PZL.50 Jastrząb

aereo da caccia PZL

Il PZL P.50 Jazstrab era un aereo da caccia ad ala alta ad ala di gabbiano prodotto dall'azienda polacca Państwowe Zakłady Lotnicze (PZL) negli anni trenta.

PZL P.50
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaZygmunt Puławski e e Wsiewolod Jakimiuk
CostruttorePolonia (bandiera) PZL
Data primo volofebbraio 1939
Utilizzatore principalePolonia (bandiera) Siły Powietrzne Rzeczypospolitej Polskiej
Esemplarioltre 260
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,70 m
Apertura alare9,70 m
Altezza2,70 m
Superficie alare19,40
Peso a vuoto1 700 kg
Peso max al decollo2 500 kg
Propulsione
Motoreun radiale Bristol Mercury VIII
Potenza840 CV
Prestazioni
Velocità max450 km/h
Autonomia750 km
Armamento
Mitragliatrici4 calibro 7,92 mm
Notedati riferiti alla versione PZL P.50/I
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Descrizione tecnica

Caccia leggero. Monoplano con ala bassa a gabbiano, divisa in tre sezioni, dotata di alule automatiche Handley-Page sul bordo d'attacco ed ipersostentatori a spacco su quello d'uscita. La cellula era interamente costruita in lega leggera. Monomotore, dotato di propulsore Bristol Mercury VIII radiale a 9 cilindri, raffreddati ad aria, da 810-840 CV. Monoposto, dotato di abitacolo chiuso da una capottina, con il pilota disponeva che disponeva di radio. Il carrello era triciclo posteriore, interamente retrattile, progettato dala ditta inglese Dowty e costruito su licenza dalla Avia SA. L'armamento inizialmente previsto si basava su quattro mitragliatrici KM Wz.36 da 7,92 mm posizionate alla radice del tronco esterno delle semiali.

Versioni

P-50/I Jazstrab: un prototipo, dimostratore della versione P-50A, dotato di propulsore Bristol Mercury VIII raffreddato ad aria da 840 HP. Primo volo nel febbraio 1939. Caratteristiche tecniche: un motore stellare Bristol Mercury VIII raffreddato ad aria da 840 HP; apertura alare 9.70 m (31 ft 10 in); lunghezza 7.70 m (25 ft 3 in); altezza 2.70 m; superficie alare 19.40 mq; peso a vuoto 1.700 kg, peso totale 2.500 kg; carico alare 129 kg/mq; rapporto peso:potenza 2,98 kg/CV; velocità massima di crociera 450 km/h a 4.300 m ( 500 km/h nella versione con propulsore Gnome-et-Rhône 14Kirs da 870 CV); raggio d'azione 340 km; autonomia 750 km; tangenza m. Armamento su 4 mitragliatrici KM Wz.36 da 7,92 mm, installate nelle ali.

P-50/II: un prototipo, dimostratore della versione P-50B, dotato di un motore stellare Bristol Hercules da 1.375 HP, successivamente si prevedeva di rimpiazzarlo radiale P.Z.L. Waran da 1200 HP. L'rmamento si basava su 2 cannoni alari da 20 mm e 2 mitragliatrici WZ-36 da 7,92 mm installate nel muso.

PZL-50/III: terzo prototipo, non completato, dotato di propulsore nazionale P.Z.L. Waran da 1200 HP. Armamento su 2 cannoni alari da 20 mm e 2 mitragliatrici WZ-36 da 7,92 mm installate nel muso

P-50A: prima versione di serie ordinata in trenta esemplari dalla Polska Lotnictwo Wojskove e dotati di propulsore radiale Gnome-Rhone 14Kirs da 870 HP. Armamento su 4 mitragliatrici WZ-36 da 7,92 mm, di cui due installate nel muso e due nelle ali. A causa dello sfavorevole andamento della guerra nessuno di essi fu completato. Il primo esemplare era quasi pronto alla data dell'attaco tedesco, il 4 settembre 1939.

P-50B: seconda versione di serie per la Polska Lotnictwo Wojskove, dotata di propulsore radiale di produzione nazionale P.Z.L. Waran da 1.200 HP. Armamento su 2 cannoni alari da 20 mm e 2 mitragliatrici KM Wz.36 da 7,92 mm installate nel muso.

Produzione: 2 prototipi

Sviluppo e impiego

Sviluppato dalla Panstowe Zaklady Lotnicze, su richiesta della Polska Lotnictwo Wojskove, come caccia leggero con cui sostituire i vari caccia PZL P-7 e PZL P-11 il linea nella Brigata Caccia Eskadra Mysliwska. L'aereo, disegnato dal progettista Wsiewolod Jakimiuk, era un caccia monoplano, con cellula interamente in lega leggra, ala in tre sezioni dotata di alule automatiche Handley-Page sul bordo d'attacco alare ed ipersostentatori a spacco su quello d'uscita. L'abitacolo era chiuso, ed il pilota disponeva di una radio. Il carrello era interamente retrattile, progettato dalla ditta inglese Dowty e costruito su licenza dalla Avia SA. Il velivolo era dotato di un propulsore radiale Bristol Mercury VIII raffreddato ad aria, erogante 810-840 CV, costruito su licenza nello stabilimento PZL di Okecie-Paluch, presso Varsavia. L'armamento iniziale previsto si basava su quattro mitragliatrici Wz.36 da 7,92 mm posizionate alla radice del tronco esterno delle semiali. Alla costruzione del prototipo fu assegnata la massima priorità, in vista del rapido deteriorarsi della situazione politica europea, e la PZL ricevette “sulla carta”, un ordine per 300 esemplari, dei quali i primi 150 dovevano essere P.50a Jastrab A corrispondenti alla descrizione precedente, mentre i successivi 150 dovevano essere P.50 Jazstrab B equipaggiati con il motore radiale Gnome-et-Rhône 14Kirs da 870 CV e disporre di armamento incrementato da due cannoni da 20 mm ed una bomba da 300 kg (secondo alcune fonti 100 kg). Il primo prototipo, indicato anche come P.50/I, avrebbe dovuto volare nel settembre 1938, con inizio delle consegne un anno dopo, ma il programma subì una serie di ritardi (in massima parte legati alla consegna di componenti da fonti esterni) e poté volare solamente nel febbraio 1939, nelle mani del collaudatore Jerzy Widawski. L'aereo, dotato da un propulsore radiale Bristol Mercury VIII a 9 cilindri, raffreddati ad aria, erogante 840 HP, raggiunse una velocità massima stimata tra i 420 ed i 430 km/h, senza armamento e senza radio. Nonostante lo sviluppo del velivolo fosse coperto dal massimo segreto, il 27 dello stesso mese il prototipo fu mostrato in forma statica al Ministro degli Esteri italiano, Conte Galeazzo Ciano. Il prototipo non montava l'armamento ma risultò ugualmente del tutto sottopotenziato, con prestazioni assai inferiori alle specifiche, la velocità massima era di 450 km/h e l'autonomia di 750 km, con velocità di salita e manovrabilità insufficienti. La cellula fu sottoposta ad estese modifiche mentre il propulsore Bristol Mercury VIII di produzione nazionale fu sostituito da un esemplare originale inglese. Inoltre venne migliorato il rapporto di carburazione, così si ottenne qualche miglioramento. I piloti collaudatori continuarono sempre a lamentarsi della scarsa potenza propulsiva installata sull'aereo. Anche se equipaggiato con un motore migliore alcuni osservatori stimarono che un esemplare di produzione avrebbe raggiunto al massimo la velocità di 470 km/h. Nel mese di aprile del 1939 il nuovo comandante dell'aviazione, generale Kalkus e l'Ispettore Generale della Difesa Aerea Józef Zając stimarono che l'attuale progetto PZL P.50 non raggiungeva i suoi obiettivi per cui ordinarono alla PZL di continuare a svilupparlo ulteriormente, con la costruzione di una migliore versione del velivolo. La produzione iniziale venne limitata ad una serie di 25-30 degli aeromobili ordinati, designati P.50A. I velivoli prodotti inizialmente avrebbero incorporato un diverso tettuccio ed una carenatura nella parte ventrale della fusoliera. Negli altri aerei di produzione era previsto di aumentare la superficie alare da 15,8 mq a 19 mq. Inoltre in attesa del nuovo aereo vennero ordinati in Francia 160 caccia Morane-Saulnier MS.406 ed in Inghilterra 10 caccia Hawker Hurricane. In più, come misura provvisoria, furono ordinati 100 nuovi caccia PZL P.11g Kobuz ottenuti dall'installazione, sulla cellula del PZL P.11c, del motore Bristol Mercury VIII. Sul secondo prototipo, designato P-50/II, fu installato il propulsore Gnome-et-Rhône GR.14Kirs da 870 CV previsto per la seconda versione di serie, P.50B, e apparve subito chiaro che il problema principale del nuovo caccia era l'insufficiente potenza installata, per cui furono considerate ulteriori alternative. La PZL disponeva di un accordo di produzione su licenza piuttosto ampio con l'inglese Bristol, per cui si considerò l'adozione del propulsore Bristol Hercules da 1.375 HP ed del nazionale PZL Waran da 1.200 CV (allora in corso di sviluppo). In attesa dell'effettiva disponibilità di questi radiali di grande potenza venne contattata l'americana Pratt & Whitney per l'acquisto del Twin Wasp da 1.000 CV. Per sperimentare l'installazione di un propulsore in linea venne allestito un terzo prototipo, designato P.56 Kania, dotato di motore Hispano-Suiza HS.12Y o HS.12Z, raffreddato a liquido. Il prototipo del velivolo era ancora in costruzione al momento dell'attacco tedesco. Allo scoppio della guerra con la Germania il 1° settembre 1939, erano disponibili solo i primi due prototipi (il secondo senza propulsore), mentre il terzo era in costruzione. In più vi erano parti costruite per i primi quattro esemplari della serie P.50A. Sembra che il secondo prototipo non abbia, effettivamente, mai volato. La sua cellula era pronta alla data dell'attacco tedesco, e si stava aspettando la consegna del propulsore per iniziare i collaudi in volo. Questo prototipo doveva essere il banco prova della prevista versione P.50B dotata del propulsore nazionale PZL Waran. L'invasione tedesca,e lo sfavorevole andamento delle sorti delle guerra, impedirono ogni ulteriore sviluppo. Secondo recenti studi sembra che fossero previsti un prototipo P.50A Jazstrab A con motore Bristol Mercury VIII, un P.50/II Jazstrab B con motore PZL Waran, Bristol Hercules o Gnome-et-Rhône GR.14N50, un P.50B con motore Gnome-et-Rhône GR.14K, un P.50C con motore Pratt & Whitney Twin Wasp, un P.56 Kania con motore Hispano-Suiza HS.12Y ed un P.54 con motore Hispano-Suiza HS.12Z. Quest'ultimo doveva servire quale pre-prototipo del successivo P.62 progettato dall'ingegnere Jerzy Dabrowsky, autore anche del bombardiere P.37 Los. Il P62 ebbe un poco noto sviluppo postbellico in Gran Bretagna, il Percival Gazelle. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, e con la conseguente invasione tedesca, il 2-3 settembre 1939, gli aerei incompleti vennero trasferite dalla fabbrica WP-1 di Varsavia alle officine auto di via Czerniakowska, sempre a Varsavia, dove furono catturati dai tedeschi, e successivamente demoliti. Il primo prototipo venne evacuato verso est, con il collaudatore Jan Widawski che lo portò in volò verso Leopoli il 6 settembre. Purtroppo l'aereo esaurì il combustibile e si schiantò durante un atterraggio di fortuna, nei pressi di Rawa Ruska. A causa della segretezza che circondò sempre questo aereo, per oltre 65 anni il suo aspetto rimase solo parzialmente conosciuto sulla base dei frammenti di quattro fotografie del primo prototipo, realizzate nel corso della presentazione a Galeazzo Ciano, due delle quali sono riportate nel libro Polish Aircraft 1893-1939 di Jerzy B. Cynk. Questo libro contiene anche i disegni rappresentativi delle varie versioni del velivolo. Inoltre nel 2005 sono state scoperte un paio di fotografie che mostrano un aeromobile incompleto nelle officine di via Czerniakowska. Le fotografie, che sono state fatte dai soldati tedeschi e da un fotografo dilettante polacco, hanno reso possibile ricostruire l'autentico l'aspetto del PZL.50.


Bibliografia

  • Cynk, Jerzy B. "PZLP50 Jastrząb (They didn't quite... No. 16)." Air Pictorial , Volume 24, No. 12, December 1962.
  • Cynk, Jerzy B. Polish Aircraft 1893-1939 . London, UK: Putnam & Company, 1971 ISBN 0-370-00085-4
  • Glass, Andrzej. Polskie Konstrukcje Lotnicze Vol.3 (In Polish). Sandomierz, Poland: Wydawnictwo Stratus, 2008.
  • Green, William. Warplanes of the Second World War, Volume Three: Fighters . London: Macdonald & Co. (Publishers) Ltd., 1961. ISBN 0-356-01447-9
  • Gruszczyński, Jerzy. "Zdążył Jastrząb nie..." Lotnictwo 12/2005, pp. 46–53.