Incidente di Mainila

bombardamento del villaggio russo di Mainila da parte dell'Armata Rossa sovietica, casus belli per la Guerra d'inverno
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Con incidente di Mainila (in finlandese: Mainilan laukaukset) si intende il bombardamento da parte dell'esercito dell'URSS del villaggio russo di Mainila (nei pressi di Beloostrov) avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, a seguito del quale il governo sovietico accusò la Finlandia, dando iniziò così alla cosiddetta guerra d'inverno.

Il 26 novembre 1939, tre postazioni d'osservazione finlandese notarono l'esplosione di sette colpi all'interno del territorio sovietico. Il governo di Aimo Cajander negò ogni responsabilità nell'incidente e propose una commissione d'inchiesta indipendente, ma Mosca rifiutò, e tre giorni dopo ruppe le relazioni diplomatiche con la Finlandia.

Secondo quanto appreso dagli archivi privati del leader sovietico Andrej Ždanov, l'incidente venne orchestrato dallo stesso esercito russo, allo scopo di trovare un casus belli e scatenare un'offensiva contro la Finlandia.[1]

Il 30 novembre 1939 l'Unione Sovietica denunciò il trattato di non aggressione con la Finlandia e lanciò l'offensiva che avviò la guerra d'inverno.

Note

  1. ^ Ohto Manninen, Molotovin cocktail-Hitlerin sateenvarjo, 1995.
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