Gran Premio d'Italia 1979
| 326º GP del Mondiale di Formula 1 Gara 13 di 15 del Campionato 1979 | |||||||||||||
| Data | 9 settembre 1979 | ||||||||||||
| Nome ufficiale | L Gran Premio d'Italia | ||||||||||||
| Luogo | Monza | ||||||||||||
| Percorso | 5.800 km | ||||||||||||
| Distanza | 50 giri, 290.000 km | ||||||||||||
| Clima | Soleggiato | ||||||||||||
| Risultati | |||||||||||||
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Vigilia
Aspetti sportivi
Il 26 ottobre 1978 l'Automobile Club di Bologna annunciò l'accordo con Bernie Ecclestone, capo della FOCA, per la tenuta di un gran premio sul Circuito di Imola, per tre stagioni. L'annuncio venne criticato dall'ACI, che si considerava l'unico soggetto intitolato per chiudere un tale accordo, così come dalla Commissione Sportiva Internazionale, unico ente predisposto per l'omologazione dei circuiti[1]. Ecclestone giustificò la scelta, che avrebbe eliminato il Circuito di Monza dal calendario, non essendo previsti due gran premi in Italia, con la scarsa qualità delle strutture del tracciato brianzolo e dalla mancata progettazione dei lavori richiesti. L'altro circuito possibile, quello del Mugello non aveva una pista considerata larga a sufficienza[2].
La pista di Imola, però, non era ancora un tracciato permanente e mancava di omologazione[3]. La CSI inoltre comunicò che la scelta definitiva della sede sarebbe spettata all'ACI[4]. Poco dopo l'annuncio un gruppo di cittadini imolesi propose un esposto alla Procura della Repubblica di Bologna contro la trasformazione del tracciato in un circuito permanente.[5].
Il presidente dell'ACI, Filippo Carpi de Resmini, ribadì la scelta del suo ente per far disputare il gran premio a Monza, accusando Ecclestone di voler gestire in proprio il Gran Premio d'Italia[6]. Il 2 dicembre venne inaugurato il Circuito di Imola nella sua configurazione permanente; il presidente dell'AC Bologna, Giancarlo Jovi, affermò la volontà di rispettare il contratto firmato con la FOCA e la volontà di ospitare un gran premio valido per il mondiale, anche senza l'intitolazione di Gran Premio d'Italia[7]. Venne poi ipotizzata la possibilità che in uno dei due autodromi potesse essere organizzata una gara non valida per il campionato[8].
Il 13 aprile 1979 vi fu un accordo per tenere il Gran Premio d'Italia a Monza e svolgere una gara fuori campionato a Imola, che a sua volta, avrebbe ospitato il gran premio nazionale nel 1980[9]. L'accordo venne criticato dall'AC Firenze, che avrebbe voluto l'inserimento anche dell'Autodromo del Mugello nell'alternanza fra circuiti e dalla Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, che si considerava l'unico ente intitolato per la scelta[10] e che appoggiò la proposta dell'AC Firenze. Questa possibile alternanza a tre circuiti venne bocciata dalla FOCA[11]. In agosto venne raggiunto l'accordo definitivo tra la FOCA e gli organizzatori di Imola per la tenuta del gran premio non valido per il campionato, da tenersi la settimana successiva a quello d'Italia[12].
Qualifiche
All'Ensign è il turno dello svizzero Marc Surer, all'esordio in Formula 1, ancora in lotta nel campionato di Formula 2. Si rivede l'Alfa Romeo che iscrive due vetture: il nuovo modello 179 per Bruno Giacomelli e il vecchio 177 per Vittorio Brambilla, che torna alle gare dopo un anno dall'incidente del 1978 proprio a Monza. Il pilota messicano Hector Rebaque fa esordire la vettura che porta il suo nome, la HR100, costruita con l'appoggio della Penske.
La pole è ancora una volta conquistata da una Renault con Jean-Pierre Jabouille, secondo è René Arnoux, anch'egli su Renault, terzo Jody Scheckter a un passo dal mondiale, in seconda fila c'è pure Alan Jones, protagonista con la Williams di una seconda parte di stagione fenomenale. Terza fila per l'altra Ferrari e l'altra Williams, quelle di Villeneuve e Regazzoni.
Gara
Scheckter va subito al comando seguito da Arnoux, Gilles Villeneuve, Jacques Laffite (partito settimo), Jabouille, Regazzoni, Nelson Piquet (partito ottavo) e Mario Andretti (partito decimo). Alan Jones, autore di una cattiva partenza, è ventesimo. Al secondo giro esce Piquet e abbandona la gara, mentre Arnoux passa Scheckter. Il francese comanda sino al giro 14 quando il suo turbo lo abbandona.
Ora è in testa di nuovo Scheckter, davanti a Gilles Villeneuve, terzo è Laffite, quarto Jabouille, quinto Regazzoni, sesto Lauda. Al ventesimo passaggio Bruno Giacomelli passa Mario Andretti e va alla caccia di Lauda e dei primi punti Alfa. Otto giri dopo sarà costretto al ritiro da un'uscita di pista. Nel frattempo Regazzoni ha passato Jabouille.
Laffite, l'unico che potrebbe ancora portare via il titolo a un ferrarista, rompe il motore al giro 42 dando così via libera alle due Ferrari. Villeneuve, ancora potenzialmente in corsa per il titolo, non attacca Scheckter ma di fatto lo scorta fino al traguardo.
Il sudafricano vince gara e mondiale e la Scuderia Ferrari vince il mondiale costruttori. Terzo arriva Clay Regazzoni, pilota sempre amato dal pubblico monzese, quarto Niki Lauda che finalmente torna a punti dopo nove gare, quinto Andretti, sesto Jarier.
Classifica
Classifiche
Piloti
| Pos. | Pilota | Punti |
|---|---|---|
| 1 | Jody Scheckter | 51 |
| 2 | Gilles Villeneuve | 38 |
| 3 | Jacques Laffite | 36 |
| 4 | Alan Jones | 34 |
| 5 | Clay Regazzoni | 27 |
| 6 | Patrick Depailler | 20 |
| 7 | Carlos Reutemann | 20 |
| 8 | Jean-Pierre Jarier | 14 |
| 9 | Mario Andretti | 14 |
| 10 | John Watson | 13 |
| 11 | René Arnoux | 11 |
| 12 | Jean-Pierre Jabouille | 9 |
| 13 | Didier Pironi | 8 |
| 14 | Niki Lauda | 4 |
| 15 | Nelson Piquet | 3 |
| 16 | Jacky Ickx | 3 |
| 17 | Jochen Mass | 3 |
| 18 | Riccardo Patrese | 2 |
| 19 | Emerson Fittipaldi | 1 |
Note
Salvo indicazioni diverse le classifiche sono tratte da Sito di The Official Formula 1, su formula1.com.
- ^ Questa volta Monza chiude, in Stampa Sera, 27 ottobre 1978, p. 4.
- ^ Carlo Ricono, "Perché ho scelto Imola", in La Stampa, 28 ottobre 1978, p. 23.
- ^ Bologna com'è nata l'iniziativa, in La Stampa, 28 ottobre 1978, p. 23.
- ^ Fra Monza e Imola decisione all'ACI, in La Stampa, 1º novembre 1978, p. 17.
- ^ Un esposto alla magistratura contro la Formula 1 a Imola, in La Stampa, 16 novembre 1978, p. 21.
- ^ Michele Fenu, "Il Gran Premio soltato a Monza", in La Stampa, 23 novembre 1978, p. 23.
- ^ Cristiano Chiavegato, "Rispetteremo Ecclestone", in La Stampa, 3 dicembre 1978, p. 21.
- ^ Carlo Ricono, "La Formula uno a Imola o non si corre in Italia", in La Stampa, 24 dicembre 1978, p. 20.
- ^ Monza e Imola per il gran premio d'Italia, in La Stampa, 14 aprile 1979, p. 23.
- ^ Michele Fenu, G. P. d'Italia, ma infine si correrà?, in La Stampa, 28 aprile 1979, p. 19.
- ^ (ES) Xavier Ventura, Italia F-1: nueva mecha al polvorin, in El Mundo Deportivo, 3 maggio 1979, p. 28. URL consultato il 5 settembre 2012.
- ^ (ES) Xavier Ventura, Imola: luz "verde" para el 16 de Septiembre, in El Mundo Deportivo, 15 agosto 1979, p. 23. URL consultato il 5 settembre 2012.
Collegamenti esterni
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