Marzano di Nola è un comune italiano di 1.704 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Marzano di Nola
comune
Marzano di Nola – Stemma
Marzano di Nola – Veduta
Marzano di Nola – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoGreco Trifone (lista civica Torre con Stelle) dal 15-4-2008
Territorio
Coordinate40°54′13″N 14°35′05″E
Altitudine120 m s.l.m.
Superficie4,62 km²
Abitanti1 722[1] (31-12-2010)
Densità372,73 ab./km²
Comuni confinantiDomicella, Liveri (NA), Pago del Vallo di Lauro, Visciano (NA)
Altre informazioni
Cod. postale83020
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064047
Cod. catastaleE997
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 217 GG[3]
Nome abitantimarzanesi
Patronosan Trifone
Giorno festivo10 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Marzano di Nola
Marzano di Nola
Sito istituzionale

Geografia

Posto all'estremità orientale della Pianura Campana, il paese fa parte del Vallo di Lauro, dunque dell'Agro nolano, ed è inglobato, di fatto, nell'area metropolitana di Napoli essendo situato a metà strada tra il capoluogo campano ed Avellino e tra la città irpina e Caserta.

Origine del nome

Marzano di Nola è quasi sicuramente un paese di origine etrusca; ciò è provato da alcuni ritrovamenti tipici della cultura e dell’arte etrusca. Tuttavia è davvero difficile stabilire con certezza l’origine del nome, in quanto le fonti sono molto spesso contrastanti. Essendo la storia di Marzano strettamente collegata a quella della vicina Nola, si fa ricondurre il nome Marzano come derivante dal prefetto di Nola Marcianus, che rivestì tale carica dall’84 all’86 d.c. Altri attribuiscono invece il toponimo a Pandolfo di Morezano, padre del giustiziere Gisulfo. Alcuni studiosi invece sostengono l’ipotesi secondo la quale Marzano abbia origine osche. Gli oschi nacquero come fusione tra sanniti e opici e si stanziarono in tale luogo in seguito al declino della potenza etrusca. Gli oschi costituirono tre confederazioni: quella di Nola, della quale Marzano era parte integrante, quella di Capua e quella di Nocera. Nella cultura osca grande rilevanza assumeva la divinità di Mamerte (futuro dio Marte per i romani) e proprio da tale figura deriverebbe il nome. A supporto di ciò ci sarebbero notizie riguardanti il culto del dio Marte nel nolano e soprattutto di un tempio dedicatogli proprio lungo la strada che collegava Nola a Lauro. [4] L’aggiunta “di Nola” è ovviamente identificativa della zona.

Storia

L’origine di Marzano è attestata al VI-VII sec. a.C. per notizie riguardanti l’eruzione del 900 a.C. avvenuta tra Avella e Marzano, fattore che costrinse gli Etruschi a spostarsi nella limitrofa Pompei. Tuttavia Marzano seguì le medesime vicende di Nola. Tuttavia prime fonti riguardanti il territorio di Marzano di Nola si hanno intorno al 90 a.c. quando subì il saccheggio prima di Silla e poi di Spartaco. Successivamente Marzano fu occupata dai Longobardi fino a far parte nel 594 della Longobardia minore nella sezione del Gastaldato di Nola. In seguito ad una guerra tra i longobardi ed il ducato di Napoli divenne parte integrante di quest’ultimo. [5] Il territorio del Nolano, assieme a quello di Avella, divenne un territorio strategico per il collegamento tra la Magna Grecia e la parte interna della penisola italica. [6] Con la costituzione del Regno di Napoli e poi del Regno delle due Sicilie entrò a far parte della Terra di Lavoro nella sezione del Distretto di Nola. Dall’agro nolano partirono i moti carbonari per l’indipendenza italiana e dal 1861 Marzano fu annesso sempre alla provincia Terra di Lavoro nel Mandamento di Nola. In seguito vi fu lo scioglimento di tale provincia ed i comuni vennero ridistribuiti tra le province di Napoli, Caserta ed Avellino, come nel caso proprio di Marzano di Nola.

Monumenti e luoghi di interesse

Parrocchiale di San Trifone

Realizzata nel ‘700 secondo lo stile barocco, è dedicata a San Trifone martire dal 1308. Dipinti più importanti: i quattro evangelisti nei pennacchi della cupola, di Salvatore Caliendo (1877-1955), battesimo di Gesù, Re Davide, Gesù prega nell’orto, Adorazione del SS. Sacramento, San Pietro e Paolo. Statue più importanti: l’Immacolata, San Giuseppe, Ecce Homo (tutte del XVIII secolo). [7]

Santuario di Maria SS. dell'Abbondanza (XV-XVIII secolo)

Il Santuario è situato su uno sperone di roccia lungo la collina che fa da contorno al paese. Sul portale di pietra è scolpita una data (1453), tuttavia per avere primi ritrovamenti scritti riguardanti il santuario bisogna attendere il 7 dicembre 1604 quando il papa Clemente VII affilia la congrega di Maria SS. Dell’Abbondanza all’arciconfraternita del SS. Nome di Maria a Roma. Si hanno successivamente conferme scritte anche da parte dei papi Innocenzo XI (1688) e Innocenzo XIII (1721). Nel 1773 il vescovo di Nola Filippo Lopez la definisce “una chiesa grande, vetusta e magnifica” e scrive di una immagine “ grandemente venerata dai paesani e dai forestieri” e di una ”antica congrega laicale con 280 fratelli”. La statua fu incoronata il 29 luglio 1778 nella diocesi di Nola dal capitolo Vaticano che donò le corone d’oro. Nel 1830 si hanno notizie riguardanti un terribile incendio che colpì il santuario. All’esterno è presente un ampio scalone a due rampe. La navata è ornata da stucchi e tele posti sulle pareti mentre in alto è presente una artistica tela ritraente la vergine con angeli e confratelli della congrega. Nell’abside è presente un tempietto del 1818 con la statua della Madonna dell’Abbondanza. Nella sagrestia è conservato l’antico quadro originale della Madonna. [8]

 
La torre

Torre Medievale

Torre etrusca, la cui origine la si fa risalire al 1300. Tale edificio ha rivestito un ruolo importante in quanto era usato come strumento di avvistamento e soprattutto di collegamento col castello Lancillotti di Lauro. [9]

Antica villa Romana

Antica villa di origine Romana datata III-IV secolo d.C. oggi adibita a ristoranti. E' comunque possibile vedere le varie suppellettili dell'epoca.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[10]

Economia

Il paese, assieme a gran parte dell'agro nolano, ha una economia essenzialmente basata sul commercio delle nocciole.

Prodotti tipici

I prodotti tipici del paese sono:

Periodo Natalizio

  • Struffoli;
  • Spaghetti con le nocciole;

Periodo di Carnevale

  • Lasagna;
  • Chiacchiere;
  • Migliaccio;

Periodo Pasquale

  • Pastiera di maccheroni;
  • Pastiera di grano;

Periodo della festa

  • Polpette di patate;
  • Torta di noci;
  • Tortano;

Personalità legate a Marzano di Nola

Gemellaggi

  •   Cursi, per il culto della Madonna dell'Abbondanza

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Origine del Nome dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  5. ^ Origine del Nome dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  6. ^ Storia dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  7. ^ Chiesa dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  8. ^ Santuario dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  9. ^ Torre dal sito del comune di Marzano di Nola, su comune.marzanodinola.av.it. URL consultato il 25 luglio 2012..
  10. ^ Dati tratti da:

Voci correlate

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