Favara
| Favara comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Libero consorzio comunale | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Rosario Manganella (centrodestra) dal 13-6-2011 |
| Territorio | |
| Coordinate | 37°19′07″N 13°39′47″E |
| Altitudine | 338 m s.l.m. |
| Superficie | 81,03 km² |
| Abitanti | 33 857[1] (31-12-2010) |
| Densità | 417,83 ab./km² |
| Comuni confinanti | Agrigento, Aragona, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Naro, Racalmuto |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 92026 |
| Prefisso | 0922 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 084017 |
| Cod. catastale | D514 |
| Targa | AG |
| Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
| Nome abitanti | favaresi |
| Patrono | sant'Antonio |
| Giorno festivo | 13 giugno |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Favara è un comune italiano di 33.831 abitanti[3] della provincia di Agrigento in Sicilia.
Il comune è in relazione di intensa interazione socio-economico-culturale con il capoluogo Agrigento, con cui forma una conurbazione.
È conosciuta anche come la "Città dell'Agnello Pasquale", dolce tipico a base di mandorle e pistacchi.
Geografia fisica
Anticamente conosciuta col nome di Fabaria, Favara dista 10 km da Agrigento in direzione Nord-Est. È sita su un declivio ai piedi di una collina di 533 metri d'altezza (Monte Caltafaraci, detto Muntagnedda) che domina l'abitato.
Territorio
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)
- Altitudine: 338 m s.l.m.
- Minima: 20 m
- Massima: 533 m
- Escursione altimetrica: 513 m
- Zona altimetrica: Regione Agraria n. 5 - Colline litoranee di Agrigento
Clima
Favara, secondo la classificazione dei climi di Köppen, gode di un clima temperato caldo mediterraneo (Csa). È caratterizzato da un lungo periodo di siccità estiva ed inverni miti, con gelate sporadiche.
Storia
Le più antiche testimonianze umane nel territorio di Favara risalgono alla tarda età del rame (2400-1990 a.C. circa). Si tratta di ceramica monocroma rossa dello stile di Malpasso rinvenuta in una grotta in contrada Ticchiara. Tra la fine dell'età del rame e gli inizi della prima età del bronzo (1900-1450 a.C. circa) si data una sepoltura ritrovata in contrada Grazia Vicina, che ha fornito ceramica acroma di impasto grigiastro che sembra ricollegarsi a quella del tipo Conca d'Oro (tarda età del rame nel palermitano) e a forme arcaiche di ceramica castellucciana (prima età del bronzo della Sicilia centro-meridionale). In contrada San Vincenzo è stata ritrovata una tomba della media età del bronzo (1450 a.C. circa).
In epoca storica il territorio favarese fu interessato dalla dominazione greca, di cui rimangono tracce in contrada Caltafaraci, dove doveva sorgere una fortificazione. Il periodo di dominazione musulmana è testimoniato dall'insediamento di contrada Saraceno e dalla permanenza di numerosi toponimi di matrice araba, tra cui lo stesso toponimo Favara, fawwāra (in arabo ﻓﻮﺍﺭة?), con significato di “Polla d'acqua che sgorga, gorgogliando, con impeto”.
Nel periodo normanno furono costruiti parecchi casali, tra questi il Castello di Chiaramonte, conosciuto anche come Palazzo Medievale. Il castello nel XIV secolo passò alla famiglia siciliana Chiaramonte. Nel XV secolo, Favara, nonostante fosse protetta da mura urbane, subì una grave crisi demografica, in particolare tra il 1439 e il 1464. La popolazione crebbe nuovamente dal 1478 al 1497. Grazie alla famiglia De Marinis, Favara nel cinquecento raggiunse un grande sviluppo demografico.
Il 16 maggio del 1946 fu ucciso il sindaco Gaetano Guarino per mano ancora oggi di ignoti.
Simboli
L'attuale simbolo del Comune di Favara (castello moresco sopra uno sperone roccioso, con sottostante sorgente d'acqua) è stato coniato tra i mesi di agosto e settembre 1883.
Monumenti e luoghi d'interesse
Piazza Cavour, raggiunse la conformazione attuale già nel XVI secolo, ed è la piazza principale della città.
Oltre al Castello Chiaramonte, altri edifici notevoli prospettano sulla piazza:
- il Palazzo del Municipio, restaurato dopo ben 24 anni
- il Palazzo Fanara, del XIX secolo, con portale neoclassico;
- il Palazzo Mendola;
- i due Palazzi Cafisi;
- la Chiesa del Santissimo Rosario del 1711, dichiarata Monumento Nazionale; conserva un soffitto a cassettoni con stucchi barocchi, e un settecentesco pavimento in maiolica.
- La Chiesa di Santa Rosalia, detta anche del Purgatorio, fu fondata nel 1625.
- Biblioteca-Museo "A. Mendola"; la Biblioteca si trova in una bella sala neoclassica con loggiato e con il soffitto a volta rinfrescata. Ha in dotazione circa 8000 volumi[4]. Al secondo piano vi è il Museo, che ospita diverse specie di volatili imbalsamati e una collezione di minerali.
Il Castello di Chiaramonte
Il castello fu costruito intorno al 1270 come residenza di caccia di Federico II di Svevia. Ha forma quadrilatera, con lati di circa 31 metri. Vi si accede dal lato sud attraverso un grande portale ogivale che immette in un'ampia corte dove si affacciano le finestre dei due piani dell'edificio. Il piano terra presenta dei soffitti con volte a botte, mentre il primo piano era il piano residenziale, servito da un ballatoio.
Vi è annessa una cappella in cui si rilevano gli elementi architettonicamente più rilevanti dell'edificio. Dopo anni di abbandono qualche anno fa il Castello Chiaramonte è stato restaurato, attualmente è usato come sede di rappresentanza del Comune ed ospita eventi culturali e manifestazioni anche a carattere nazionale.
Altri luoghi di interesse
- La Chiesa Madre, Duomo della Città, sita a poca distanza da Piazza Cavour, è l'edificio più imponente di Favara: presenta una facciata in pietra bianca di Siracusa e una cupola che si eleva per 56 metri, ed è in stile gotico. Fu edificata tra il 1892 e il 1898
- Chiesa Beata Maria Vergine dell'Itria: dal punto di vista architettonico è la più antica di Favara; stilisticamente appare di fattura tardo trecentesca o degli inizi del Quattrocento.
- Chiesa di San Nicola di Bari o di Mira, degli anni 1390-1391.
- Chiesa di San Vito, del XIX secolo.
- Chiesa del Carmine.
- Chiesa di S. Lucia e Collegio di Maria
- Chiesa della Beata Maria Vergine del Transito
- Chiesa Cristiana Evangelica "Assemblee di Dio in Italia" Via Miraglia, 1 (Corso V. Veneto)
- Necropoli di contrada Stefano
Villette e Giardini Pubblici
- Parco Urbano "Gaspare Ambrosini"
- Giardino Pubblico "Stefano Pompeo" con pista di Pattinaggio
- Villetta Comunale "Padre Pio"
- Villetta Comunale "Giovanni Paolo II"
- Villetta Comunale "Villa della Pace"
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Etnie e Minoranze Straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 375 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Cultura
Media
Radio
A Favara sono presenti una rete televisiva e 3 radio locali che trasmettono in tutta la provincia di Agrigento e nelle province limitrofe:
- Radio Favara 101
- Radio in
- Radio Rete 94
Televisione
La TV della città è Sicilia TV, visibile nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania e Ragusa.
Musica
- A Favara, e alla Sicilia in generale, è dedicata la canzone rap francese Pour la Sicile mon île di Salvatore Fuca. La canzone ha avuto un discreto successo Oltralpe, specie fra gli immigrati di origine siciliana.
Cinema
- A Favara sono state girate alcune scene de Il cammino della speranza, uscito nelle sale nel 1950. Film diretto da Pietro Germi, scritto dallo stesso regista con Federico Fellini e Tullio Pinelli e tratto dal romanzo Cuori negli abissi di Nino Di Maria. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1951 e ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino. La trama del film racconta la storia di alcuni minatori favaresi che partono per la Francia in cerca di lavoro.
- Sempre a Favara è stato girato un episodio del film I Nuovi angeli uscito nelle sale nel 1962, diretto da Ugo Gregoretti, e interpretato da attori non professionisti.
Cucina
- Favara è conosciuta come "la città dell'agnello pasquale": questo prodotto dolciario di ricetta favarese a base di mandorle e pistacchi è tipico del periodo di Pasqua ed è abbastanza conosciuto in tutta Italia.
- Altro tipico piatto di Favara è la Minestra di San Giuseppe, una minestra preparata con molteplici varietà di pasta e di verdura.
- Prodotto gastronomico tipico di Favara è anche il "chichireddu" (U chichireddu) un tipo di pane dalla forma a ferro di cavallo. Questo pane a base di semola di grano duro, prodotto in pezzature da 500 grammi, ha una lunghezza di circa 30 cm ed un'altezza di 7–8 cm
Personalità legate a Favara
- Barone Antonio Mendola (1827-1908) ampelografo, realizzò una tra le più grandi collezioni ampelografiche italiane,che andò distrutta intorno al 1890 a causa della fillossera. Nel 1869 realizzò un incrocio tra Zibibbo e Catarratto denominandolo "Moscato Catarratto". Fu membro della Commissione Ampelografica del Ministero dell'Agricoltura.
- Biagio Licata di Baucina (1834-1893) politico, fu senatore del Regno d'Italia nella XVII legislatura.
- Pietro Vasta (1872-1909) medico e politico, vittima della Mafia.
- Mons. Bernardino Re (1883-1963), vescovo di Lipari dall'11 aprile 1928 al 15 gennaio 1963 giorno della sua morte.
- Gaspare Ambrosini (1886-1985), politico, presidente della Corte Costituzionale e membro dell'Assemblea Costituente.
- Calogero Marrone (1889-1945), impiegato favarese al comune di Varese, aiutò molti ebrei a scappare dalle furie naziste falsificando documenti di riconoscimento.[6][1]
- Gaetano Guarino (1902-1946), ex sindaco, vittima della Mafia.
- Felice Garraffo (1908-2006), musicista, per molti anni capo della banda musicale del paese
- Antonio Russello (1921-2001), scrittore. Tra le sue opere da ricordare: La luna si mangia i morti (1960), La grande sete (1963), Giangiacomo e Giambattista (1969), con il quale è finalista nel 1970 del Premio Campiello.
- Filippo Lentini (1925-2009), politico, docente di lettere. Nel corso della sua carriera politica nel Partito Socialista, è stato più volte sindaco di Favara, oltre che deputato regionale, vice presidente della Regione Siciliana, assessore regionale, vice presidente dell'ARS (Assemblea Regionale Siciliana [2]), presidente dell'ESA (Ente sviluppo agricolo), dirigente della FIGC.
- Giuseppe Vita (1935), medico, ex A.D. e D.G. di Schering S.p.A.
- Antonio Lombardo politico e fondatore di una radio libera nella lotta per le persone deboli
- Salvatore Schifano (1947-2000), chef favarese ha cucinato per Papa Giovanni Paolo II, per la regina Elisabetta d’Inghilterra e per i reali di Svezia. Nel 1996 ha ricevuto la laurea “Honoris causa” in Scienze dell'alimentazione. Nel 1999 a Firenze ha ricevuto il premio internazionale «Caterina dei Medici».
- Salvatore Vullo (1953), ex calciatore ed ora allenatore.
- Rossella Cancilla (1979), religiosa fondatrice delle Sorelle del Piccolo Testamento di S. Francesco in Gubbio (PG)
- Stefano Pompeo (1988-1999), vittima innocente della Mafia.
- Simona Collura (1996), cantante, ha vinto il talent show di Rai 1 Ti lascio una canzone, condotto da Antonella Clerici.
Eventi
- Dal 1990 si svolge a Favara il Fabaria Rally, con piloti provenienti da tutto il mondo. Da qualche anno la manifestazione è abbinata al Trofeo Rally Asfalto (TRA) diventando così il secondo rally per importanza della Sicilia dopo la Targa Florio.
- Nel periodo carnevalesco si svolge il tradizionale "Carnevale Favarese"
- La Sagra dell'agnello pasquale, si svolge dal 1997 durante la Settimana Santa.
- Nonostante il patrono di Favara sia Sant'Antonio da Padova, la principale festa religiosa è in onore di San Giuseppe. La ricorrenza, con la tradizionale cucinata di minestra con vari tipi di pasta e verdure, viene festeggiata non il 19 marzo, bensì a cavallo tra agosto e settembre per dare la possibilità ai tanti emigrati di parteciparvi.
- Ogni anno si svolge la Fiera di ottobre. La fiera ricade nella quarta domenica del mese di ottobre e dura dal venerdì immediatamente prima fino al martedì successivo. La domenica mattina si svolge anche la fiera degli animali.
- La mattina di ferragosto si svolge la fiera degli animali.
- La prima domenica del mese di Agosto si tengono i festeggiamenti in onore di San Calogero.
Premi
- Premio di Arte e Cultura "Ignazio Buttitta", promosso dal Centro artistico culturale ed editoriale "Renato Guttuso" di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino, giunto alla 12ª Edizione.
Il Premio si articola nelle sezioni : poesia in lingua dialettale siciliana , libri editi di poesia siciliana, un racconto in lingua siciliana, ed un saggio di cultura siciliana. Inoltre, la Commissione giudicatrice assegna premi speciali Ignazio Buttitta per il teatro, le tradizioni popolari, la narrativa, la saggistica, la ricerca antropologica, la comunicazione, l'arte, l'economia e l'impegno sociale.
- Premio "Mimosa d'Oro" promosso dal Centro artistico, culturale ed editoriale “Renato Guttuso” di Favara, presieduto da Lina Urso Gucciardino, giunto alla 20ª Edizione, assegnato a donne che si sono particolarmente distinte nel loro campo d’azione.
L'albo d’oro del premio Mimosa d’oro:
- 1991 Teresa Feliciangeli Reale, medico;
- 1992 Marica Caruselli, avvocato;
- 1993 Elvira Sellerio, editrice;
- 1994 Bianca Cordaro, giornalista;
- 1995 Dacia Maraini, scrittrice;
- 1996 Anna Valle, Miss Italia;
- 1997 Teresa Principato, magistrato;
- 1998 Anna Finocchiaro, ministro;
- 1999 Franca Imbergano e Laura Vaccaro, magistrati, Lucia Goracci, Giornalista;
- 2000 Annarita Sidoti, atleta;
- 2001 Chiara Gamberale, scrittrice e Rosa Ricciardi, giornalista;
- 2002 Marella Ferrera, stilista;
- 2003 Giovanna Liotta, missionaria;
- 2004 Daniela Vetro, fumettista e Ida Carrara, attrice;
- 2005 Stefania Prestigiacomo, ministro;
- 2006 Claudia Koll, attrice;
- 2007 Maria Grazia Milli, commissario PS;
- 2008 Stefania Petyx, giornalista e Desirèe Rancatore, soprano;
- 2009 Mara Carfagna, ministro;
- 2010 Francesca Cannizzo, prefetto.
- 2011 Mimosa Martini, giornalista.
- 2012 Anna Incerti, atleta;
Economia
Nel settecento nacquero le prime industrie (zolfo e concerie di pelle), favorendo la nascita di una borghesia cittadina. Nel corso dell'Ottocento le numerose miniere di zolfo (circa 20) costituirono la vera ricchezza della città e la popolazione nel giro di dieci anni aumentò da settemila a ventimila abitanti. Purtroppo da circa 30 anni le miniere sono chiuse a causa della forte concorrenza dello zolfo americano estratto con il metodo Frasch e quindi venduto a prezzi notevolmente più bassi; il diverso processo estrattivo in Sicilia era divenuto troppo costoso e perciò scarsamente remunerativo. Le principali zolfare presenti nel territorio di Favara erano:
- la miniera Ciavolotta: caratterizzata dalla presenza delle zubbie mineralizzazioni di importante carattere scientifico.
- la miniera Lucia: collegata al porto di Porto Empedocle tramite una tranvia a vapore ed a scartamento ridotto, della lunghezza di 15 km.(Tranvia Porto Empedocle-Lucia)
Secondo alcuni esperti il giacimento di Zolfo sotto le colline tra Favara e Villaggio Mosè è ancora uno tra i più ricchi al mondo.
Attualmente l'economia della città è basata principalmente sull'agricoltura, sull'artigianato e sull'edilizia.
- Le principali colture di Favara sono vigneti, uliveti e produzione di mandorle.
- Molte invece sono le piccole e medie aziende artigiane, sparse sia nel tessuto urbano della città che nell'area di sviluppo industriale (A.S.I.) Favara-Aragona di contrada S. Benedetto che ricade oltre che nel territorio comunale di Favara anche nel territorio di Aragona e in minima parte anche nel territorio di Agrigento.
- L'edilizia ha rappresentato e rappresenta ancora adesso il vero motore dell'economia della città, infatti molti imprenditori edili della provincia di Agrigento sono favaresi.
Sport
Calcio
- L'F.C.D. Pro Favara Calcio 1984 è la società calcistica principale della città, milita nel campionato regionale di Promozione
Pallavolo
- L'ASD Aphesis[3] è la società di pallavolo femminile. Nella stagione 2008-2009 la formazione di prima divisione chiuse il campionato al primo posto e vinse il campionato nazionale CSEN svolto a Rossano. Nella stagione 2009-2010 la Società ha partecipato al campionato regionale di serie C (raggiungendo le semifinali dei play off promozione), al campionato di prima divisione e ai campionati under 18, under 16 e under 14.
- Il 21 settembre 2001 il Palasport Giglia di Favara ha ospitato la finale della Supercoppa Italiana di Pallavolo tra Sisley Treviso e Lube Banca Marche Macerata vinta per 3-0 dai trevigiani con i seguenti parziali: (28/26,25/23,25/22)
Tiro con l'arco
- La Arcieri Albatros Favara è la società sportiva di tiro con l'arco.
Pallacanestro
- La Delfur Basket Favara è la società di Pallacanestro maschile della città.
Ciclismo
- Il 29 maggio 1993 la 7ª tappa del Giro d'Italia 1993 passò da Favara per poi concludersi ad Agrigento con la vittoria del danese Bjarne Riis
- L'11 maggio 2008 la 2ª tappa del Giro d'Italia 2008 passò da Favara per poi concludersi ad Agrigento con la vittoria di Riccardo Riccò
Automobilismo
- Dal 1990 si svolge a Favara il Fabaria Rally, con piloti provenienti da tutto il mondo. Da qualche anno la manifestazione è abbinata al Trofeo Rally Asfalto (TRA) diventando così il secondo rally per importanza della Sicilia dopo la Targa Florio.
Impianti sportivi
Impianti di Piazzale Giochi Olimpici:
- Stadio Giovanni Bruccoleri
- Campo da Basket all'aperto con gradinata
- Campo da Tennis all'aperto con gradinata
Impianti di c.da Pioppo:
- Palasport "A. Giglia"
- Piscina Comunale
Impianto di Via Agrigento:
- Campo da calcetto con gradinata
Infrastrutture e Trasporti
Strade
Il territorio di Favara è attraversato dalle seguenti strade statali:
- strada statale 115 Sud Occidentale Sicula
- strada statale 122 Agrigentina
- strada statale 410 di Naro
- strada statale 640 di Porto Empedocle
- strada statale 576 di Furore
Trasporto urbano
Il trasporto urbano è garantito da 2 linee:
- LINEA URBANA 1 - Tangenziale
- LINEA URBANA 2 - Interna
Amministrazione
Gemellaggi
Favara è gemellata con:
Altre informazioni amministrative
Il comune di Favara fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.5 (Colline litoranee di Agrigento)[7].
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dato Istat al 31/10/2010.
- ^ Vedi sul sito ufficiale.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Associazione Nazionale Partigiani d'Italia http://www.anpi.it/donne-e-uomini/calogero-marrone/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 24-07-2011.
Voci correlate
Altri progetti
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