Denis Decrès

ammiraglio francese

Denis Decrès (Chaumont, 18 giugno 1761Parigi, 7 dicembre 1820) è stato vice-ammiraglio della Marina militare francese.

La gavetta

Dennis Decrès nacque a Chaumont il 18 giugno 1761, figlio di un padre ufficiale di cavalleria. Effettua studi speciali, dimostrando una forte propensione per il servizio in Marina. Venne ammesso nella Marine Royale come aspirante guardiamarina il 17 aprile 1779. Il suo zelo in servizio e la sua intelligenza precoce, lo fecero nominare guardiamarina nel 1780. Imbarcato sulla fregata le Richemond, che faceva parte della squadra dell'ammiraglio François Joseph Paul, marchese de Grasetilly, conte de Grasse, si segnala in diversi combattimenti che la squadra navale sostenne nel mare delle Antille. Egli diede prova di raro coraggio durante la giornata del 12 aprile 1781. L'anno seguente è presente alla battaglia delle Saintes. Nel 1782 si fa particolarmente notare quando due fregate francesi si impadroniscono del vascello inglese Argo. Il suo talento, il suo stato di servizio, le missioni a cui ha partecipato con zelo e successo gli valgono, il 25 marzo 1786, la promozione a tenente di vascello. Si imbarca ben presto sulla goletta Le Nymphe, sotto gli ordini di Kersaint, per andare a constatare la realtà dei giacimenti di bitume nella Trinidad spagnola. Decrès invia al maresciallo de Castries, allora Ministro della Marina, il giornale delle operazioni relativo a questa spedizione da lui redatto, ricevendo un encomio. Di ritorno in Francia, nel momento in cui la Rivoluzione francese era appena esplosa, ricevette quasi subito l'ordine di recarsi a Brest, dove si imbarcò come maggiore sulla Cybèle, parte della divisione che Saint-Félix conduceva nei mari dell'India.

La rivoluzione francese

Il 6 febbraio 1792 la squadra francese, incrociando davanti alla costa di Malabar, si imbatte in una nave commerciale francese, catturata dai Maratti, ancorata sotto la protezione di Fort Coulabo. Decrès propose all'ammiraglio di riprenderla, abbordandola. Nel 1793, allorché venne dichiarata la guerra, le colonie erano in preda alle stesse convulsioni della madrepatria, l'ammiraglio Saint-Félix incaricò Decrès di recarsi in Francia per rendere conto al governo della loro situazione, sollecitando il pronto invio di soccorsi. Egli arrivò il 14 febbraio 1794 a Lorient, dove apprese tutto in una volta che, promosso al grado di capitano di vascello nel gennaio 1793, era stato destituito per misura generale. Inoltre, in quanto nobile, venne immediatamente arrestato. Lo si condusse a Parigi, dove riuscì a sfuggire all'accusa di tradimento da cui era minacciato. Venne messo agli arresti domiciliari presso la sua famiglia, dove visse in isolamento fino al mese di giugno 1795, quando fu reintegrato nel suo grado di capitano. Nel mese di ottobre è a Brest dove assume il comando del vascello da 80 cannoni le Formidabile che doveva partecipare alla spedizione per l'invasione dell'Irlanda. Assiste al fallimento della spedizione dell'Irlanda del 1796. Nel marzo 1797 viene promosso capo divisione. Non essendo riuscito questo tentativo, l'armata navale venne disarmata, e Decrès restò inoperoso fino al momento in cui i preparativi della spedizione in Egitto gli offrirono l'opportunità di associarsi ai conquistatori.

La spedizione in Egitto e l'assedio di Malta

Nel 1798 fu elevato al grado di contrammiraglio. In questa qualità comanda le fregate della squadra navale incaricata di proteggere la spedizione in Egitto. Innalza la sua insegna sulla fregata Diane. Serve sotto agli ordini dell'ammiraglio Brueys. Decrès, durante all'attacco all'isola di Malta, viene incaricato di proteggere lo sbarco delle truppe, sostenendo nel contempo il combattimento contro le galere dei Cavalieri di Malta. Partecipa marginalmente alla battaglia di Aboukir, dimostrando comunque il solito zelo e coraggio. Durante la notte, al seguito dei due vascelli del contrammiraglio Villeneuve, salpa con le due rimanenti fregate, allontanandosi dalla battaglia e rifugiandosi a Malta. Le forze britanniche non tardarono a riunirsi davanti all'isola, bloccando ogni accesso. Decrès assunse il comando degli avamposti. Durante i diciassette mesi dell'assedio, le truppe francesi dovettero sostenere i reiterati assalti del nemico. Purtroppo ogni giorno che trascorreva, la posizione francese diventava sempre più critica, con una parte dell'isola ormai caduta in mano ai britannici, mentre i viveri diventavano sempre più scarsi, ed il numero dei malati si moltiplicava con spaventosa rapidità. Al comando del vascello le Guillaume Tell fu attaccato da una fregata e due vascelli britannici mentre provava a forzare il blocco per raggiungere Tolone. La nave aveva a bordo 200 malati e 1.000 soldati. Dopo nove ore di combattimento Decrès viene obbligato ad arrendersi dopo avere messo fuori combattimento due dei suoi tre avversari e perso la metà del suo equipaggio. Giunto prigioniero a Palermo incontra Lord Nelson, che lo tratta con riguardo. Scambiato con prigionieri inglesi, nell'agosto del 1800, è onorato con una sciabola che gli consegna personalmente il Primo Console.

Gli anni al Ministero

Al suo ritorno in Francia, Bonaparte lo nominò Prefetto marittimo di Lorient nel 1800, e poi comandante della squadra di Rochefort nel 1801. L'abilità con la quale il contrammiraglio si distinse nel ricoprire i diversi incarichi fecero chiamare al ministero della Marina. Il Primo Console lo nomina, il 2 ottobre 1801, Ministro della Marina al posto dell'ingegnere Pierre Alexandre Forfait. Questa incarico era particolarmente difficile vista la deplorevole situazione in cui si trovavano le forze navali francesi. Sostenne un considerevole ruolo nella riorganizzazione della marina ma, purtroppo la sua gelosia gli avrebbe fatto scegliere mediocri collaboratori. Il nuovo ministro toglie d'un colpo tutte le calamità che pesano sulla marina francese. Il primo Console, soddisfatto della vigilanza, e dell'attività di Decrès, lo stimola, incoraggialo, e lo rassicura sulle macchinazioni di cui teme di diventare la vittima. I rapporti tra i due, tuttavia, non furono sempre idilliaci. [1] Viene nominato viceammiraglio il 30 maggio 1804. Uno dei primi atti di Decrès fu di dare il via agli immensi lavori di potenziamento degli arsenali di Venezia, Niewdep, Flessingue, Anversa, e soprattutto Cherbourg. Napoleone stava elaborando il piano di invasione della Gran Bretagna, riunendo un'armata sulle coste francesi. Decrès si mise alacremente al lavoro per la riuscita dell'impresa. La riuscita del piano navale per assicurarsi la superiorità navale temporanea nel Canale della manica venne affidato al viceammiraglio Pierre Charles Silvestre de Villeneuve, vecchio amico di Decrès. Tale superiorità doveva permettere alla flottiglia da sbarco di attraversare indenne la Manica e sbarcare l'armata d'invasione sulle coste inglesi. Purtroppo l'invasione non ebbe mai luogo, la squadra franco-spagnola di Villeneuve non riuscì nell'intento, venendo poi bloccata da una squadra navale inglese a Cadice. Villeneuve, malgrado gli ordini contrari del Ministro della Marina, affrontò la squadra britannica comandata da Lord Nelson. La battaglia di Trafalgar terminò con un disastro navale senza precedenti. Decrès rimase profondamente colpito da questa catastrofe, ma il suo coraggio ne non fu minimamente scosso. Non riuscì nell'intento di far perdonare il suo vecchio amico l'ammiraglio Villeneuve, a Napoleone. L'ammiraglio francese si suicidò, o venne ucciso, a Rennes nel 1805, dopo essere stato liberato dagli inglesi. Decrès è nominato Duca nell'aprile 1813. Ricopre l'incarico di Ministro della Marina fino alla caduta di Napoleone nel 1814. Rimanendo fedele a Napoleone, ritrova il suo portafoglio durante i cento giorni, dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Dopo la seconda restaurazione si ritira a vita privata. Il 15 novembre 1815 sposa Rosine Anthoine de Saint-Joseph, vedova del generale de Saligny, e sorella del Maresciallo Suchet.

La sua morte

Il suo valleto di camera Tasca, dopo averlo derurubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini. Il 22 novembre 1820 pose dei pacchetti di polvere da sparo tra i materassi del suo padrone. Verso la mezzanotte diede loro fuoco per mezzo di una ciocca di capelli. L'esplosione gettò Decrès fuori dal suo letto e gli procurò gravi ferite. Il suo primo gesto fu di chiamare in suo soccorso il suo assassino. Me qusti gli rispose solamente con un grido di spavento e, precipitandosi nella corte del palazzo, cadde sul lastricato con una tale violenza che spirò alcune ore dopo.  Questa catastrofe provò così profondamente il duca Decrès chea lla fine morì dopo alcuni giorni, il 7 dicembre 1820. Il suo corpo è sepolto al cimitero monumentale del Père-Lachaise. Il nome dell'ammiraglio Denis Decrès e scritto sulla 33a colonna dell'Arc de Triomphe de l'Étoile, pilone ovest.

Note

  1. ^ Secondo Napoleone il Ministro era un buon organizzatore, ma troppo cortigiano e poco marinaio, con la mania di voler creare una flotta da guerra limitandosi ad "impilare e a mettere in valore" cannoni, pennoni e scafi. Un pignolo che, a quel ritmo, affermerà Napoleone, nel 1803 avrebbe realizzato si una Marina in grado di competere con quella britannica, ma solo nel giro di dieci anni. Giuliano da Frè. Il vallo di legno. Rid-Rivista Italiana Difesa. ottobre 2005. pp.82-97.

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Bibliografia

  • « Denis Decrès », a cura di Charles Mullié, in "Biographie des célébrités militaires des armées de terre et de mer de 1789 à 1850", 1852
  • Francesco Frasca. Il potere marittimo in età moderna, da Lepanto a Trafalgar. Londra, Lulu Enterprises UK Ltd, 2008, ISBN 978-1-84799-550-6.
  • Giuliano da Frè. Il vallo di legno. Rid-Rivista Italiana Difesa. ottobre 2005. pp.82-97.