Melicuccà (Μελικοκκᾶς in greco, Melikukià in greco-calabro) è un comune italiano di 1.002 abitanti della provincia di Reggio Calabria, in Calabria.

Melicuccà
comune
Melicuccà – Stemma
Melicuccà – Bandiera
Melicuccà – Veduta
Melicuccà – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoEmanuele Antonio Oliveri (centro destra) dal 16/05/2011(2º mandato)
Territorio
Coordinate38°18′00″N 15°53′00″E
Altitudine273 m s.l.m.
Superficie17 km²
Abitanti1 004[1] (31-12-2010)
Densità59,06 ab./km²
Comuni confinantiBagnara Calabra, San Procopio, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Seminara
Altre informazioni
Cod. postale89020
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080048
Cod. catastaleF105
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona C, 981 GG[3]
Nome abitantimelicucchesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Melicuccà
Melicuccà
Melicuccà – Mappa
Melicuccà – Mappa
Posizione del comune di Melicuccà all'interno della provincia di Reggio Calabria
Sito istituzionale

Geografia

È raggiungibile tramite una strada interna che parte dallo svincolo S.Elia-Melicuccà sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria (uscita) e tramite la strada statale 18 tra Bagnara Calabra e Palmi.

Storia

Fu in epoca medioevale feudo dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. È nota meta di pellegrinaggi per la famosa grotta di Sant'Elia lo speleota.

Chiese

Chiesa di S. Giovanni Battista: Il culto di S. Giovanni Battista si afferma Melicuccà dopo l'annessione del paese al Baliaggio di S. Eufemia del golfo. Verso la fine del secolo XV (1496) fu edificata la Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista. Prima di quella data il protettore di Melicuccà era S. Elia lo Speleota.

Chiesa di Sant'Antonio di Padova: È stata per secoli la chiesa del Convento dei frati minori riformati della provincia veneta che si stabilirono nel paese nei primi anni del 1600 È stata anche sede della secentesca Accademia di Sant'Antonio.

Chiesa del Rosario (fino al 1569 chiesa della Consolazione). È stata una delle quattro Chiese commendali esenti, quando Melicuccà era commenda dei Cavalieri di Malta. Divenne chiesa del Rosario quando, il 3 ottobre 1569, ben due anni prima della battaglia di Lepanto, venne fondata a Melicuccà la Confraternita del SS. Rosario con decreto di F. Bernardo Giustiniano Generale e Maestro dell'ordine del Benedettini (S. Maria sopra Minerva). La chiesa, in cui sono custodite le reliquie di Sant'Elia Speleota ed un Gonfalone ricamato in argento, dono del beato Bartolo Longo, è stata recentemente restaurata.

Grotta di S. Elia Speleota: Nelle immediate vicinanze esistono ancora i ruderi del monastero basiliano e della chiesa di S. Elia distrutti molto probabilmente dal terremoto del 1783. Il complesso delle grotte di S. Elia speleota, con i resti del contiguo cenobio basiliano e delle fabbriche annesse (cantina, mulino, necropoli, palmento, ecc.), risalenti al X secolo, rappresenta oggi, come dimostrato da recenti scavi, una delle più cospicue testimonianze archeologiche della grecità bizantina nella Calabria meridionale.

Chiesa dell'Assunta (o della Motta): Era la sede della confraternita dell'Assunta, ma non aveva un suo oratorio ed i confratelli dovevano fare gli esercizi spirituali nella vicina Chiesa di S. Maria di Loreto. Fu distrutta dal terremoto de 1783. I suoi resti si trovano in contrada Motta. La chiesa è conosciuta come Santa Maria della Motta per via della sua ubicazione o come Santa Maria dello “schiccio” poiché, un tempo, nelle sue vicinanze scorreva una piccola cascatella.

Chiesa di Loreto (o del Rito): Ricostruita dopo il terremoto del 1783, in seguito all’abbandono della chiesa della Motta è stata dedicata alla Madonna dell’Assunta. È situata in piazza Tocco, antico cuore della commenda dei Cavalieri di Malta. Caratteristico, come riportato negli Annali storici della Calabria, era il sedile in cemento, posto davanti alla Chiesa, dove sedevano i prelati. La chiesa è formata da un’unica navata impreziosita da stucchi. Al suo interno, che ha un soffitto a cassettoni, si possono ammirare un’acquasantiera del XVI secolo, una statua marmorea della Vergine, di bella fattura, su una base in cui è scolpito in bassorilievo il trasporto della Santa Casa a Loreto, comunemente considerata opera del palermitano Antonello Gagini (1478-1536) e un quadro del ‘600, opera di pittore anonimo. La chiesa è stata recentemente restaurata.

Personalità legate a Melicuccà

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Amministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dati tratti da:

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