Vicariato

tipo di ente amministrativo religioso territoriale

Per vicariato (o vicaria, forania, diaconia e decania) la Chiesa cattolica intende solitamente ognuno dei distretti in cui è suddivisa territorialmente una diocesi. Ognuno di questi distretti comprende un certo numero di parrocchie ed è usualmente sottoposto al governo pastorale di un vicario (vicario foraneo).

I vicariati possono essere ulteriormente divisi in unità pastorali guidate da un parroco moderatore.

I termini vicaria, forania e decanato sono del tutto equivalenti, sebbene ciascuna diocesi utilizzi o l'uno o l'altro. Così a Napoli si parla di decanati (ma in tutte le diocesi suffraganee di quella partenopea di foranie), ad Arezzo-Cortona-Sansepolcro di vicariati, a Lanusei di foranie. Vi sono poi alcune eccezioni: la diocesi di Belluno-Feltre chiama i propri distretti foranie, salvo i decanati di Cortina d'Ampezzo e Pieve di Livinallongo, già parte della diocesi di Bressanone, nella quale è consuetudine parlare di decanati; nella diocesi di Parma sono chiamati zone pastorali, espressione che normalmente indica i raggruppamenti di più vicariati.

Il vicariato di Roma

Spesso ci si riferisce impropriamente alla diocesi di Roma come a un vicariato. Ciò è dovuto al fatto che il titolare della diocesi, cioè il papa (vescovo di Roma), ricorra nell'amministrazione a dei vicari generali: uno per la parte vaticana del territorio ed uno per la parte italiana, molto più estesa e alla quale fa riferimento la stragrande maggioranza dei fedeli diocesani.

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