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Il flunoxaprofene è un antiinfiammatorio non steroideo, appartenente alla classe degli acidi arilpropionici, dotato anche di attività analgesica ed antipiretica. Sembra agire inibendo la ciclo-ossigenasi e, di conseguenza, la sintesi di trombossano B2 e di prostaglandina PGE2, co-mediatori dell'infiammazione. Non sembra possedere alcuna attività sulla lipoossigenasi. In vivo è stata dimostrata un'inibizione della chemiotassi dei leucociti polimorfonucleati e della ornitina decarbossilasi.

Il flunoxaprofene ha una buona biodisponibilità sia per somministrazione orale che rettale (66% e 73% rispettivamente). Il picco plasmatico di 8-9 µg/ml viene raggiunto un'ora dopo somministrazione orale (in seguito a somministrazione rettale il picco compare dopo 6-7 ore). Lo steady-state si raggiunge il secondo giorno di terapia. Il farmaco si lega ampiamente alle proteine plasmatiche ed ha una emivita di eliminazione di 6,3 ore. Il volume di distribuzione è di 0,03 l/kg. Il flunoxaprofene viene metabolizzato a livello epatico. Il 16% di farmaco viene eliminato in forma immodificata, mentre il resto sotto forma di glucuronide. Il 63% di una dose viene eliminato per via renale entro 24 ore.

Nel topo la DL50 dopo somministrazione orale è di circa 1200 mg/kg.

Il flunoxaprofene, come tutti i FANS, è impiegato nel trattamento locale o sistemico di stati infiammatori.

Il flunoxaprofene è disponibile in compresse, supposte, soluzione allo 0,1% per uso vaginale, gel al 5% per uso dermatologico. Per via orale si somministrano 100 mg 1-2 volte al giorno; per via rettale, 200 mg 1-2 volte al giorno.

Il flunoxaprofene può causare pirosi, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, prolungamento del tempo di protrombina, cefalea, vertigini.

Il flunoxaprofene è controindicato in caso di ipersensibilità nota, ulcera peptica, grave insufficienza renale. Non è consigliato in gravidanza e durante l'allattamento. Il farmaco deve essere somministrato con estrema cautela a soggetti affetti da insufficienza epatica o renale per evitare fenomeni di accumulo.

Letteratura

D.W. Dunwell et al., J. Med. Chem. 18, 53, 1975; S. Pedrazzini et al., J. Chromatog. 415, 214, 1987; F. Pupita et al., Curr. Ther. Res. 37, 70, 1985; A. Forgione et al., ibid. 37, 77, 1985; G. Quaglia et al., ibid. 39, 66, 1986; M. Testa et al., ibid. 42, 182, 1987; A. Forgione, Drugs of the Future 11, 3, 1986.

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