Issogne

comune italiano
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Issogne è un comune italiano di 1.388 abitanti[4] della Valle d'Aosta. Fa parte della Comunità Montana Evançon.

Issogne
comune
Issogne – Veduta
Issogne – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoBattistino Delchoz (lista civica Insieme per il paese che vogliamo - Insembio pe lo pays que vouèn) dal 24-5-2010
Territorio
Coordinate45°39′00″N 7°41′00″E
Altitudine387 m s.l.m.
Superficie23,97 km²
Abitanti1 402[1] (31-12-2010)
Densità58,49 ab./km²
FrazioniBarmet, Clapeyas, Favà, Fleuran, Follias, La Colombière, La Place, La Ronchaille Dessous, La Ronchaille Dessus, Les Garines, Les Genot, Les Magaret, Les Mariette, Les Migot, Les Perruchon, Mure, Pied-de-ville, Sommet-de-ville
Comuni confinantiArnad, Champdepraz, Champorcher, Pontboset, Verrès
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007037
Cod. catastaleE371
TargaAO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 786 GG[3]
Nome abitantiissognesi o issogneins
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Issogne
Issogne
Issogne – Mappa
Issogne – Mappa
Posizione del comune di Issogne all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica

Posto sulla destra orografica del fiume Dora Baltea esso si estende su una superficie di 23,77 km², per la maggior parte occupata da boschi. Il capoluogo (località La place) ha un'altitudine di 387 m sul livello del mare.

A monte del capoluogo si estende il vallone di Brenve, solcato dal torrente Beaucqueil.

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Il castello di Issogne.

Il paese si è sviluppato attorno al castello, principale attrazione del comune. Si segnala anche la presenza della Torre la Colombière, del XV secolo, a sud-est del castello.

Castello di Issogne

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Issogne.

Il castello di Issogne sorge sopra una antica villa romana, ma i primi documenti, in cui si fa riferimento a una torre del Vescovo di Aosta, risalgono al XII secolo. Nel 1379 il territorio passa a Yblet de Challant, che mette mano alla costruzione e inizia a ingrandirla. Ma è solo con Georges de Challant che il castello assume l'aspetto e la fama attuale, grazie al famoso ciclo di affreschi delle lunette, alla celeberrima fontana del melograno e agli stemmi araldici dipinti sulle pareti esterne. Austero nella forma e nei colori all'esterno, ma ricchissimo all'interno, oltre ad essere residenza dei Conti di Challant ha ospitato nei loro passaggi imperatori (Sigismondo di Lussemburgo) e Re di Francia (Carlo VIII). Il massimo splendore raggiunto con René de Challant coincide con l'inizio del declino, che ha termine alla fine dell'Ottocento grazie al pittore torinese Vittorio Avondo, fine restauratore, che lo ha salvato dall'abbandono e donato allo Stato Italiano. Dal dopoguerra appartiene al patrimonio della regione autonoma Valle d'Aosta.

Chiesa di Saint-Solutor

Altro monumento di notevole importanza storica è la chiesa in stile romanico di Saint-Solutor, circondata dal cimitero e stretta fra la Dora Baltea e la roccia ai limiti di Fleuran. Gli elementi architettonici più antichi della chiesa risalgono, pare, al X secolo. Essa presenta un'anomalia tecnica nell'arte romanica: il suo orientamento è infatti spostato di 85° verso sud rispetto al classico asse est-ovest. Sulla facciata è visibile un affresco del XV secolo raffigurante San Cristoforo. All'interno si può ammirare un altare in legno scolpito.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Amministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dato Istat all'1/1/2007.
  5. ^ Dati tratti da:

Bibliografia

  • Abbé Louis Bonin, Vallée de Challand - Brusson - Guide et folk-lore, Mondovì, Mondovì Tipografia Commerciale, 1928.
  • Omar Borettaz, Sandra Cout, Issouegne : histoire, lieux, personnages du vieil Issogne, Imprimerie Paroissiale, Issogne, 1990

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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