Monica Vitti
Monica Vitti, nome d'arte di Maria Luisa "Marisa" Ceciarelli (Roma, 3 novembre 1931), è un'attrice italiana di teatro, cinema e televisione.

Elegante, intensa e allo stesso tempo distante, Monica Vitti è una delle grandi attrici del cinema italiano. La sua peculiare voce roca e l'innata verve l'hanno accompagnata per quasi quarant'anni di carriera cinematografica, in cui ha spaziato con stile e talento dai ruoli drammatici con Michelangelo Antonioni ad altri più brillanti, arrivando in questi ultimi ad essere l'unica "mattatrice" della commedia all'italiana, in grado di tener testa ai suoi colleghi maschi Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi[1], al punto da essere definita "il Quinto Colonnello della Commedia".
Biografia
L'Accademia
Dopo aver vissuto per otto anni a Messina, nel 1946, a quattordici anni e mezzo, debutta in scena con La Nemica di Niccodemi, interpretando una madre di 45 anni che perde un figlio in guerra.
Nel 1953 si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e intraprende una breve ma formativa gavetta teatrale, in cui dà prova della sua versatilità recitando in Shakespeare e Molière. Nel 1956 interpreta Ofelia nell'Amleto di Riccardo Bacchelli al Teatro Olimpico di Vicenza con la regia di Enzo Ferrieri.
Il cinema, Antonioni e l'alienazione
Dopo qualche breve apparizione in alcune pellicole comiche, viene notata dal regista Michelangelo Antonioni, con il quale intreccia una relazione artistica e sentimentale, che ne fa la sua musa e la protagonista nella sua celeberrima tetralogia cosiddetta dell'incomunicabilità: diventa così la tormentata Claudia ne L'avventura (1960), la tentatrice Valentina de La notte (1961), la misteriosa e scontenta Vittoria de L'eclisse (1962) e la nevrotica Giuliana in Deserto rosso (1964).
Il doppiaggio
Lavora, anche se saltuariamente, come doppiatrice: è la voce del personaggio Ascenza nel film Accattone di Pasolini; di Rossana Rory ne I soliti ignoti di Monicelli e di Dorian Gray nel film Il grido di Antonioni.
Attrice brillante
È Mario Monicelli a metterne in risalto la verve di attrice comica, dirigendola nella commedia La ragazza con la pistola (1968), dove Monica interpreta una ragazza siciliana che insegue per il mondo l'uomo che l'ha "disonorata" con l'intento di vendicarsi. Il suo talento brillante si conferma nel successivo Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca (1970) di Ettore Scola, accanto a Marcello Mastroianni.
Nel maggio 1968 è nominata presidente della giuria al XXI festival del cinema di Cannes, le contestazioni raggiungono il festival, Monica Vitti si dimette dal suo incarico, verrà imitata da Louis Malle, Roman Polanski e Terence Young e nessun premio cinematografico verrà attribuito [2] .
Lungo tutti gli anni settanta sarà protagonista di numerose pellicole del filone della commedia all'italiana, ma nel frattempo anche all'estero si accorgono di lei e molti registi di prestigio la vogliono sul set: Miklós Jancsó in La pacifista (1971), Luis Buñuel in Il fantasma della libertà (Le fantôme de la liberté) (1974) e André Cayatte in Ragione di stato (La raison d'état) (1978). Nello stesso anno recita per la televisione nella commedia Il cilindro, di Eduardo De Filippo: sul palcoscenico appare al suo fianco anche un giovane ed esordiente Vincenzo Salemme.
Nel 1980 è di nuovo protagonista per Antonioni in Il mistero di Oberwald, un lavoro sperimentale che il regista gira servendosi delle allora emergenti tecniche elettroniche di ripresa video. Sempre negli anni ottanta continua a dividersi tra il cinema (gira con l'esordiente Roberto Russo Flirt, per il quale riceve il premio dell'attrice al Festival di Berlino del 1984, e Francesca è mia del 1986, film da lei anche sceneggiati) e il teatro (La strana coppia, 1987; Prima pagina, 1988). Viene insignita di numerosi premi ed in tutto vincerà tre Nastri d'argento e cinque David di Donatello.
La regia
Dopo aver debuttato anche nella regia col film Scandalo segreto (1990), da lei anche scritto e interpretato, nel 1993 l'attrice affida la sua vita alla penna, scrivendo un'autobiografia dal titolo Sette sottane, seguita due anni dopo da Il letto è una rosa.
Nel 1992 recita nella miniserie TV Ma tu mi vuoi bene?, accanto a Johnny Dorelli, in cui interpreta il ruolo di un'assisente sociale.
Nella stagione 1993-94 è nel cast della trasmissione di Rai Uno Domenica In.
Alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica del 1995 riceve il Leone d'oro alla carriera.
Ultimi anni
Il 15 giugno del 2000 prende parte ai festeggiamenti per gli ottant'anni di Alberto Sordi, mentre il 24 giugno, assieme ad altri colleghi, festeggia la sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico per la consegna dei Globi d'Oro a Cinecittà.
A dicembre del 2000 nella Basilica di San Pietro in Vaticano, celebra il Giubileo, assieme a molti personaggi del mondo dello spettacolo.
Nell'aprile 2001 viene ricevuta al Quirinale assieme ai premiati del David di Donatello. Sempre nello stesso mese, partecipa alla convention dell'Ulivo insieme al marito Roberto Russo.
Già ritiratasi dalle scene per motivi di salute, si mostra al pubblico per l'ultima volta nel marzo del 2002, alla prima teatrale italiana di Notre-Dame de Paris. Nello stesso periodo rilascia anche l'ultima intervista. Verrà immortalata dai fotografi per le ultime volte, dapprima in giro per le vie di Roma e poi a Sabaudia, in compagnia del marito.
È notizia del 6 novembre 2003, il ricovero in ospedale per una frattura del femore.[3]
3 novembre 2011, gli ottant'anni
Il 13 febbraio 2011 in occasione della manifestazione Se non ora, quando? l'attrice Angela Finocchiaro ha voluto omaggiare la Vitti citandone in apertura del suo discorso una dichiarazione rilasciata in una vecchia intervista: "Le donne mi hanno sempre sorpreso. Le donne sono forti ed hanno la speranza nel cuore e nell’avvenire”. Molti giornali hanno erroneamente riportato che la dichiarazione sia partita da Monica stessa specificamente per la manifestazione.
Alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, nell'ottobre dello stesso anno, le viene dedicata una mostra in occasione della quale vengono proiettati Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca e Scandalo segreto. Risale alla stessa giornata la presentazione del volume ideato e realizzato da Cinecittà Luce, La dolce Vitti.
Il 3 novembre Monica compie ottant'anni, nel silenzio di una lunga malattia degenerativa.
Vita privata
Sentimentalmente ha avuto tre lunghe e importanti storie d'amore: la prima con il regista Michelangelo Antonioni, poi con il direttore della fotografia Carlo Di Palma (che l'ha anche diretta in tre film a metà Settanta), ed infine con il fotografo di scena Roberto Russo, che ha sposato il 28 settembre del 2000, in Campidoglio, dopo 27 anni di fidanzamento.
Curiosità
- In alcuni suoi film opera quale sua controfigura una ancora sconosciuta Fiorella Mannoia, cantante che proviene da una famiglia di stuntman.
- Nel 1988 il prestigioso quotidiano francese Le Monde commette una clamorosa gaffe nei suoi confronti, pubblicando in prima pagina la notizia della sua morte, avvenuta per suicidio con barbiturici. L'attrice, con grande eleganza e senso dell'umorismo, si limitò a smentire la notizia, ringraziando i responsabili della gaffe per averle allungato la vita.[4]
- Sempre nel 1988 è protagonista del videoclip della canzone di Mina Ma chi è quello lì (cover di Pino D'Angiò), andato in onda su Rai Uno.
Filmografia
Cinema
- Ridere! Ridere! Ridere!, regia di Edoardo Anton – non accreditata (1954)
- Adriana Lecouvreur, regia di Guido Salvini (1955)
- Una pelliccia di visone, regia di Glauco Pellegrini – non accreditata (1956)
- Le dritte, regia di Mario Amendola (1958)
- L'avventura, regia di Michelangelo Antonioni (1960)
- La notte, regia di Michelangelo Antonioni (1961)
- Le quattro verità, regia – episodio La lepre e la tartaruga di Alessandro Blasetti (1962)
- L'eclisse, regia di Michelangelo Antonioni (1962)
- Confetti al pepe (Dragées au poivre) di Jacques Baratier (1963)
- Il castello in Svezia, regia di Roger Vadim (1963)
- Il disco volante, regia di Tinto Brass (1964)
- Il deserto rosso, regia di Michelangelo Antonioni (1964)
- Alta infedeltà – episodio La sospirosa, regia di Luciano Salce (1964)
- Le bambole – episodio La minestra, regia di Franco Rossi (1965)
- Le fate – episodio Fata Sabina, regia di Luciano Salce (1966)
- Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo!, regia di Francesco Maselli (1966)
- Modesty Blaise, la bellissima che uccide, regia di Joseph Losey (1966)
- La cintura di castità, regia di Pasquale Festa Campanile (1967)
- Ti ho sposato per allegria, regia di Luciano Salce (1967)
- La ragazza con la pistola, regia di Mario Monicelli (1968)
- La donna scarlatta, regia di Jean Valère (1968)
- Amore mio aiutami, regia di Alberto Sordi (1969)
- Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa, regia di Marcello Fondato (1970)
- Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca, regia di Ettore Scola (1970)
- Le coppie – episodi Il frigorifero, regia di Mario Monicelli e Il leone, regia di Alberto Sordi (1970)
- La pacifista, regia di Miklós Jancsó (1971)
- La supertestimone, regia di Franco Giraldi (1971)
- Noi donne siamo fatte così, regia di Dino Risi (1971)
- Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972)
- Teresa la ladra, regia di Carlo Di Palma (1972)
- La Tosca, regia di Luigi Magni (1973)
- Polvere di stelle, regia di Alberto Sordi (1973)
- Il fantasma della libertà (Le fantôme de la liberté) di Luis Buñuel (1974)
- Qui comincia l'avventura, regia di Carlo Di Palma (1975)
- L'anatra all'arancia, regia di Luciano Salce (1975)
- A mezzanotte va la ronda del piacere, regia di Marcello Fondato (1975)
- Basta che non si sappia in giro 1º e 3º episodio: Macchina d'amore, regia di Nanni Loy e L'equivoco, regia di Luigi Comencini (1976)
- Mimì Bluette... fiore del mio giardino, regia di Carlo Di Palma (1977)
- L'altra metà del cielo, regia di Franco Rossi (1977)
- Ragione di stato (La raison d'état), regia di André Cayatte (1978)
- Per vivere meglio divertitevi con noi (1978), regia di Flavio Mogherini
- Letti selvaggi, regia di Luigi Zampa (1979)
- Amori miei, regia di Steno (1979)
- Un amore perfetto o quasi (An Almost Perfect Affair), regia di Michael Ritchie (1979)
- Il mistero di Oberwald, regia di Michelangelo Antonioni (1980)
- Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
- Il tango della gelosia, regia di Steno (1981)
- Camera d'albergo, regia di Mario Monicelli (1981)
- Scusa se è poco, regia di Marco Vicario (1982)
- Io so che tu sai che io so, regia di Alberto Sordi (1982)
- Flirt, regia di Roberto Russo – anche sceneggiatrice (1983)
- Francesca è mia, regia di Roberto Russo – anche sceneggiatrice (1986)
- Scandalo segreto – anche regista e sceneggiatrice (1990)
Prosa televisiva RAI
- I frutti dell'istruzione, di Lev Tolstoj, con Anna Carena, Monica Vitti, Lucio Rama, Armando Bandini, Nino Pavese, Franco Coop, Antonio Guidi, Elio Jotta, regia di Claudio Fino, trasmessa il 9 dicembre 1955, nel programma nazionale.
- Questi ragazzi, regia di Claudio Fino (1956)
- L'alfiere, regia di Anton Giulio Majano (1956)
- Il pittore esigente, commedia con Francesco Mulè, Alberto Bonucci, Gianrico Tedeschi, Monica Vitti, Bice Valori, regia di Luciano Mondolfo e Antonello Falqui, trasmessa il 19 febbraio 1957, nel programma nazionale.
- Fermenti, commedia con Leonardo Bragaglia, Monica Vitti, Franco Giacobini, Gabriella Andreini, Augusto Mastrantoni, Maresa Gallo, Luca Ronconi, Margherita Bagni, Gianrico Tedeschi, regia di Carlo Ludovico Bragaglia, trsmessa il 10 maggio 1957.
- Mont Oriol, regia di Claudio Fino (1958)
- Il borghese gentiluomo, di Molière, con Massimo De Francovich, Achille Millo, Antonio Pierfederici, Monica Vitti, Giulio Girola, Vittorio Caprioli, Ileana Ghione, Elio Pandolfi, Francesco Mulè, Valeria Valeri, Lilla Brignone, regia di Giacomo Vaccari, trasmessa il 16 luglio 1959, nel programma nazionale.
- Le notti bianche, regia di Vittorio Cottafavi (1962)
- Il cilindro, con Eduardo De Filippo, Monica Vitti, Vincenzo Salemme, Ferruccio De Ceresa, Pupella Maggio, Luca De Filippo, Marzio Onorato, regia di Eduardo, trasmessa il 5 novembre 1978.
Prosa radiofonica RAI
- Le belle sabine, satira di Leonid Andreief, con Gianni Bonagura, Ubaldo Lay, Monica Vitti, Gemma Griarotti, Maria Teresa Rovere, Romolo Valli, Giorgio Piamonti, Corrado Gaipa, Elio Pandolfi, Zoe Incrocci, Renato Cominetti, Vinicio Sofia, Aleardo Ward, regia di Marco Visconti, trasmessa il 12 giugno 1963.
Programmi televisivi
- Ti conosco mascherina, regia di Vito Molinari (1955)
- Gente che va, gente che viene, regia di Enzo Trapani (1960)
- Qualcosa di Monica, regia di Roberto Russo (1980)
- Passione mia, regia di Roberto Russo (1985)
- Domenica in, regia di Adriana Borgonovo (1993-1994
Libri
- Sette sottane, Milano, Sperling & Kupfer, 1993. ISBN 88-200-1599-4.
- Il letto è una rosa, Milano, A. Mondadori, 1995. ISBN 88-043-8763-7.
Premi
- Conchiglia d'Argento al Festival di San Sebastian 1968 come migliore attrice – La ragazza con la pistola
- Festival del Cinema di Venezia 1995, Leone d'Oro alla carriera
- David di Donatello
- 1963: Targa d'oro
- 1969: migliore attrice protagonista – La ragazza con la pistola
- 1971: migliore attrice protagonista – Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa
- 1974: migliore attrice protagonista – Polvere di stelle
- 1976: migliore attrice protagonista – L'anatra all'arancia
- 1979: migliore attrice protagonista – Amori miei
Onorificenze
Insignita della Legion d'Onore dal Presidente della Repubblica Francese.
Note
- ^ «Gassman, Manfredi, Sordi, Tognazzi: eccoli in ordine alfabetico i quattro moschettieri. Veramente ci sarebbe un quinto, ma in gonnella: Monica Vitti, che ha raggiunto l'apice della popolarità proprio nella commedia di costume». Callisto Cosulich, Storia di un mattatore, Cinecittà News, 4/6/2004,
- ^ cfr pag. 65 Almanacco di Storia illustrata 1968
- ^ Monica Vitti ricoverata per una frattura del femore
- ^ Monica Vitti, una donna due volti
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monica Vitti
Bibliografia
- Le attrici, Gremese Roma 1997
- Le Teche Rai, la prosa televisiva 1954/2008
- Il Radiocorriere, annate varie
Collegamenti esterni
- (EN) 0900143, su IMDb, IMDb.com.
- www.italica.rai.it
Il portale Donne nella storia non esiste