torrente Sangone alla strada che conduce a Vinovo e dalla medesima strada sino a Stupinigi, Candiolo e Vinovo) e il territorio (il borgo di Nichelino centro, Borgata Palazzo e le grandi cascine S. Quirico, Buffa, Vernea, Palazzetto, Colombetto e Pallavicina). Si concludeva, in questo modo, una guerra intestina - per il dominio sul territorio - fra gli Occelli e gli Umoglio (conti della Vernea e di Pramollo). Gli Occelli risolsero a loro favore la disputa acquistando il feudo, il titolo e l'esercizio di alcuni diritti fondamentali (amministrazione, giustizia, tributi, etc.). Nichelino contava, all'epoca, quasi 400 abitanti, legati profondamente alla religione, dediti soprattutto all'agricoltura (le acque del Sangone rendevano particolarmente fertili i terreni) e con qualche attività classica delle comunità (macellaio, oste, fabbro, ecc.). Rilevanza aveva anche la gelsicoltura, legata alla tipica tradizione piemontese della produzione di seta.
All'inizio del XVIII secolo però la situazione politico-militare del Piemonte era piuttosto incandescente: il trattato tra Italia, Francia e Spagna non aveva affatto riportato la calma nell'area e nel 1706 tutta Torino fu assediata dai francesi; Nichelino inviò in aiuto ai Savoia uomini e mezzi; ma il territorio fu invaso dal nemico, gli abitanti abbandonarono le case ed implorarono l'aiuto di San Matteo per respingere l'assedio del 21 settembre. Una volta placati i venti di guerra col Trattato di Utrecht e fatto primo re di Sardegna Vittorio Amedeo II, quest'ultimo, in cambio della fedeltà mostrata, regalò a Manfredi Occelli il diritto di nominare i sindaci del paese; nello stesso periodo, lo stesso re decise di far costruire in quel territorio l'attuale Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Manfredi Occelli poi, morì nel 1742, ma suo figlio Giacomo Luigi si disinteressò del feudo, spostando la residenza di famiglia sulla collina moncalierese.
Dopo gli Occelli
Fu proprio nella seconda metà del Settecento, con gli "Ordinati" (le delibere di oggi), che Nichelino subì la prima vera trasformazione: furono organizzate le pattuglie di vigilanza sull'ordine pubblico (fece scalpore l'arresto del noto bandito Brando), venne edificata una nuova chiesa, fu regolata la distribuzione dell'acqua e si istituì un servizio di assistenza per i meno abbienti.
Alla fine del Settecento, fallito l'armistizio di Cherasco (1796), Nichelino - come tutto il resto del Piemonte - finì nelle mani dei francesi di Napoleone I. La nuova situazione determinò la costituzione della Guardia Nazionale, l'adozione del sistema metrico decimale e del calendario repubblicano, l'abolizione degli ordini religiosi.<nr>
Con il ritorno del re Vittorio Emanuele I (1814) e la conseguente abrogazione delle leggi francesi, Nichelino vide - nel 1824 - l'insediamento della prima stazione dei Carabinieri (l'arma era stata istituita il 13 luglio 1814 da re Vittorio Emanuele I).
L'Ottocento fu un secolo fondamentale per la storia d'Italia, ed anche Nichelino risentì profondamente dei notevoli mutamenti politici, sociali ed economici. Proprio in quegli anni vennero edificate due scuole, la nuova chiesa parrocchiale e la nuova Casa Comunale progettata da Amedeo Peyron, lo stesso dell'aula del primo parlamento di Palazzo Carignano a Torino. Vennero poi migliorate le vie di comunicazione stradale e fu costruita la stazione ferroviaria: il 27 luglio 1854 transitò il primo treno. A quell'epoca si contavano ben 1700 abitanti.
Il paese vide la sua popolazione crescere in modo abbastanza lineare fino alla seconda metà del XX secolo. Fu infatti con la massiccia immigrazione dalle regioni meridionali d'Italia che la popolazione balzò dai circa 15.000 abitanti del 1961 ai quasi 45.000 del 1971. Con l'inizio del nuovo millennio si raggiunse il curioso primato di avere residenti nati in tutte le province italiane, per cui recentemente Nichelino ha potuto fregiarsi del titolo di "Città". Nell'ultimo decennio è stata la città della cintura col maggior incremento demografico.
Punti di interesse
- di interesse storico, artistico e culturale è sicuramente la piccola reggia sabauda chiamata Palazzina di Caccia di Stupinigi in zona omonima (frazione di Vinovo fino al 1868 e oggi sotto Nichelino). Questa imponente opera di Filippo Juvarra è oggi anche Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
- il palazzo del municipio, progettato da Amedeo Peyron
- il castello detto Palazzo Occelli[9], in zona passaggio a livello ferroviario, che fu la residenza della famiglia omonima. Costruito su fondamenta già esistenti nel 1565, al suo interno si trova la cappella votiva alla Madonna delle Grazie con la prima chiesa di Nichelino del XIII secolo, un'ex sala carrozze, la piscina, il patio ed un parco secolare di circa 35.000 m2.
- oltre il parco degli Occelli, Nichelino offre vasti polmoni verdi: Parco Colonnetti e Parco Piemonte al confine con la zona di Via Castello di Mirafiori di Torino, quindi tutta la zona verde della zona [10] parco Miraflores, altrimenti detto il Boschetto o Parco dei Partigiani (che è anche il più grande di Nichelino), il piccolo parco di Rimembranza di fianco al Cimitero, più il Parco Sangone e di Vallere al confine con Torino e Moncalieri all'innesto del Sangone col fiume Po.
- la chiesa parrocchiale barocca della S.S.Trinità, in Via Stupinigi angolo la piazza municipale titolata a Gaspare Barile, un militare che si distinse durante l'Assedio di Torino
- Nuova sede della Società Ippica Torinese di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Raineri, realizzata tra il 1959 e il 1960 dalla Zoppoli & Pulcher.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[11]

Città gemellate
In futuro ci potrebbe essere un gemellaggio con la città Bulgara di Gabrovo.
Trasporti e mobilità
La città è servita dalla Tangenziale Sud di Torino attraverso due svincoli:
- Stupinigi - Strada Statale 23 del Colle di Sestriere - Palazzina di Caccia di Stupinigi - Torino Corso Unione Sovietica
- l'uscita in zona residenziale Debouchè, sorta in epoca francese come seconda strada di uscita verso Pinerolo, la quale collega anche i vicini ippodromi di Vinovo
- la vicina Moncalieri, al di là della ferrovia, è accessibile dalla sopraelevata di zona Mongina o dal sottopasso di Via Pastrengo
- Nichelino è poi attraversata dalla linea ferroviaria Torino - Pinerolo, che ferma sul territorio comunale nella stazione lungo la strada per Candiolo
- Per la linea autobus, la città è servita sia dalla rete suburbana di Torino, sia la SADEM per le corriere provinciali.
- l'Aeroporto Torino-Caselle distanza circa 26 km
Cinema
Da oltre trent'anni non è presente alcun cinema nel territorio di Nichelino. Il Cinema Superga fu chiuso alla fine degli anni settanta dopo alterne vicende, anche a seguito delle norme di sicurezza imposte successivamente al drammatico incendio del cinema Statuto di Torino. Ristrutturata ed ampliata, la struttura è stata riconvertità in teatro. Le strutture cinematografiche più vicine sono il multisala di Beinasco, il multisala del Lingotto di Torino ed il multisala del complesso 45° Nord di Moncalieri.
Teatri
Personalità legate a Nichelino
- Guiseppe Humoglio, Presidente delle Finanze 1611, Senatore
- Nicolò Manfredo (o Manfredi) Occelli, Conte di Nichelino, Senatore
- Paolo Massimiliano Occelli, Comandante della cittadella di Torino
- Vincenzo Maria Miglietti, Senatore e Ministro del Regno d'Italia
- Gate Keepaz, Crew
- Paolo Calcagno, Arbitro
- Pierluigi Pairetto, Arbitro
- Salvatore Buglio, Politico, Deputato
- Gaspare Barile, alfiere militare durante l'Assedio di Torino
Amministrazioni precedenti
Sport
Dal 1986 a Nichelino è presente la sezione A.I.A. "Antonio Pairetto", a cui sono associati circa 200 arbitri di calcio della provincia torinese. Personalità di spicco della sezione AIA di Nichelino è l'assistente arbitrale internazionale Paolo Calcagno.
Bibliografia
- Paolo Colombo, Mario Costantino e Pier Bartolo Piovano, Nichelino come eravamo, ed. Comune di Nichelino
- Mario Ruberi, Nichelino, storia, notizie, documenti, Tipografia 3A di Torino, 1981
- Tesi di laurea dell'Arch. Riccardo Vitale, Il Castello dei Conti Occelli di Nichelino - Dalla conoscenza alla diagnosi: un’ipotesi di restauro, Politecnico di Torino, 2001
Note
- ^ Dato Istat al 31/08/2011
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Marco Bonatti, La Voce Del Popolo, 12 novembre 2006.
- ^ Dato Istat al 31/11/2011
- ^ Comuni piemontesi per popolazione
- ^ http://www.regionepiemonte.net/544-nichelino.htm
- ^ Gugl Stefani, Dizionario generale geografico-statistico degli Stati Sardi, Cugini Pomba, 1835, p, 790
- ^ http://www.castellodinichelino.it/home.html
- ^ http://www.nichelino.net/il_boschetto.php
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 12 Giugno 2004
- ^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 7 Giugno 2009
Altri progetti
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Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Giuseppe Catizone | centrosinistra | Sindaco | [12] |
2009 | in carica | Giuseppe Catizone | centrosinistra | Sindaco | [13] |