Ioduro d'argento

sale binario di formula AgI
Versione del 26 ago 2012 alle 18:27 di MicioFelino (discussione | contributi) (*G. Menegon F. Pivotti G. Xiccato, "Fondamenti di Tecnologia Agraria", Padova / Liviana, Marietti scuola, 1999. ISBN 88-393-0017-1)

Lo Ioduro d'argento (AgI) è un sale inorganico ottenuto dall'unione di un atomo di Argento con lo Ioduro. È un composto giallo, fotosensibile, utilizzato in fotografia e nella pratica medica per le proprietà disinfettanti e nel Cloud seeding per la produzione di nuvole artificiali.

Ioduro d'argento
aspetto
aspetto
Nome IUPAC
Ioduro d'argento
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareAgI
Peso formula (u)234.77
Aspettosolido giallo cristallino
Numero CAS7783-96-2
Numero EINECS232-038-0
PubChem24563 e 6432717
SMILES
[Ag]I
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)5,675
Solubilità in acqua3 x 10-7g/100mL (20 °C)
Temperatura di fusione804 °C (558 K)
Temperatura di ebollizione1506 (1461 °C)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)-62.4 kJ/mol
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Nocivo
Frasi R--
Frasi S--

È altamente insolubile in acqua.

La struttura cristallina adottata dallo ioduro d'argento cambia al variare della temperatura:

  • fino a 147 °C: lo ioduro esiste nella conformazione β che ha una struttura a wurtzite
  • sopra i 147 °C: lo ioduro d'argento subisce una transizione a struttura α
  • una forma metastabile: definita fase γ

Usi

Lo ioduro d'argento ha trovato applicazione sin dalla fine degli anni '60 in meteorologia e agricoltura, attraverso l'uso "pratico" nell'ambito della lotta antigrandine attraverso i razzi antigrandine, in quanto sostanza nucleante.

Il principio è semplice, lo ioduro d'argento fornendo ulteriori nuclei di condensazione per l'umidità o cristalli di ghiaccio, in aggiunta al naturale pulviscolo atmosferico rende la dimensione delle gocce e dei chicchi di grandine più piccole! In agricoltura i razzi antigrandine, come i cannoni ad onde d'urto "che usano potenti onde sonore per impedire la formazione dei chicchi di grandine", rientrano nella così detta lotta antigrandine "attiva", la quale da risultati molto spesso contrastanti da zona a zona, Poiché molto dipende dall'efficienza del servizio meteorologico, nell'individuare le formazioni nuvolose grandigene, e nella tempestività dell'informare le aziende. è comunque una tecnica di prevenzione tuttora in uso, con diverse aziende impegnate nel settore.

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