Lennon-McCartney
Lennon-McCartney o Lennon/McCartney è la firma comune di John Lennon e Paul McCartney utilizzata su più di 200 canzoni dei Beatles. Questa collaborazione, che durò dal 1957 al 1969, è tra le figure più prolifici e influenti della storia del rock, e il suo successo nell'industria discografica è rimasto insuperato.
Lennon-McCartney | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Beat Album-oriented rock Pop rock Rock and roll |
Periodo di attività musicale | 1962 – 1969 |
Lennon e McCartney, si incontrarono per la prima volta nel luglio 1957, e iniziarono rapidamente a comporre canzoni insieme, affinando le loro competenze progressivamente fino a scrivere centinaia di canzoni nella carriera discografica dei Beatles. Si accordarono di accreditare tutte le loro composizioni insieme al partner, qualunque sia l'autore principale. Originariamente, l'ordine di assegnazione utilizzato fu "McCartney-Lennon" come si può evincere dal primo album, Please Please Me e dal singolo From Me To You. Tuttavia, a partire dal secondo album del gruppo, With The Beatles, si decise di invertire la posizione dei due cognomi, per scopi commerciali. La capacità di scrivere canzoni in coppia fu innovativa e creativa, e aumentò la popolarità dei Beatles quasi istantaneamente.
Nel corso del tempo, il duo di scrittura si evolse attraverso varie esperienze: il loro lavoro approfondì e arricchì molti brani, portando i Beatles nel trono della scena musicale contemporanea, con album quali Help!, Rubber Soul, Revolver e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Dopo le innovazioni in termine di creatività, composizione e strumentazione, con l'EP Magical Mistery Tour, fu prodotto il doppio album The Beatles, in cui aumentò l'individualismo dei componenti e soprattutto quello di Lennon e McCartney, nonostante tutto condivisero ancora l'accredito delle canzoni. Questo fece nascere ulteriori tensioni all'interno del gruppo, che produsse due album, Let It Be e Abbey Road, in un ambiente più scontroso.
Storia
1957-1964: compositori di rock
Formazione del duo
Paul McCartney incontrò John Lennon, insieme al suo gruppo skiffle, i Quarrymen, per la prima volta a una festa parrocchiale a Woolton, il 6 luglio 1957. McCartney fu presentato a Lennon da un amico comune, Ivan Vaughan. Nonostante la sua giovinezza, McCartney stupì il gruppo quando interpretò alla chitarra gli standard del rock, tra cui Twenty Flight Rock di Eddie Cochran. Poco dopo, McCartney si unì ai Quarrymen.[2] La loro amicizia prese una nuova svolta nel 1958 quando la madre di Lennon, Julia, morì in un incidente: McCartney perse infatti sua madre per un cancro due anni prima, questo rafforzò il legame comune che unì i due ragazzi.[3][4]
Fin dai primi giorni della loro amicizia, i due giovani musicisti si ritrovano nelle rispettive case ad ascoltare i loro idoli americani di rock and roll cercando di imparare gli accordi e i testi, e discutendo. McCartney, che fin dalla giovinezza componeva, propose all'amico di redigere canzoni. Iniziarono quindi, seduti con le loro chitarre e guardandosi faccia a faccia, a comporre.[5] Rapidamente, iniziarono a segnare nei quaderni di scuola i titoli scrivendo «Una [composizione] Lennon-McCartney originale». Componevano scambiandosi proposte e idee, finché la canzone non veniva fuori. Queste composizioni fatte in casa, vennero soprannominate «prime cento».[6]
Non fu verso la fine del periodo dei concerti ad Amburgo, nel '60 e '61, che il gruppo cominciò ad interpretare regolarmente composizioni originali.[7] Nell'audizione per la EMI del '62, il gruppo non esitò ad interpretare tre composizioni originali che costituiranno parte del loro repertorio.[8] Una volta messi sotto contratto, i Beatles dovettero registrare il loro primo singolo a settembre. George Martin optò per una reinterpretazione di How Do You Do It? di Mitch Murray; Lennon e McCartney nonostante avessero già registrato il brano, insistettero per una loro composizione, Martin cambiò idea e accettò, così Love Me Do divenne il primo singolo dei Beatles.[9][10]
Il dominio di Lennon
Durante i primi due anni in studio dei Beatles, la partnership tra Lennon e McCartney fu più salda. Scrissero infatti molte canzoni a quattro mani anche in termini di singoli, come From Me to You, She Loves You e I Want to Hold Your Hand.[11] Riguardo quest'ultima, Lennon osservò: «Paul ha suonato quest'accordo e gli ho detto: «È questo! Ripetilo!». A quei tempi consisteva proprio così, suonando l'uno sotto il naso dell'altro».[12] Nonostante McCartney scrivesse canzoni notevoli, erano molto più numerose quelle di Lennon, che, nell'album A Hard Day's Night, scrisse dieci delle tredici canzoni.[13] John fu anche innovativo nei brani, scrivendo le prime canzoni introspettive come No Reply e I'm a Loser.[14]
Nel 1964, i Beatles ebbero la loro prima esperienza con la marijuana, introdotta loro da Bob Dylan nel tour statunitense. Dylan fraintese erroneamente il testo di I Want To Hold Your Hand, scambiando «I can't hide» in «I get high».[15] Lo stesso anno, Harrison e Lennon ebbero la loro prima esperienza con l'LSD, senza esserne coscienti; Lennon seguitamente ne diventerà un consumatore regolare.[16] La sostanza psichedelica eserciterà un'influenza notevole nelle composizioni del duo.[17]
1965-1967: evoluzione artistica
Il punto di svolta: 1965
Il 1965 fu un anno cruciale per i Beatles, che registrarono da due album quali Help! e Rubber Soul, passarono infatti dal pop-rock in cui i soggetti delle loro canzoni erano esclusivamente le ragazze e l'amore, a uno stile che si discosta dai canoni tradizionali del genere, utilizzando strumenti a quei tempi inediti nelle tracce e sviluppando nel contempo tecniche per la registrazione in studio.[18] Gran parte delle composizioni di Lennon, che dà sempre un buon contributo all'album del nuovo anno, risentono di una potente influenza di Bob Dylan. McCartney, compose e registrò interamente da solo (accompagnato da un quartetto d'archi), per la prima volta nella storia dei Beatles, Yesterday. Il brano rimase tuttavia accreditato a Lennon-McCartney per il bene della coesione del gruppo.[19]
L'uguaglianza dei compositori è dimostrata nel 1966 quando, nel singolo che dovrà uscire, si propose il problema del lato A. Sia Lennon che McCartney consideravano le proprie canzoni da lato A (rispettivamente Day Tripper e We Can Work It Out). Decisero quindi di inventare l'originale concetto del doppio lato A, ponendo le canzoni in parità qualitativa.[20]
L'esperienza psichedelica
Nel 1966 il linguaggio musicale dei Beatles si allargò. Harrison si interessò alla musica e al mondo indiano, mentre McCartney coltivò un enorme interesse per la musica d'avanguardia e la musica contemporanea (tra cui John Cage e Karlheinz Stockhausen).[21]
Con l'album Revolver entrambi i compositori raggiunsero una nuova fase, con un album particolarmente innovativo sia per la varietà degli strumenti utilizzati (gli effetti sonori di Tomorrow Never Knows, l'orchestra d'archi di Eleanor Rigby) e sia per i testi. L'autore di questa innovazione è ancora una volta Lennon, tuttavia McCartney offrirà il suo contributo con i tape-loops a Tomorrow Never Knows e l'introduzione di mellotron di Strawberry Fields Forever.[22] Entrambi sono ancora in grado di competere musicalmente: per il primo singolo del 1967, ognuno imponendo la propria visione della sua giovinezza a Liverpool, si pubblicò il secondo doppio lato A: Strawberry Fields Forever/Penny Lane.[23]
L'influenza dell'LSD in Lennon sta diventando sempre più forte, a tal punto da comporre canzoni in tono psichedelico, con strutture complesse e poliritmi; la droga lo spinse anche a lasciare più l'iniziativa a McCartney di tenere saldo il gruppo (che si sarebbe potuto sciogliere dopo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band per la morte del manager Brian Epstein).[24][25] Infatti Paul dopo Sgt. Pepper, decide di avanzare l'idea dell'album-film Magical Mystery Tour, poiché il complesso era temporaneamente inattivo.[26] Tuttavia, alcune canzoni sono ancora frutto della collaborazione Lennon-McCartney, come A Day in the Life, Getting Better, She's Leaving Home e With a Little Help from My Friends.[27]
Lo scioglimento: 1968-1970
Tensioni e crescente indipendenza
All'inizio del 1968, i Beatles andarono per un soggiorno di alcune settimane a Rishikesh, in India. Lennon, McCartney e Harrison, in questo ritiro, ebbero la possibilità di comporre numerose canzoni, spesso molto personali.[28] Quando Lennon incontrò Yōko Ono, ruppe i rapporti di lavoro con McCartney. A questo si aggiunsero anche le tensioni crescenti tra il gruppo dovute sempre a Ono, che prese un biscotto alla cioccolata di Harrison senza chiederne il permesso.[29] Quest'atmosfera scontrosa porterà alla partenza del tecnico del suono, Geoff Emerick, e temporaneamente, quella di Ringo Starr, che andrà in vacanza in Sardegna dove scriverà la celebre canzone Octopus's Garden.[30][31]
Contemporaneamente, McCartney si innamora di Linda Eastman, che contribuì ulteriormente al distacco di Paul e John, che ora combattono per la scelta del manager (McCartney preferiva suo suocero al manager scelto da Lennon, Allen Klein).[32] Tuttavia ci furono ancora delle collaborazioni, benché minime, tra Lennon e McCartney. John aggiunse l'introduzione pianistica di Ob-La-Di, Ob-La-Da e l'assolo di Birthday improvvisato in studio.[33]
Il successivo album del gruppo, "progetto Get Back", aveva lo scopo di risaldare il gruppo. Le riprese del film, che ne mostra la realizzazione, espongono il contrario: spesso sfociano litigi, sia per McCartney, che si delinea un ruolo da "direttore d'orchestra", sia per Lennon, affascinato dalla sua futura moglie.[34] Il rapporto professionale tra Lennon e McCartney in termini di qualità non è più come prima: nella preparazione di Teddy Boy, un brano che pubblicherà poi nel suo primo album da solista, McCartney, Lennon deride il collega per lo stile usato nel brano.[35] Tuttavia, McCartney fa un cenno a John nella canzone Two of Us nei versi «You and I have memories / Longer than that road that stretches out ahead» («Tu ed io abbiamo ricordi / Più lunghi della strada che si perde di fronte»).[36]
Per diversi anni Lennon e McCartney avevano iniziato a preparare il loro progetti da solisti: alla fine del 1966, Paul è stato incaricato di comporre la colonna sonora del film The Family Way, che è anche il "primo" album da solista di un componente del gruppo.[37] Nel 1968, Lennon, a sua volta, pubblica le sue prime composizioni con Yoko Ono; nella sua prima esperienza nel campo della musica popolare, il singolo Give Peace a Chance, fu inizialmente accreditato al solo Lennon, a cui si aggiunse successivamente il cognome di McCartney, per evitare indiscrezioni riguardo uno scioglimento dei Beatles.[38]
Abbey Road e la fine
Prima di annunciare l'imminente separazione dei Beatles, McCartney cercò di riunire il gruppo per chiudere una leggendaria carriera in bellezza. Come preludio, accetta di registrare una composizione molto personale di Lennon, che finirà poi sul singolo: The Ballad of John and Yoko, brano che narra le peregrinazioni del musicista durante la sua luna di miele. Starr e Harrison non erano disponibili (il primo, era impegnato sul set di The Magic Christian, George era all'estero[39]) quindi registrarono solamente loro due.[40]
Nell'album, inizialmente chiamato Everest,[41] i ragazzi di Liverpool danno il meglio di sé e collaborano. Un esempio n'è l'iconica linea di basso di Come Together, canzone di Lennon, su iniziativa di McCartney.[42] Allo stesso modo, lavorarono in coppia insieme a Harrison, alle fine armonie vocali di Because.[43] La più grande collaborazione tra Lennon e McCartney nell'album si trova nel long medley che occupa la maggior parte del lato B. Ognuno offre canzoni più o meno incompiute, McCartney domina chiaramente in quantità.[44] Fu Paul ad interessarsi dell'ordine delle tracce insieme a Martin, mentre Lennon ritenne il caso troppo complesso.[45]
Ma Abbey Road non fu tutto rose e fiori. Dapprima dell'inizio del progetto, Lennon pretese di posizionare tutte le sue composizioni nel lato A, e nel lato B quelle di McCartney.[46] Maxwell's Silver Hammer, causò aspre divergenze tra Lennon e McCartney; John disse che era «la prima delle sue canzoni da nonnina» è considerò troppo il tempo speso per il brano.[47] Anche gli altri due Beatles espressero forti critiche: Harrison nel 1969 la definì una canzone «che si ama o si odia», mentre nel 1977 disse: «Dio, era così stupida»; il batterista Starr invece si espresse così: «La peggior canzone che abbiamo mai registrato. Ed è andata avanti per delle fottute settimane. Follia».[47]
Lennon al rilascio ufficiale dell'album si ritirò dal gruppo, ma la notizia fu comunicata soltanto il 10 aprile 1970, quando McCartney, nell'annunciare il suo nuovo album da solista, comunicò ufficialmente che i Beatles non esistevano più.[48]
Note
- ^ The Times, 1963.
- ^ Plassat, p. 14.
- ^ Norman, p. 129.
- ^ MacDonald, p. 392.
- ^ Norman, p. 129.
- ^ The Beatles, p. 23
- ^ Plassat, p. 17.
- ^ Plassat, p. 20.
- ^ How Do You Do It? apparirà successivamente in Anthology 1.
- ^ Emerick, p. 68-70.
- ^ Turner, p. 44, 48, 57.
- ^ The Beatles, p. 115.
- ^ Turner, p. 61.
- ^ Turner, pp. 80-81.
- ^ MacDonald, p. 124.
- ^ The Beatles, p. 177.
- ^ The Beatles, p. 201.
- ^ Plassat, pp. 36-37.
- ^ Norman, p. 404.
- ^ Turner, p. 101.
- ^ The Beatles, p. 212.
- ^ Plassat, pp. 49-50.
- ^ Norman, p. 492.
- ^ Norman, pp. 525-526.
- ^ Emerick, p. 228.
- ^ MacDonald, pp. 244-245.
- ^ Plassat, p. 24.
- ^ Norman, p. 544, 555.
- ^ MacDonald
- ^ Plassat, p. 69.
- ^ Luca Biagini, Back In The U.S.S.R., su pepperland.it, Pepperland, 20 aprile 2010. URL consultato il 9 agosto 2012.
- ^ Norman, p. 597.
- ^ Turner, p. 198.
- ^ Turner, pp. 212-213.
- ^ Turner, p. 265.
- ^ Luca Biagini, Two of Us, su pepperland.it, Pepperland, 26 gennaio 2010. URL consultato il 9 agosto 2012.
- ^ Plassat, p. 52.
- ^ Norman, p. 620.
- ^ MacDonald, p. 334.
- ^ Plassat, p. 80.
- ^ Dal nome della marca di sigarette preferita da Emerick. Tuttavia, quando i Beatles dovettero andare sull'Himalaya per immortalare la foto per la copertina, scoprirono di non poter andare oltre lo studio. Da qui titolo e copertina. MacDonald, p. 397.
- ^ Turner, p. 227.
- ^ Norman, p. 624.
- ^ Plassat, p. 82.
- ^ Norman, p. 625.
- ^ Alessandro Sessa, Abbey Road, su ondarock.it, Ondarock, 27 ottobre 2006. URL consultato il 9 agosto 2012.
- ^ a b Luca Biagini, Maxwell's Silver Hammer, su pepperland.it, Pepperland, 3 novembre 2009. URL consultato il 9 agosto 2012.
- ^ MacDonald, p. 456.
Bibliografia
- (EN) Geoff Emerick, Here, There and Everywhere: My Life Recording the Music of The Beatles, Gotham Books, 2007, ISBN 1592402690.
- Ian MacDonald, The Beatles – L'opera completa, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997, ISBN 978-88-04-42300-3.
- (EN) Philip Norman, John Lennon: The Life, Harper Collins Publ. UK, 2010, ISBN 0-06-075401-X.
- (FR) François Plassat, Paul McCartney : l'empreinte d'un géant, JBz & Cie, 2008, ISBN 978-2-7556-0651-5.
- (EN) The Beatles, The Beatles anthology, Chronicle Books, 2000, ISBN 9780811826846.
- Steve Turner, Paperback Beatles. Le storie, i personaggi, i segreti dietro tutte le canzoni dei Fab Four, Editoriale Olimpia, 2006, ISBN 8825301367.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Lennon-McCartney, su Discogs, Zink Media.