Lago Sirino
Il lago Sirino, posto in una dolina carsica alle falde della vetta omonima ad un’altitudine di 788 metri sul livello del mare e di forma leggermente ellittica, è forse l'ultimo residuo del grande lago pleistocenico che occupava la valle del Noce. Lo specchio d'acqua, anticamente molto più esteso degli attuali cinque ettari dei periodi di piena, in epoca preistorica occupava il bacino lacustre del Noce, lungo l'attuale corso del fiume e si allargava a monte della cittadina di Nemoli giungendo a Lauria; da qui, passando per Trecchina, girava attorno alle falde del monte Coccovello e ai rilievi montuosi adiacenti[1]. È alimentato da sorgenti perenni e non ha un emissario visibile. La ricca flora che lo circonda è contraddistinta da ontani, olmi, castagni, pioppi, diverse specie di conifere e vegetazione palustre. Le sue acque sono popolate da una variegata fauna ittica formata da trote iridee, anguille, capitoni, cavedani, persici reali, tinche, carpe, alborelle ed altri anfibi[2]. Rientra nel territorio del Parco nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese[3].
lago Sirino | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Nemoli |
Coordinate | 40°05′32.89″N 15°48′31.55″E |
Altitudine | 788 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0.05 km² |
Profondità massima | 9 m |
In epoca feudale apparteneva all'università di Rivello; nel 1834 è passato poi nella giurisdizione di Nemoli, diventato nello stesso anno comune autonomo e indipendente da Rivello.
Sulle sue rive si va sviluppando qualche iniziativa turistica e sorgono alcuni esercizi commerciali raggiungibili in breve tempo dall'autostrada A3 Napoli–Reggio Calabria (Lagonegro Nord/Sud e Lauria Nord), che lo sovrasta, attraverso la Strada provinciale ex Strada statale 19 delle Calabrie. Lungo il perimetro del lago è presente una stradina di 1 km indicata come ciclostrada[4].
Note
- ^ Da Potenza a Castrovillari, in Basilicata Calabria, Milano, Touring Club Italiano, 1996, p. 284 di 761, ISBN 8836500218.
- ^ lucania.net. URL consultato il 21 settembre 2012.
- ^ parcoappenninolucano.it
- ^ piste-ciclabili.com
Voci correlate
Collegamenti esterni