Bonarcado

comune italiano

Bonarcado (Bonàrcadu in sardo) è un comune italiano di 1.650 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica di Montiferru,in precedenza faceva parte della curatoria "Campidano di Milis".

Bonarcado
comune
Bonarcado – Stemma
Bonarcado – Bandiera
Bonarcado – Veduta
Bonarcado – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoMario Sassu (lista civica) dal 16-5-2011
Territorio
Coordinate40°06′00″N 8°39′00″E
Altitudine284 m s.l.m.
Superficie28,54 km²
Abitanti1 650[1] (31-12-2010)
Densità57,81 ab./km²
Comuni confinantiBauladu, Milis, Paulilatino, Santu Lussurgiu, Seneghe
Altre informazioni
Cod. postale09070
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095015
Cod. catastaleA960
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantibonarcadesi
Patronosan Romualdo
Giorno festivo7 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bonarcado
Bonarcado
Bonarcado – Mappa
Bonarcado – Mappa
Posizione del comune di Bonarcado all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Bonarcado è un piccolo paese della regione Sardegna in cui, nella lingua parlata, prevale spesso l'uso della varietà locale del sardo sull'italiano. Il Comune è sempre stato sensibile alle questioni inerenti alla propria identità storico-culturale; infatti ha aderito già dal 2004 a un progetto a livello regionale che, facendo riferimento alla normativa per la tutela del sardo, si proponeva di creare nelle varie comunità aderenti uno strumento che andasse a incidere concretamente sulla controversa tematica della lingua sarda e sulla sua diffusione ai diversi livelli sociali e generazionali.

Storia

Il fertile suolo vulcanico unito alla presenza dell'acqua hanno fatto sì che la zona attorno a Bonarcado venisse abitata sin da tempi remoti, come testimoniano i numerosi nuraghi. In particolare a Bonarcado si ha la più alta concentrazione in Sardegna del tipo di nuraghe a corridoio. La maggior parte dei nuraghi è sita nell'altopiano verso il vicino comune di Paulilatino: Ziligherto, Serra Crastula, Scovera, Campu Scudu, Sas Losas e Livandru. Non mancano nel territorio le Tombe dei giganti, rimaneggiate per vari scopi in epoca Medioevomedievale. La presenza romana è attestata dai ritrovamenti, durante i lavori di restauro del santuario di Bonaccattu, di un tratto di pavimentazione a mosaico che anticiperebbe quindi la costruzione del santuario stesso di almeno due secoli, portandolo al 400 d.C.

Monumenti e luoghi di interesse

Oltre al già citato santuario di Bonacatu, spicca la chiesa di S.Maria, costruzione romanica conclusa nel 1146 e parzialmente rimaneggiata nella metà del secolo successivo da un gruppo di lavoratori arabi provenienti dalla Spagna. Nel 1700 la chiesa venne estesa grazie ad una seconda navata e ad alcune cappelle.[3] Nella parte settentrionale del territorio bonarcadese sono situate le cascate di Sos Molinos, con 30 metri di cascata distribuita in cinque salti. La zona attorno alle cascate è inoltre ricoperta da boschi di querce.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tesori d'Italia, Selezione dal Reader's Digest, Milano, 1975, pag.58
  4. ^ Dati tratti da:

Altri progetti

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