Valentino Rossi
Valentino Rossi (Urbino, 16 febbraio 1979) è un pilota motociclistico italiano.
Valentino Rossi | |||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||
Altezza | 182 cm | ||||||||||||||||||||||
Motociclismo ![]() | |||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||
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Tra i piloti più titolati del motomondiale, in virtù dei nove titoli mondiali conquistati - il primo a 18 anni - è l'unico pilota nella storia motociclistica ad aver vinto il campionato in 4 classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6).
Detiene il record del numero di gran premi disputati consecutivamente nel Motomondiale con 228 presenze.[1]
Rossi ha sempre usato il numero 46 per la sua moto, nonostante abbia avuto più volte la possibilità di usare il numero 1 in quanto campione in carica; il 46 era stato precedentemente utilizzato nel motomondiale dal padre, ex pilota.
Biografia
Spostatosi da piccolissimo a Tavullia, Rossi inizia a prendere confidenza con i motori fin da piccolo, mostrando subito il suo talento. Inizia coi kart grazie al padre Graziano, che corse nel motomondiale negli anni settanta; passa poi molto velocemente alle più economiche minimoto, che al tempo non avevano ancora avuto lo sviluppo odierno, e prende la prima licenza come pilota del Moto Club Cattolica, sodalizio pioniere delle gare di minimoto. Fa le sue prime esperienze e gare presso la pista Motorpark a Cattolica, la prima omologata FMI. A 13 anni prova per la prima volta la Aprilia Futura 125, ma il debutto nel campionato Sport Production lo fa nel 1993 in sella alla Cagiva Mito 125, gestita da Claudio Lusuardi.
Nel 1994 partecipa contemporaneamente ai campionati Sport Production e GP italiani, riuscendo a vincere il campionato delle derivate di serie ed a fare esperienza sui prototipi da GP.
L'anno successivo vince il campionato italiano della classe 125 e si classifica terzo nell'europeo della stessa categoria. Da quando ha debuttato in classe 125, nel 1996, fino al GP del Mugello 2010 Rossi non ha mai saltato una gara.
Carriera nel motomondiale
Classe 125
La stagione 1996 del motomondiale sancisce l'esordio nel campionato del mondo di Valentino Rossi. Dopo alcune prestazioni di rilievo, ottiene la sua prima vittoria nel Gran Premio della Repubblica Ceca, a Brno, dopo aver conquistato anche la sua prima pole position; ottiene inoltre un terzo posto in Austria e conclude la stagione al 9º posto con 111 punti.
Nel 1997 passa dal team AGV al Team ufficiale Nastro Azzurro Aprilia e ottiene il suo primo titolo mondiale in sella alla RS 125 con 321 punti iridati. Nel corso della stagione ottiene undici vittorie (Malesia, Spagna, Italia, Francia, Olanda, Imola, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Catalogna e Indonesia), un secondo posto in Austria, un terzo posto in Repubblica Ceca e quattro pole position (Malesia, Olanda, Imola e Germania). A questo punto Rossi passa alla 250.
Classe 250
A partire dal 1998 corre nella classe 250. Trascorre un anno di ambientamento all'interno di uno dei team ufficiali Aprilia, che in quell'anno schiera ben 3 piloti: il campione mondiale a fine anno Loris Capirossi, il veloce ma sfortunato Tetsuya Harada e il giovane Valentino. Il cambio di cilindrata segna anche il cambio di team, col passaggio dalla squadra di Mauro Noccioli a quella di Rossano Brazzi. Conclude la stagione al 2º posto con 201 punti, solo 23 in meno di Capirossi; nel corso della stagione ottiene cinque vittorie (Olanda, Imola, Catalogna, Australia e Argentina), tre secondi posti (Spagna, Italia e Francia) e un terzo posto in Germania.
Nel 1999 si laurea campione del mondo della 250 con 309 punti; ottiene nove vittorie (Spagna, Italia, Catalogna, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia, Sudafrica e Brasile), due secondi posti (Olanda e Imola), un terzo posto in Argentina e cinque pole position (Malesia, Francia, Olanda, Germania e Argentina).
Le classi 500 e MotoGP
Gli anni con la Honda (2000-2003)
Il 2000 è l'anno del passaggio alla classe 500 e del cambio di scuderia. Firma, infatti, un contratto con la Honda e convince la casa giapponese ad avere l'assistenza di Jeremy Burgess, esperto Capo tecnico. Anche lo sponsor principale, Nastro Azzurro, lo segue nella nuova avventura, supportandolo con lo staff Mkt e pr., che lo aveva seguito dall'anno della vittoria del primo campionato mondiale in 125. Nella stagione di esordio, vince due GP (Gran Bretagna e Brasile) ed è vicecampione del mondo con 209 punti, dietro a Kenny Roberts Junior; oltre alle due vittorie, ottiene tre secondi posti (Germania, Repubblica Ceca e Pacifico) e cinque terzi posti (Spagna, Francia, Catalogna, Portogallo e Australia).
Nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, vince il terzo titolo iridato; ottiene undici vittorie (Giappone, Sudafrica, Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Portogallo, Pacifico, Australia, Malesia e Brasile), un secondo posto in Olanda, un terzo posto in Francia, quattro pole position (Sudafrica, Spagna, Italia e Catalogna) e 325 punti iridati. Sempre nel 2001, si cimenta nella prova più importante del Mondiale Endurance per le case giapponesi, la 8 ore di Suzuka, imponendosi assieme all'allora compagno di marca (e pilota ufficiale Superbike Honda) Colin Edwards.
Il Motomondiale 2002 fu il primo della nuova classe MotoGP, caratterizzata dai nuovi motori 4 tempi da 990 cm³. Rossi, alla guida della nuova RC211V a cinque cilindri, ottiene 11 vittorie (Giappone, Spagna, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Portogallo, Brasile e Australia), quattro secondi posti (Sudafrica, Pacifico, Malesia e Comunità Valenciana), sette pole position (Giappone, Sudafrica, Spagna, Francia, Italia, Olanda e Gran Bretagna) e 355 punti iridati, che gli consentono di vincere il quarto titolo mondiale.
Nell'anno successivo vince nuovamente il titolo con 357 punti, nove vittorie (Giappone, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), cinque secondi posti (Sudafrica, Francia, Catalogna, Germania e Pacifico), due terzi posti (Olanda e Gran Bretagna) e nove pole position (Giappone, Francia, Italia, Catalogna, Repubblica Ceca, Brasile, Malesia, Australia e Comunità Valenciana). In questa stagione ha concluso tutte le gare sul podio.
Campione con la Yamaha (2004-2005)
Nella stagione 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha, seguito da quasi tutti gli elementi chiave della vecchia squadra, come il capotecnico australiano Jeremy Burgess, con lui sin dalla prima stagione in Honda nel 2000. Rossi vince il Motomondiale 2004 con 304 punti iridati, a dodici anni di distanza dall'ultima vittoria di un pilota Yamaha, lo statunitense Wayne Rainey. Nel corso della stagione ottiene nove vittorie (Sudafrica, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo, Malesia, Australia e Comunità Valenciana), due secondi posti (Repubblica Ceca e Giappone) e cinque pole position (Sudafrica, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Malesia). In questa stagione il suo compagno di squadra è stato Carlos Checa.
Anche nel 2005 Rossi vince la competizione con 367 punti, divenendo campione del mondo con quattro gare di anticipo, a Sepang, il 25 settembre. Conquista 11 vittorie su 17 gare (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia), 16 podi complessivi (tre secondi posti (Portogallo, Malesia e Turchia) e due terzi posti (Laguna Seca e Comunità Valenciana). In questa stagione ha corso in coppia con Colin Edwards, che sarà suo compagno di squadra anche nei due anni successivi.
La crisi di risultati (2006-2007)
Il 2 agosto 2006, Rossi firma il rinnovo contrattuale con la Yamaha.
Nella stagione 2006 Rossi si classifica al secondo posto con 247 punti. Nell'ultima gara perde il primo posto in classifica, ottenuto all'Estoril, venendo definitivamente superato dal nuovo campione del Mondo Nicky Hayden, che viola l'imbattibilità quinquennale di Rossi. Ottiene comunque 5 vittorie (Qatar, Italia, Catalogna, Germania e Malesia).
Nel 2007 si classifica al terzo posto finale, dietro al nuovo campione del mondo della Ducati, Stoner, e al pilota della Honda Pedrosa. Vince quattro gran premi, nell'ordine: Jerez, Mugello, Assen e Estoril (dove dedica la vittoria a Colin McRae, scomparso il giorno precedente); arriva secondo a Losail, Shanghai, Montmeló e ottiene un altro podio a Phillip Island arrivando terzo; ottiene inoltre dei piazzamenti di minor rilievo a Istanbul (decimo posto) e a Le Mans (sesta posizione). Nelle qualifiche dell'ultimo GP a Valencia, Rossi, a causa di una caduta, si procura un trauma multiplo alla mano destra. L'aiuto della clinica mobile gli consente di partecipare comunque alla gara, dalla quale però si ritira per un guasto elettronico. Durante quest'ultimo fine settimana avverrà la comunicazione ufficiale del suo passaggio alle gomme giapponesi Bridgestone, dopo diversi anni con le Michelin.
La rivincita (2008)
Nel 2008 è ancora in sella alla Yamaha. Nelle prime tre gare, Stoner, Pedrosa e il debuttante compagno di squadra Lorenzo si alternano sul gradino più alto del podio. Successivamente Rossi riconquista la prima posizione in classifica mondiale con tre vittorie consecutive nei gran premi di Cina, Francia ed Italia. Nel Gran Premio di Francia, a Le Mans, raggiunge le 90 vittorie in carriera, al pari di Angel Nieto.
A partire dal Gran Premio degli USA di Laguna Seca, Rossi conquista una serie di vittorie, a Brno, Misano Adriatico, Indianapolis e Motegi.
Il 22 giugno 2008 Valentino ha corso a Donington Park il suo 200º Gran Premio, giungendo secondo alle spalle di Casey Stoner; sullo stesso circuito, nel 2002, Rossi aveva raggiunto il traguardo dei 100 GP e, curiosamente, la vittoria numero 46.
Ad Indianapolis, dove il 14 settembre 2008 le moto gareggiano per la prima volta, Rossi conquista la vittoria che gli consente di superare, con 69 vittorie tra 500 e MotoGP, il record assoluto detenuto in precedenza da Giacomo Agostini. A Motegi Rossi, con tre gare di anticipo rispetto alla fine del campionato, torna a laurearsi campione del mondo, arrivando a 8 titoli iridati: 1 in 125, 1 in 250 e 6 tra 500 e MotoGP. Ottiene un'ulteriore vittoria a Sepang.
Tra i dati statistici, sono rilevanti il record di punti in una singola stagione (373), e 7 ulteriori piazzamenti sul podio: i secondi posti in Spagna, Catalogna, Gran Bretagna, Germania e Australia, e i terzi posti in Portogallo e a Valencia; ottiene anche due pole positions (Mugello e Indianapolis).
Il nono titolo iridato (2009)
La stagione 2009 inizia con due secondi posti, in Qatar (dietro a Stoner) e in Giappone (gara in cui parte dalla pole ma giunge alle spalle di Lorenzo), e la vittoria in Spagna a Jerez.
Nella gara successiva, a Le Mans, giunge sedicesimo al traguardo, fuori dalla zona punti; ritorna sul podio, ottenendo un terzo posto, al Mugello (Gran Premio del quale aveva vinto le precedenti sette edizioni) e ottiene la vittoria in Catalogna, dopo una gara combattuta con Lorenzo e un sorpasso all'ultima curva.
Il 27 giugno 2009, in occasione del Gran Premio d'Olanda ad Assen, Rossi ottiene la sua centesima vittoria in carriera, festeggiata con l'ostensione, al termine della gara, di uno striscione recante le foto di tutte le vittorie da lui ottenute sino ad allora.
A Laguna Seca ottiene il secondo posto alle spalle di Pedrosa e davanti a Lorenzo e Stoner, mentre in Germania conquista la pole sul bagnato e la vittoria in gara dopo un duello col compagno di squadra. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, dopo aver ottenuto la pole position, conclude la gara al quinto posto, dopo esser stato vittima di una caduta mentre si trovava in testa.
La stampa sportiva ha erroneamente annunciato[2] che il 19 luglio 2009, sul circuito del Sachsenring, Valentino Rossi avesse eguagliato il record assoluto di Giacomo Agostini, conquistando il podio numero 159 della sua carriera. Tale equivoco scaturì dal mancato computo dei risultati ottenuti dal campione bergamasco nella Formula 750 che, dal 1977 al 1979, era compresa nelle classi del Motomondiale. Su 190 Gran Premi disputati, Agostini ha conquistato 162 podi e 123 vittorie. Rossi ha poi conquistato il 163º podio, alla 223ª gara disputata, arrivando 3º nel Gran Premio motociclistico della Malesia 2009.
In Repubblica Ceca conquista pole e vittoria, davanti a Pedrosa, con i due principali rivali per la lotta iridata fuori causa (Lorenzo infatti è caduto, mentre Stoner non ha preso parte a questa e alle successive due gare a causa di problemi fisici).
Nel Gran Premio di Indianapolis, invece, cade, mentre Lorenzo conquista la vittoria; la settimana successiva, nel Gran Premio di San Marino, Rossi ottiene pole position e vittoria, precedendo i rivali diretti per il titolo, Lorenzo e Pedrosa. Nel Gran Premio del Portogallo ottiene invece il quarto posto, alle spalle di Lorenzo, Stoner (appena rientrato dall'infortunio) e Pedrosa.
A Phillip Island Rossi giunge secondo, dietro a Stoner, mentre Lorenzo è vittima di una caduta nelle prime fasi della gara; la giornata è stata tuttavia condizionata da un lutto familiare: infatti, da poche ore era a conoscenza del suicidio del secondo marito di sua madre.
Il cospicuo vantaggio guadagnato sul secondo in classifica, Jorge Lorenzo, ha consentito a Valentino Rossi di laurearsi per la nona volta campione del mondo nella gara successiva, il Gran Premio della Malesia,[3] caratterizzata dal maltempo; Rossi conclude al terzo posto, dopo esser partito dalla pole, dietro a Stoner e Pedrosa, ma davanti Lorenzo.
Il 25 ottobre 2009, dopo la conquista del suo nono titolo mondiale, Rossi ha eguagliato Carlo Ubbiali e Mike Hailwood, conseguendo un numero di titoli mondiali inferiore solo a quelli vinti da Giacomo Agostini e Angel Nieto.
La stagione si conclude con la piazza d'onore alle spalle di Pedrosa nel Gran Premio della Comunità Valenciana, davanti al compagno di squadra.
L'ultimo anno in Yamaha (2010)
La stagione 2010 inizia con una vittoria in Qatar, davanti al compagno di team Jorge Lorenzo e ad Andrea Dovizioso (team ufficiale HRC), vittoria favorita anche dalla caduta di Stoner, che sino ad allora era al comando della gara. In Spagna si classifica terzo, mentre in Francia arriva secondo dopo essere partito dalla pole position. Tuttavia il 5 giugno, durante le prove del Gran Premio d'Italia presso il circuito del Mugello, Valentino cade a causa di un high side, riportando la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone, infortunio per il quale subisce un intervento chirurgico presso il CTO di Firenze. Nonostante si prospettassero lunghi tempi di recupero (la prognosi iniziale era di almeno due mesi[4]), Rossi è riuscito a tornare in sella a una moto, sebbene ancora claudicante e costretto all'utilizzo delle stampelle, a poco più di un mese dall'infortunio.[5][6] Il ritorno alle competizioni avviene al Gran Premio di Germania, che si è disputato il 18 luglio presso il circuito del Sachsenring, dopo aver ricevuto l'autorizzazione a correre da parte dei medici del circuito.[7] L'infortunio non gli ha consentito di prender parte a quattro Gran Premi, vinti da Pedrosa (Italia) e Lorenzo (Gran Bretagna, Olanda e Catalogna). Durante l'assenza è stato sostituito dal collaudatore giapponese Wataru Yoshikawa.
E proprio in Germania Rossi ottiene un quarto posto, dopo un'accesa lotta con Stoner, negli ultimi giri della gara, per il gradino più basso del podio, quindi la settimana successiva, nel Gran Premio degli Stati Uniti, riesce a ottenere un altro terzo posto.
Al termine della pausa estiva, Rossi ottiene il quinto posto nel Gran Premio della Repubblica Ceca ed il quarto ad Indianapolis; a Misano, invece, conquista il terzo posto, al termine di una gara funestata dall'annuncio della morte del centauro giapponese Shoya Tomizawa a seguito dei gravi traumi riportati in un incidente nella gara di Moto 2, svoltasi immediatamente prima della MotoGP.
Nel nuovo Gran Premio d'Aragona, disputato in sostituzione della prova ungherese, giunge sesto. Nella gara successiva, il Gran Premio del Giappone a Motegi, Rossi, dopo un duello serrato con Lorenzo, riesce a salire sul gradino più basso del podio, mentre la settimana successiva, in Malesia, torna a vincere, precedendo sul traguardo Dovizioso e Lorenzo, laureatosi matematicamente campione del mondo.[8] È terzo in Australia una settimana dopo,[9] mentre in Portogallo occupa la piazza d'onore. Conclude il motomondiale 2010 e la sua esperienza con la Yamaha conquistando il gradino più basso del podio al Gran Premio della Comunità Valenciana, piazzamento che gli vale il terzo posto nella classifica iridata dopo Lorenzo e Pedrosa e immediatamente davanti a Stoner.
Il passaggio in Ducati (2011)
Nel dopo-gara del Gran Premio della Repubblica Ceca 2010 è stato dato l'annuncio ufficiale del passaggio del centauro di Tavullia dalla Yamaha alla Ducati per le stagioni 2011 e 2012.[10]
La stagione inizia con un settimo posto in Qatar,[11] alle spalle di Spies. Due settimane dopo, in Spagna a Jerez, ottiene un quinto posto, dopo essere caduto mentre lottava per le primissime posizioni, in una gara condizionata dalla pioggia e dal pesante degrado degli pneumatici, coinvolgendo nella caduta anche Casey Stoner.[12]
In Portogallo all'Estoril Rossi ottiene il quinto posto, sorpassato sul traguardo da Andrea Dovizioso per soli 25 millesimi di secondo.[13] Due settimane dopo, in Francia a Le Mans, Rossi ottiene il suo primo podio con la Ducati, giungendo terzo al traguardo alle spalle di Stoner e Dovizioso.[14] In Catalogna ottiene invece un quinto posto alle spalle sempre di Dovizioso.[15] Curioso notare come in Catalogna, Valentino abbia fatto registrare lo stesso tempo di Casey Stoner dell'anno precedente (sempre su Ducati Desmosedici): 43'27,150 di Rossi contro il 43'27,761 di Stoner, ma con differenti caratteristiche climatiche.[16] La settimana successiva, in Gran Bretagna a Silverstone si piazza invece al sesto posto, dopo esser partito dalla 13ª posizione, dietro al compagno di squadra Nicky Hayden, con un ritardo di 1'04,526 da Stoner.[17] In Olanda,sul circuito di Assen arriva quarto, alle spalle di Dovizioso,[18] mentre la settimana successiva in Italia al Mugello ottiene un sesto posto a 26"450 dal primo classificato, Jorge Lorenzo.[19] In Germania si piazza al nono posto. A Laguna Seca si piazza sesto dopo essere partito in settima posizione, alle spalle di Andrea Dovizioso e appena avanti al compagno di squadra Nicky Hayden. Nella gara successiva in Repubblica Ceca ottiene un sesto posto, mentre ad Indianapolis giunge al traguardo in decima posizione. Una settimana dopo, nel Gran Premio di San Marino ottiene la settima posizione. In Aragona ottiene nuovamente il decimo posto, mentre in Giappone cade e si ritira, stessa cosa succede in Australia caduto a 15 giri dal termine.
Il 23 ottobre 2011, durante il 2º giro del Gran Premio della Malesia, rimane coinvolto insieme a Colin Edwards nell'incidente che porta alla morte Marco Simoncelli, gara che dopo l'incidente verrà prima sospesa e poi annullata. Due settimane dopo, nell'ultimo appuntamento del Motomondiale 2011, il Gran Premio della Comunità Valenciana, finisce la gara anticipatamente a causa di un contatto con Álvaro Bautista, pilota Suzuki, che ne causa la caduta durante il primo giro.
Termina la stagione al 7º posto con 139 punti, per la prima volta mai vincitore di un gran premio in una singola stagione.
La seconda stagione in Ducati (2012)
Rossi inizia la stagione 2012 con il decimo piazzamento in Qatar e il nono posto a Jerez. Nel terzo Gran Premio, in Portogallo, un settimo posto, primo delle Ducati in pista, mentre nella gara successiva, in Francia, giunge in seconda posizione, superando Casey Stoner all'ultimo giro ed ottenendo il primo podio della stagione. In Catalogna si classifica settimo. Nel GP di Silverstone arriva nono e nella gara di Assen taglia il traguardo in tredicesima posizione per un problema alla gomma che lo ha costretto ad effettuare un pit-stop. Al Sachsenring taglia il traguardo in sesta posizione, mentre nel GP d'Italia al Mugello arriva al quinto posto. A Laguna Seca si ritira in seguito ad una caduta al penultimo giro. Il 10 agosto 2012, con un comunicato sul suo sito ufficiale, la Ducati annuncia la fine del rapporto con Rossi al termine dell'anno; poco dopo la Yamaha annuncia di aver trovato l'accordo col pilota italiano per le stagioni 2013 e 2014. A Indianapolis chiude settimo dopo essere partito dalla decima casella, grazie anche al ritiro di Spies per la rottura del motore e alla caduta di Crutchlow.
La rivalità con Max Biaggi
Durante la prima parte della sua carriera Rossi ha avuto un'accesa rivalità con un altro pilota italiano, Max Biaggi.
La questione fiscale
Il 3 agosto 2007 l’Ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate contesta a Rossi compensi non dichiarati per 58.950.311 euro, relativi al periodo 2000-2004. Considerando Irpef, Irap e Iva, l’evasione fiscale è pari a 43,7 milioni di euro. Il fisco chiede anche il pagamento delle sanzioni e degli interessi, per un totale complessivo di 112 milioni di euro. Per tutti e 5 gli anni in questione, Rossi aveva presentato una dichiarazione Irpef con un reddito inferiore a quello reale. Lo stesso dicasi per l’Irap e l'Iva del 2000, mentre per il quadriennio 2001-2004 non ha presentato alcuna dichiarazione Irap e Iva.
Il pilota si è difeso affermando di aver rispettato la legge e di aver pagato tutte le imposte dovute nel Regno Unito, dove risulta residente.
Nel febbraio del 2008 è stata resa nota la notizia che Rossi ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006: trenta milioni legati ai guadagni del periodo e 4,8 milioni legati alla mancata dichiarazione.[20] Per eliminare le sue pendenze anche nei confronti della magistratura, nel maggio del 2009 Rossi chiede alla Procura di Pesaro un patteggiamento a sei mesi di reclusione, anche se non sconterà mai tale pena né il suo nome verrà menzionato nel casellario giudiziario.[21]
Rally e Formula 1
Appassionato di automobilismo, Rossi ha gareggiato in una prova del campionato mondiale di rally WRC, nel 2002, a bordo di una Peugeot 206 WRC, in occasione del Rally d'Inghilterra senza però terminare la gara a causa di un'uscita di pista dopo poche curve. Da qualche anno partecipa anche al Monza Rally Show (di cui ha vinto l'edizione del 2006 e del 2007 su Ford Focus RS WRC in coppia con Carlo Cassina, ed ha ottenuto un onorevole secondo posto nel 2008 tanto nel rally quanto nel Master Show, alle spalle rispettivamente di Dindo Capello e di Piero Longhi) ed al memorial Bettega del Motorshow di Bologna. Al secondo tentativo di partecipazione ad una prova del mondiale rally WRC, è giunto 11º al rally di Nuova Zelanda disputato dal 17 al 19 novembre 2006 a bordo di una Subaru Impreza WRC. Nel dicembre del 2008 partecipa all'ultima prova del campionato, ossia il Rally del Galles, e a bordo di una Ford Focus RS WRC riesce a concludere la gara 12º.
Inoltre, sempre più spesso negli ultimi anni si è parlato della possibilità di un suo passaggio alla Formula 1 con la Ferrari, con la quale ha effettuato diversi test sulle piste di Fiorano e del Mugello: Michael Schumacher lo ha elogiato, dicendo che potrebbe fare tranquillamente il pilota di F1. Rossi nel 2006 ha sfidato Fernando Alonso in una gara a somma di tempi in MotoGP, F1 e Rally, sul circuito di Barcellona, l'unico al mondo dove si svolgono tutte e tre le gare, dopo che il pilota spagnolo aveva minimizzato i risultati del pesarese ottenuti nella sessione di prove sulla Ferrari a Valencia[22].
Rossi nella cultura popolare
Rossi gode di grande popolarità tra gli appassionati di motociclismo e tra i giornalisti per il suo carattere estroverso. Famose sono le sue trovate per festeggiare le vittorie assieme ai membri del fan club, che lo accompagnano nelle gare del mondiale (un gruppetto di amici "storici", ai quali Rossi stesso paga metà del costo della trasferta per seguirlo).
Nel 2002 ha ricevuto delle minacce da un movimento anarchico italo-spagnolo (che in quei giorni aveva inviato pacchi bomba contro importanti obiettivi iberici tra i due paesi) perché "reo" di avere stampato, su moto e tuta, il nome dell'azienda petrolifera Repsol (per la quale aveva girato uno spot in Spagna)[23].
Il 31 maggio 2005 ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. CPO[24] dall'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".
Alla fine del 2005, la Arnoldo Mondadori Editore ha pubblicato Pensa se non ci avessi provato, autobiografia del pilota, scritta con il giornalista Enrico Borghi.
Nel 2007 è uscito in DVD il video fumetto realizzato insieme a Milo Manara, dal titolo Quarantasei, in cui lui doppia se stesso.
Sia nel 2008 sia nel 2009, la squadra calcistica dell'Inter, di cui è noto tifoso, si è complimentata per le sue vittorie iridate attraverso il proprio sito internet.[25][26]
Nel marzo 2010, il Ministro degli Affari Esteri italiano Franco Frattini ha consegnato a Valentino Rossi il primo Winning Italy Award per il suo contributo alla valorizzazione dell'immagine dell'Italia nel mondo.[27][28]
Statistiche nel Motomondiale
Statistiche aggiornate al 26 agosto 2012
Per stagione
Stagione | Classe | Moto | Gare | Vittorie | Podi | Pole | Giri più veloci | Punti | Pos. fin. | Titoli |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1996 | 125 | Aprilia RS 125 R | 15 | 1 | 2 | 1 | 2 | 111 | 9º | 0 |
1997 | Aprilia RS 125 R | 15 | 11 | 13 | 4 | 7 | 321 | 1º | 1 | |
1998 | 250 | Aprilia RSW 250 | 14 | 5 | 9 | 0 | 3 | 201 | 2º | 0 |
1999 | Aprilia RSW 250 | 16 | 9 | 12 | 5 | 8 | 309 | 1º | 1 | |
2000 | 500 | Honda NSR500 | 16 | 2 | 10 | 0 | 5 | 209 | 2º | 0 |
2001 | Honda NSR500 | 16 | 11 | 13 | 4 | 10 | 325 | 1º | 1 | |
2002 | MotoGP | Honda RC211V | 16 | 11 | 15 | 7 | 9 | 355 | 1º | 1 |
2003 | Honda RC211V | 16 | 9 | 16 | 9 | 12 | 357 | 1º | 1 | |
2004 | Yamaha YZR-M1 | 16 | 9 | 11 | 5 | 3 | 304 | 1º | 1 | |
2005 | Yamaha YZR-M1 | 17 | 11 | 16 | 5 | 6 | 367 | 1º | 1 | |
2006 | Yamaha YZR-M1 | 17 | 5 | 10 | 5 | 4 | 247 | 2º | 0 | |
2007 | Yamaha YZR-M1 | 18 | 4 | 8 | 4 | 3 | 241 | 3º | 0 | |
2008 | Yamaha YZR-M1 | 18 | 9 | 16 | 2 | 5 | 373 | 1º | 1 | |
2009 | Yamaha YZR-M1 | 17 | 6 | 13 | 7 | 6 | 306 | 1º | 1 | |
2010 | Yamaha YZR-M1 | 14 | 2 | 10 | 1 | 2 | 233 | 3º | 0 | |
2011 | Ducati Desmosedici GP11 | 17 | 0 | 1 | 0 | 1 | 139 | 7º | 0 | |
2012* | Ducati Desmosedici GP12 | 12 | 0 | 1 | 0 | 1 | 100 | 8° | 0 | |
Totale | 270 | 105 | 176 | 59 | 87 | 4498 | 9 |
*stagione in corso
Per classe
Classe | Stagioni | 1º GP | 1º podio | 1ª vittoria | Gare | Vittorie | Podi | Pole | Giri più veloci | Punti | Titoli |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
125 | 1996-1997 | Malesia 1996 | Austria 1996 | Rep. Ceca 1996 | 30 | 12 | 15 | 5 | 9 | 432 | 1 |
250 | 1998-1999 | Giappone 1998 | Spagna 1998 | Olanda 1998 | 30 | 14 | 21 | 5 | 11 | 510 | 1 |
500 | 2000-2001 | Sudafrica 2000 | Spagna 2000 | Gran Bretagna 2000 | 32 | 13 | 23 | 4 | 15 | 534 | 1 |
MotoGP | 2002-2012 | Giappone 2002 | Giappone 2002 | Giappone 2002 | 178 | 66 | 117 | 45 | 52 | 3022 | 6 |
Totale | 1996-2012 | 270 | 105 | 176 | 59 | 87 | 4498 | 9 |
Risultati in gara
1996 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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125 | Aprilia | 6 | 11 | 11 | 4 | 4 | Rit | Rit | 5 | Rit | 3 | 1 | 5 | Rit | Rit | 14 | 111 | 9º |
1997 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
125 | Aprilia | 1 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 3 | 1 | 1 | 6 | 321 | 1º |
1998 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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250 | Aprilia | Rit | Rit | 2 | 2 | 2 | Rit | 1 | Rit | 3 | Rit | 1 | 1 | 1 | 1 | 201 | 2º |
1999 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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250 | Aprilia | 5 | 7 | 1 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 2 | 8 | 1 | 1 | 1 | 3 | 309 | 1º |
2000 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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500 | Honda | Rit | Rit | 11 | 3 | 3 | 12 | 3 | 6 | 1 | 2 | 2 | 3 | Rit | 1 | 2 | 3 | 209 | 2º |
2001 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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500 | Honda | 1 | 1 | 1 | 3 | Rit | 1 | 2 | 1 | 7 | 1 | 1 | 11 | 1 | 1 | 1 | 1 | 325 | 1º |
2002 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | Rit | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 355 | 1º |
2003 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Honda | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | 2 | 3 | 3 | 2 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 357 | 1º |
2004 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 1 | 4 | 4 | 1 | 1 | 1 | Rit | 4 | 1 | 2 | 1 | 2 | Rit | 1 | 1 | 1 | 304 | 1º |
2005 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 3 | 1 | 1 | 1 | Rit | 2 | 1 | 1 | 2 | 3 | 367 | 1º |
2006 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 14 | 1 | 4 | Rit | Rit | 1 | 1 | 8 | 2 | 1 | Rit | 2 | 1 | 3 | 2 | 2 | 13 | 247 | 2º |
2007 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 2 | 1 | 10 | 2 | 6 | 1 | 2 | 4 | 1 | Rit | 4 | 7 | Rit | 1 | 13 | 3 | 5 | Rit | 241 | 3º |
2008 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 5 | 2 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 11 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 3 | 373 | 1º |
2009 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 2 | 2 | 1 | 16 | 3 | 1 | 1 | 2 | 1 | 5 | 1 | Rit | 1 | 4 | 2 | 3 | 2 | 306 | 1º |
2010 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Yamaha | 1 | 3 | 2 | NP | Inf | Inf | Inf | 4 | 3 | 5 | 4 | 3 | 6 | 3 | 1 | 3 | 2 | 3 | 233 | 3º |
2011 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Ducati | 7 | 5 | 5 | 3 | 5 | 6 | 4 | 6 | 9 | 6 | 6 | 10 | 7 | 10 | Rit | Rit | AN | Rit | 139 | 7º |
2012 | Classe | Moto | Punti | Pos. | ||||||||||||||||||||||
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MotoGP | Ducati | 10 | 9 | 7 | 2 | 7 | 9 | 13 | 6 | 5 | Rit | 7 | 7 | 100 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Gara non valida | Non qual./Non part. | Ritirato/Non class. | Squalificato | '-' Dato non disp. |
Palmarès
- Campione Italiano Classe 125 (1) : 1995
- Campione del Mondo Classe 125 (1) : 1997
- Campione del Mondo Classe 250 (1) : 1999
- Campione del Mondo Classe 500 (1) : 2001
- Campione del Mondo MotoGP (6) : 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2009
- 8 ore di Suzuka (1) : 2001
Altri premi
- Telegatto: 1
- Premio speciale di platino per lo sport: 2008
- Diploma d'Onore: 2008[29]
Caschi
Disegni sui caschi usati da Rossi nelle varie stagioni.
-
Stagioni 2003-2004-2005
-
Gp 1-5 Stagione 2006
-
Gp 6-16 Stagione 2006 e l'intera stagione 2007
Note
- ^ 228 Gp consecutivi .
- ^ Rossi, altro capolavoro - La Gazzetta dello Sport, 19 luglio 2009
- ^ Sepang, monologo di Stoner. Valentino, e sono nove, in Gazzetta dello Sport, 25 ottobre 2009. URL consultato il 26-10-2009.
- ^ Valentino: doppia frattura. Sono almeno 2 mesi di stop., gazzetta.it, 5-6-2010. URL consultato il 5-6-2010.
- ^ Valentino prepara il miracolo. Oggi è già in pista a Misano, gazzetta.it, 7-7-2010. URL consultato il 5-6-2010.
- ^ Rossi, ottime sensazioni. "Sempre più in forma", gazzetta.it, 12-7-2010. URL consultato il 5-6-2010.
- ^ C'è anche l'ok dei medici. Il rientro di Rossi è ufficiale, gazzetta.it, 15-7-2010. URL consultato il 15-7-2010.
- ^ Jorge: "Sono in cima al mondo" Vale: "Quando c'è da vincere...", gazzetta.it, 10-10-2010. URL consultato il 10-10-2010.
- ^ Da Sportmediaset classifiche 2010.
- ^ Moto: annuncio dal sito Ducati, Rossi è ufficialmente rosso, ansa.it, 15-08-2010. URL consultato il 15-08-2010.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Qatar 20-3-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Jerez 3-4-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Estoril 1-5-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Francia 15-5-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Catalogna 5-6-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Catalogna 4-7-2010.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Silverstone 12-6-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Assen 25-6-2011.
- ^ Sito ufficiale MotoGP Mugello 3-7-2011.
- ^ Valentino Rossi darà 35 milioni al Fisco, su corriere.it, 12-2-2008. URL consultato il 12-2-2008.
- ^ Valentino chiede alla Procura il patteggiamento a sei mesi, su ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com, 09-05-2009. URL consultato il 09-05-2009.
- ^ Valentino contro Alonso. Ti sfido su tutti i mezzi.
- ^ La trincea spagnola dei nuovi anarchici - Repubblica.it » Ricerca
- ^ Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni - Università di Urbino
- ^ Moto: l'ottava volta di Re Valentino - inter.it, 28 settembre 2008
- ^ Moto Gp: Valentino, 9ª volta campione - inter.it, 25 ottobre 2009
- ^ Frattini premia Valentino Rossi: con lui 103 volte l'inno nazionale - il Giornale, 11 marzo 2010
- ^ Rossi in cravatta: "Noi italiani ci sappiamo fare" - Corriere della Sera, 12 marzo 2010
- ^ Consegnati i Collari d'Oro e i Diplomi d'Onore agli atleti azzurri, in coni.it, 17 dicembre 2008. URL consultato il 27 ottobre 2011.
Altri progetti
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