Campobasso

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Molise

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Campobasso
comune
Campobasso – Stemma
Campobasso – Bandiera
Campobasso – Veduta
Campobasso – Veduta
Panorama della città dalla scalinata che collega il centro storico al viale della Rimembranza, che giunge al Castello Monforte
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoLuigi Di Bartolomeo (Il Popolo della Libertà-Udeur-Unione di Centro-Movimento per le Autonomie-Alleanza di centro-liste civiche) dal 7-6-2009
Territorio
Coordinate41°33′39.6″N 14°40′06.24″E
Altitudine701 m s.l.m.
Superficie55,65 km²
Abitanti50 847[1] (30-11-2011)
Densità913,69 ab./km²
FrazioniSanto Stefano
Comuni confinantiBusso, Campodipietra, Castropignano, Ferrazzano, Matrice, Mirabello Sannitico, Oratino, Ripalimosani, San Giovanni in Galdo, Vinchiaturo
Altre informazioni
Cod. postale86100
Prefisso0874
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070006
Cod. catastaleB519
TargaCB
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 346 GG[3]
Nome abitantiCampobassani
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campobasso
Campobasso
Campobasso – Mappa
Campobasso – Mappa
Posizione del comune di Campobasso nell'omonima provincia
Sito istituzionale
«Le montagne intorno fino all'eccelsa Majella ordinavansi in file; e le loro cime, toccantisi in apparenza e per dubbie liste distinte appena, la immensità de' bacini accennavano del Biferno del Trigno e del Sangro, ne' quali tante altre minori valli convengono. Numerose borgate, quale in iscorcio e quale in prospetto, ad animar questa scena, coronavano Campobasso, se non che tolti dalla neve gli oscuri così de' boschi come de' tetti.»

Campobasso (IPA: /kampo'basːo/; Campuasce/Cambuasce in campobassano), è un comune italiano di 50.847 abitanti[5], capoluogo dell'omonima provincia e della regione Molise.

Sorge a 701 m s.l.m.[6], risultando così il quarto capoluogo di provincia più alto d'Italia dopo Enna, Potenza e L'Aquila, e il terzo capoluogo di regione più alto del territorio italiano dopo Potenza e L'Aquila.

La città, di origine longobarda, si trova nella zona compresa tra i fiumi Biferno e Fortore. Il centro storico accoglie numerosi palazzi e monumenti di diverse epoche storiche, dalla duecentesca chiesa di San Leonardo al castello Monforte e alla neoclassica cattedrale della Santissima Trinità.

La città è sede arcivescovile metropolitana (arcidiocesi di Campobasso-Boiano) e dell'Università degli studi del Molise.

Geografia fisica

Campobasso è una città formata da una parte antica di origine medioevale, ricca di valori storici e artistici, posta sul pendio di un colle dominato dal Castello Monforte, e da una parte più moderna ed elegante originaria del XIX secolo che si sviluppa sul piano ai piedi del centro antico. Intorno al castello che domina la città si sviluppa il borgo medioevale, costituito da vicoli e scalinate lunghe e tortuose, ai lati delle quali sorgono case ed edifici in pietra, spesso aventi caratteristici cortiletti interni. Molto importanti sono i portali delle case più antiche realizzate anch'esse in pietra locale, ricche di decorazioni, stemmi di famiglie nobili e figure allegoriche. La città ottocentesca, denominata centro storico murattiano, si estende in piano e presenta le caratteristiche tipiche dello sviluppo urbanistico di tale periodo storico. Progettato secondo l'ideale della città giardino, presenta molti spazi verdi, ricchi di essenze arboree rare e pregiate (sequoie, cedri del Libano, ginkgo biloba, abeti rossi, lecci, ecc.), piazze, nonché fontane e fontanelle[7] dalla quale sgorgano tuttora acque fresche e pure. Ottime le specialità culinarie del luogo, famoso anche per le vecchie officine in cui si forgiano coltelli. Il rapporto di ecosistema urbano (prestazione di una città sostenibile, ideale e non utopica) colloca il comune al 38º posto tra le 103 città italiane capoluogo e tra le prime nel centro-sud con una percentuale del 55,44% superiore alla media nazionale[8].

Clima

Il clima della città è continentale di tipo appenninico. Durante l'inverno sono frequenti le nevicate che in alcune annate hanno anche raggiunto depositi ragguardevoli. La stagione più piovosa è quella autunnale con una media di 81 mm nel mese di novembre. Con una temperatura media annua di circa 12 °C il capoluogo molisano risulta tra le città più fredde d'italia.

CAMPOBASSO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 7711131827293026161166,71428,717,716,8
T. min. media (°C) 013613182117137410,77,318,788,7
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 121130000000083130034
Precipitazioni (mm) 55,259,550,350,947,835,735,240,245,657,881,068,3183,0149,0111,1184,4627,5
  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Campobasso.
 
Panorama

Storia

Epoca Sannitico-Romana

Le origini di Campobasso come centro abitato sono incerte. Sull'altura che domina l'odierna città era presente un insediamento di controllo dei Sanniti, di cui ancora oggi si conservano le tracce, posto a controllo del tratturo. Lo scopo difensivo del sito è confermato dal ritrovamento, nei pressi del castello Monforte, di resti di mura osco-sannite e dal rinvenimento, tra le rovine della Chiesa di San Mercurio nel 1930, di un'iscrizione osca portante il nome di “VALVENNIUS”. Tale insediamento gravitava probabilmente intorno a un centro più importante che alcuni storici identificano con Aquilonia situato su Monte Vairano (tra i comuni di Campobasso, Busso e Baranello) del quale sono riaffiorate, dopo attente campagne di scavi archeologici, numerose tracce. A pochi chilometri da Campobasso poi, nel comune di Sepino, è presente un altro importante sito archeologico a testimoniare l'importanza che questo territorio ha avuto in epoca sannita prima e romana poi. Si tratta infatti delle antiche vestigia della Saipins sannitica e della successiva Saepinum romana di cui si conservano molto bene le ampie strade, le mura, gli archi, le porte, le terme, il foro e il suggestivo teatro. La storia del territorio di Campobasso è quindi indissolubilmente legata a quella dell'antico Sannio-Pentro e a Roma.

Medioevo

 
Scorcio nel Borgo medioevale

Le fonti storiche datano l'atto di nascita di Campobasso all'epoca della dominazione Longobarda in Italia. Risale infatti all'anno 878 un documento stilato da un monaco della badia benedettina di Santa Sofia in Benevento in cui si fa menzione di Campobasso (Campibassi). Questo documento, reperibile come Codice Vaticano Latino 4939, è il “Chronicon Sancte Sophie” ed è stato redatto al tempo in cui Adelchi era principe di Benevento. Nel periodo longobardo e successivamente durante l'egemonia normanna, Campobasso assume un'importanza economica sempre crescente riuscendo a diventare la “capitale” della Contea sotto la signoria dei De Molisio. Il fiorire dei commerci e l'aumentata importanza amministrativa comportano l'ampliamento dell'antico borgo che si espande soprattutto intorno alla chiese di San Bartolomeo e di San Mercurio. Diverse sono le connotazioni che il borgo assume nel tempo: CIVITAS, CASTRUM e UNIVERSITAS HOMINUM. Tra i documenti storici del periodo compreso tra l'anno 1000 e il Trecento spicca la “PANCARTA CAMPOBASSANA” del 1277 in cui trentadue campobassani denunciarono a Carlo I d'Angiò le angherie e i soprusi del feudatario Roberto di Molise. La Pancarta testimonia la notevole combattività e la tenacia degli abitanti di Campobasso. Il quattrocento è per Campobasso un'età d'oro grazie all'intraprendenza dei Monforte, divenuti i feudatari del borgo. Secondo alcuni storici i Monforte sarebbero i discendenti dei Monfort di Francia e d'Inghilterra, scesi in Italia al seguito di Carlo D'Angiò. Campobasso e i Monforte costituiscono un binomio inscindibile nella storia della città. Il personaggio di spicco dei Monforte fu il Conte Cola detto anche il “Campobasso” di cui parla anche Benedetto Croce[9]. Egli si distinse per le sue virtù militari durante la lotta di successione al Regno di Napoli tra Angioini e Aragonesi. Cola batté moneta e provvide ad ampliare il castello dotando la città di forti mura perimetrali lungo le quali edificò le porte di San Leonardo e di Santa Cristina. Alla fine del quattrocento, con la sconfitta degli Angioini, che i Monforte avevano appoggiato, Campobasso passa agli Aragonesi e in seguito ai De Capua. Ferdinando I d'Aragona concede ai campobassani la possibilità di costruire le abitazioni addossandole alle mura perimetrali.

Cinquecento e Seicento

Agli inizi del cinquecento i De Capua sono feudatari in Campobasso. La città, grazie alla felice posizione geografica, vive di un florido commercio; infatti l'area al di fuori dalle antiche mura, con le chiese di Santa Maria Maddalena e della SS. Trinità, è contraddistinta da una notevole vivacità di scambi nei vari settori dell'artigianato. Nel 1530 diventano signori di Campobasso i Gonzaga che ne aumentano il prestigio. A loro si deve la riorganizzazione urbana della cittadina; in ogni rione le singole strade sono indicate con il nome dell'attività lavorativa prevalente come ad esempio scarparìe, ferrarìe, oreficerìe (l'attuale Via degli Orefici, ricca ancor oggi di botteghe e negozi di orafi). Signori della città, dopo i Gonzaga, sono i Vitagliano nel 1638 e successivamente i Carafa. Nel corso del Seicento Campobasso ha un ulteriore sviluppo grazie anche alla vicinanza dei tratturi che favoriscono le comunicazioni con altri centri e l'arrivo di commercianti forestieri.

Crociati e Trinitari

La vita cittadina di quel periodo è animata da alcune confraternite delle quali le 2 principali, quella dei Crociati e dei Trinitari, sono in forte contrasto fra loro. Le rivalità nascevano dalla volontà di affermare la supremazia di una classe sociale sull'altra. Diversi e violenti furono gli scontri fra queste fazioni che insanguinarono, per buona parte del secolo, le strade della città. Le due confraternite posero fine alle lotte fratricide solo nel Corpus Domini 1587, con la mediazione di Fra Geronimo da Sorbo. In queste drammatiche vicende si inserisce la tragica storia d'amore tra la trinitaria Delicata Civerra[10], e il crociato Fonzo Mastrangelo, una sorta di Giulietta e Romeo ante litteram documentata da vari testi. Il loro matrimonio, come nella famosa opera di William Shakespeare, viene impedito dalle rispettive famiglie. Fonzo fugge e si arruola nella milizia. Delicata Civerra per il dolore si ammala nella Torre Terzano dove è imprigionata e muore proprio nel giorno in cui le parti avverse fanno pace. Il Mastrangelo, ricevuta la triste notizia della morte dell'amata, abbandona tutto ed entra nell'ordine francescano. Ancora oggi un sontuoso corteo con i costumi dell'epoca rievoca la pace fra Crociati e Trinitari.

Settecento e Ottocento

 
Piazza Gabriele Pepe
 
Un palazzo del Centro Murattiano

Il settecento è attraversato da idee nuove e la struttura feudale della società viene vista come un intralcio alle iniziative della nuova classe emergente: la borghesia. Questa ventata di novità arriva anche a Campobasso. Ci sono uomini che, come Francesco de Attelis, Anselmo Chiarizia e Giovan Matteo Japoce, si prodigano in cause contro i feudatari. Molti intellettuali come Giuseppe Zurlo, Giuseppe Maria Galanti, Francesco Longano, Paolo Nicola Giampaolo, sostengono la necessità di superare l'immobilismo economico-sociale provocato dal feudalesimo. Campobasso diviene il cuore pulsante della cultura molisana, in cui trovano rifugio molti intellettuali del tempo come Gabriele Pepe e Vincenzo Cuoco. Alla morte del duca Carafa, Campobasso chiede di riscattare il feudo. Nel periodo che va dal 1728 al 1735 membri della borghesia capeggiano la rivolta. Scoppiano numerosi e cruenti tumulti per sottrarre la città ai feudatari ma solo nel 1742 i campobassani, al prezzo di ingenti sacrifici, riscattano il feudo.

Nel 1755 Carlo di Borbone re di Napoli concede a Campobasso il rango di città modello. Agli inizi dell'Ottocento, in piena età napoleonica, viene istituita la Provincia di Molise e Campobasso, come capoluogo, diviene sede di numerosi uffici amministrativi. La popolazione, nonostante le gravi perdite umane e materiali provocate dal terremoto del 1805, si moltiplica e di conseguenza anche la città si espande. Si rende necessario realizzare un piano urbanistico per soddisfare nuove e molteplici esigenze. Vengono presi in considerazione due progetti, quello di Bernardino Musenga e quello di Vincenzo Wan Rescant. Il Musenga immagina l'edificazione di un intero quartiere a schema ortogonale, invece Wan Rescant prevede l'espansione del tessuto urbano intorno a una sola grande piazza con al centro l'edificio sede dell'amministrazione civica. Al sistema radiale del Wan Rescant è preferito quello del Musenga. La parte nuova della città si sviluppa in luogo pianeggiante, sulle “campère”, così chiamato perché un tempo era occupato dai campi coltivati e dai boschi. Campobasso doveva essere “monumentale, funzionale, unitaria e moderna, destinata a una borghesia ormai disposta ad abbandonare la città feudale, ritenuta poco rappresentativa socialmente per uno Stato che, attraverso i palazzi pubblici, vuole creare l'immagine fisica dell'autorità, come prima lo era il castello sui monti”. Le piazze alberate, i viali e le aiuole fanno guadagnare a Campobasso l'appellativo di “città giardino”.

Novecento

 
Piazza Regina Elena (Villetta dei Cannoni)

Nel 1910, infatti, entrò nelle case l'energia elettrica e, a partire dagli anni venti-trenta, vennero realizzate importanti costruzioni: gli edifici per la scuola elementare “D'Ovidio”, la Banca d'Italia e il Teatro Sociale (poi Teatro Savoia), il palazzo delle Poste e Telegrafi, la Camera di Commercio, il Palazzo della G.I.L., il Palazzo di Giustizia, l'Istituto per gli orfani di guerra (attuale sede del Conservatorio musicale) e l'Istituto Tecnico “L. Pilla” (che ebbe l'onore di essere inaugurato da re Vittorio Emanuele III). Parallelamente a questa attività edilizia furono tracciate nuove strade e lastricate piazze, costruiti marciapiedi, piantati alberi, innalzati monumenti e fontane. Anche l'iniziativa privata diede il suo valido contributo edificando eleganti palazzi e dotando la città di alberghi, ristoranti, bar, negozi e cinema. Nel 1927 la sede vescovile, con bolla pontificia, venne trasferita da Bojano a Campobasso. La tragedia della seconda guerra mondiale risparmiò Campobasso dalle distruzioni provocate dai bombardamenti alleati. Nei primi anni del secondo dopoguerra la città conobbe una discreta e armoniosa espansione ma è con l'istituzione della Regione Molise nel 1963 che Campobasso vive una vera e propria rivoluzione. Divenuta capoluogo di regione infatti conosce un notevole incremento demografico e un conseguente sviluppo edilizio (che porta alla nascita del quartiere CEP nella zona nord della città), essendo sede di importanti uffici regionali e di numerose filiali e agenzie di banche e di assicurazioni. Come era avvenuto agli inizi dell'Ottocento la città rinasce grazie alla sua importanza amministrativa. Dal 1982 è sede dell'Università degli Studi del Molise la quale in pochi anni ha incrementato notevolmente l'offerta formativa ed ha riscontrato un rapido aumento della popolazione studentesca. Dal 2002 è inoltre attivo il Centro di Ricerca e Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha elevato l'intero sistema sanitario della regione portandolo all'avanguardia internazionale nei settori di diagnosi e di cura di varie branche della medicina come l'oncologia, i trapianti, le patologie cardiache e la medicina ultraspecialistica.

Origine del nome

Sull'origine del nome Campobasso ci sono molte ipotesi e poche certezze; tanti sono stati coloro che con i loro studi e ricerche hanno cercato di trovarne il significato. Lo Ziccardi, sulla base di alcune indicazioni storiche di Tito Livio, farebbe risalire il nome della città al fatto che un certo console romano Bassi abbia costruito un campo militare da cui Campus Bassi poi trasformatosi con il tempo in Campobasso. Il Galanti[11], asserisce che in origine l'abitato fosse diviso in due borghi, uno chiamato Campus de Prata e l'altro Campus Bassus. Il primo insediamento, posto a una quota più alta, sarebbe andato distrutto e gli abitanti si sarebbero trasferiti nell'altro che avrebbe così dato il nome alla futura cittadina. Secondo il Masciotta[12], il nome della città deriverebbe da Campus Vassorum, cioè campo dei vassalli. Nel X e XI secolo i vassalli erano coloro che abitavano, essendone soggetti, gli spazi circostanti i castelli del feudatario. Il Gasdia[13], ritiene più semplicemente che il nome Campobasso sia in rapporto con la sua posizione topografica. Nella sua “Storia di Campobasso” egli afferma: “Chi primo s'affacciò alla conquista di questa regione, dopo l'affaticato salire e discendere e risalire del cammino montuoso, respirò discendendo verso questo minuscolo altipiano prativo. O fossero Bulgari guidati da Alzecone, o Longobardi spoletini o beneventani, o conquistatori della normanna nobiltà, o pacifici monaci di San Benedetto da Norcia che, armati della Regula, del salterio e dei sacri arnesi agricoli risalissero da Santa Sofia di Benevento a ridar vita a questa regione…dissero: ecco il Campo Basso, ecco la località bassa dove pianteremo il bivacco, la dimora, la badia”.

Simboli

 
Il gonfalone

Lo stemma riporta un ovale con fondo rosso al cui interno sono rappresentate sei torri merlate di cui una è sormontata da una corona marchesale che ne indica l'origine feudale. Le sei torri raffigurano le torri principali che erano poste a guardia degli ingressi dell'antico borgo medioevale: porta sant'Antonio Abate, porta san Nicola, porta santa Maria della Croce, porta san Leonardo, porta Mancina e porta san Paolo. Il gonfalone, in cui campeggia lo stemma, è ripartito su due colori, il rosso e l'azzurro che rappresentano quelli delle due principali antiche confraternite che nel Cinquecento gestivano il potere politico e religioso della città: il rosso per i Crociati mentre l'azzurro per i Trinitari. Una caratteristica di quest'ultimo è la sua forma che richiama gli stendardi dei popoli sannitici.

Onorificenze

«Nell'immediato dopoguerra offriva un cospicuo contributo all'opera di bonifica del territorio organizzando gruppi di rastrellatori civili di mine che, con la loro opera e l'inevitabile costo di vite umane, consentirono la prima fase della ricostruzione e della ripresa del Paese.»
— Campobasso, 1944-1948

Monumenti e luoghi di interesse

Chiese

 
Chiesa di San Bartolomeo
 
Chiesa di Santa Maria Maggiore

Palazzi

 
Palazzo San Giorgio

Sull'area dove precedentemente era stato eretto il Teatro Margherita venne costruito, negli anni venti, il corpo edilizio che comprende l'attuale Teatro Savoia, chiamato in un primo tempo “Teatro Sociale”. L'inaugurazione avvenne nel 1926 con la rappresentazione dell'opera lirica “Tosca” di Giacomo Puccini. Sulla platea, a forma di ferro di cavallo, si affacciano quattro ordini di palchi, raggiungibili mediante due scalinate che si diramano dal foyer. Il palcoscenico, separato dalla platea dal golfo mistico, ha una capienza per quaranta orchestrali. All'interno del teatro si possono ammirare gli affreschi realizzati da Arnaldo De Lisio che rappresentano scene di vita quotidiana e luoghi caratteristici di Campobasso e del Molise. Di notevole suggestione è l'affresco “il Trionfo dei Sanniti” che copre l'intera volta della platea. Interessanti sono anche le opere in ferro battuto realizzate dall'artista campobassano Giuseppe Tucci. Nel 2002, con un esamplare opera di restauro, il teatro è stato restituito alla città tornando ad essere uno dei centri di aggregazione culturale più amati. Da alcuni anni è gestito da una fondazione che ha come direttore artistico dall'estate 2011 l'attore di origine molisana Edoardo Siravo.

Architetture militari

 
Castello Monforte
 
Torre Terzano
  • Castello Monforte
  • Cinta interna di mura fortificate
    • Torre Terzano
    • Torre San Mercurio
  • Cinta esterna di mura fortificate
    • Porta Santa Cristina (Porta Mancina)
      • Torre dei Petitti
      • Torre dei Presutti
    • Porta Sant'Antonio (Porta della chiaia)
      • Torre dei baroni Pettini
    • Porta San Paolo (Porta di Rosa)
      • Torre dei Ferrante
    • Porta Santa Maria della Croce - non più esistente
    • Porta San Nicola (Porta Nuova)
      • Torre dell'abate Ginetti
    • Porta San Leonardo (Porta della piazza/Porta del borgo) - non più esistente

Sotterranei

I sotterranei, ricavati nei secoli dall’opera dell’uomo, rappresentano una realtà nascosta del borgo antico. Gran parte della pietra fu estratta per poter costruire i palazzi per cui si possono immaginare i volumi esistenti nel sottosuolo. A seguito del catastrofico terremoto del 1456, il conte Cola di Monforte progettò la nuova città, con un assetto difensivo, dotandola di doppia cinta muraria, interrotta dalle porte che davano accesso al borgo. Utilizzò i vuoti esistenti collegandoli tra loro e rendendoli funzionali a una logica militare. Una ragnatela di cunicoli, una sorte di “rete” in tempi medievali che consentiva la comunicazione rapida da più punti. Tra i sotterranei fotografati, ci sono alcuni tratti dell’antico camminamento che permetteva alle guarnigioni di spostarsi velocemente da una torre all’altra e dalle mura di cinta alla parte alta del colle. Su questa attendibile ipotesi l’Associazione orienta le ricerche con l’obiettivo di ripercorrere il leggendario passaggio che permetteva l’estrema fuga in caso di prolungati assedi. Nel corso dei secoli i sotterranei hanno subito diverse destinazioni: verso la fine del XV sec. con l’ampliamento del borgo e l’istituzione della dogana con l'editto di Ferrante d’Aragona, furono aperti i fondaci della farina, del sale, delle carni. Durante la seconda guerra mondiale furono utilizzati come rifugi antiaerei. Negli anni sessanta furono adibiti a discoteche e luoghi di incontro di giovani, per l’ampiezza dei locali e l’isolamento acustico. Successivamente abbandonati e non più utilizzati con fini sociali, sono stati identificati come discariche di materiale edile a seguito di ristrutturazioni. Attualmente sono molto ricercati per renderli fruibili come pub e ristoranti.

Aree naturali

  • Parco della Via Matris
  • Piazza Regina Elena - Villa dei Cannoni
  • Giardino del Convitto Nazionale Mario Pagano
  • Parco San Giovanni
  • Pineta di San Giovannello
  • Bosco Faiete
 
Scorcio a Villa de Capoa
 
Sentieri a Villa de Capoa

La settecentesca “Villa De Capoa”, recuperata con un accurato progetto, è uno dei luoghi più suggestivi della città.

Il parco, adiacente all'ex convento di Santa Maria delle Grazie, fu fatto costruire nel Cinquecento da Andrea De Capoa. Svolse per circa due secoli la funzione di riserva delle erbe che i monaci del convento utilizzavano per la creazione di medicinali naturali. Nel Settecento fu acquistato da privati e riorganizzato in parco vero e proprio. Infine nell'Ottocento la contessa Marianna de Capoa lo donò alla città.

Il giardino è all'italiana, ricopre un'area di quasi 16.000 m². Il viale principale, va dall'ingresso a una piazza; in essa sono collocate una fontana e una piattaforma circolare, usata per allestire spettacoli. In altre zone del giardino vi sono un labirinto di siepi e una rotonda delimitata da quattro aiuole, in cui, nel 1929, sono state impiantate delle sequoie. Ad arricchire i suggestivi sentieri vi sono sculture mitologiche, archi di pietra o di siepi, un sarcofago di fine Quattrocento, un pozzo, panchine in pietra e una grotta. L'ingresso principale, con il pregiato cancello in ferro battuto, si affaccia su piazza Savoia.

Le specie vegetali presenti sono varie e degne di attenzione: alte sequoie, possenti cedri del Libano, eleganti cipressi, abeti rossi, profumati tigli continuano ad avere una funzione non solo ornamentale: sono la testimonianza della cultura, del gusto e dell'arte di coloro che tanti anni fa hanno realizzato questo gioiello.

Da qualche anno all'interno del parco è presente un impianto per praticare tennis, con diversi campi coperti e scoperti, in cui viene annualmente organizzato il torneo internazionale femminile di tennis del circuito ITF Women's Tour nominato "Regione Molise" il cui premio in palio è di 25.000 $

Popolazione

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[14]

Cittadini stranieri

Gli stranieri residenti a Campobasso al 31 dicembre 2010 sono 995[15]; le comunità più numerose sono:

Cultura

Istruzione inferiore

Nel comune sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore. Quelle di secondo grado superiore comprendono un istituto professionale per i servizi commerciali e turistici, un professionale per l'industria e l'artigianato, un professionale per l'agricoltura e l'ambiente, un tecnico commerciale, un tecnico industriale, un tecnico per le attività sociali, un tecnico per geometri, un liceo classico, due licei scientifici, due licei linguistici, un liceo delle scienze umane, un liceo artistico, un liceo musicale.

Istruzione superiore

Formazione militare

Biblioteche

  • Biblioteca Provinciale "Pasquale Albino"
  • Biblioteca dell'Archivio di Stato di Campobasso
  • Bibliomediateca Comunale "Igino Petrone"
  • Biblioteca Comunale "Giovanni Antonio Colozza"
  • Biblioteca Comunale "Sacro Cuore di Gesù"
  • Biblioteca Comunale Campobasso Nord
  • Biblioteca Comunale Corso Mazzini
  • Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Lorenzo Perosi"
  • Biblioteca Centrale d'Ateneo - Università degli Studi del Molise
  • Centro di Documentazione Europea - Università degli Studi del Molise
  • Centro di Cultura del Molise - Università degli Studi del Molise

Musei e gallerie espositive

Centri culturali

Media

Reti Televisive

Radio

Quotidiani

Quotidiani Telematici

Cinema

  • Multiplex Maestoso
  • Cinema Sala Alphaville (dedicato al cinema d'essai)

Teatro

Personalità legate a Campobasso

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Eventi

 
I Misteri, L'Assunta
 
La processione della Madonna dei Monti

Festival dei Misteri

  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo dei Misteri.

Ogni anno, nella domenica del Corpus Domini, nelle vie della città sfilano i "Misteri", strutture in una lega ferrea flessibile e resistente create dal campobassano Paolo Saverio Di Zinno nel XVIII secolo. Si presentano come dei carri allegorici su cui sono esposti i misteri della Bibbia. I "Misteri" sono anche nominati quadri viventi, infatti bambini, anziani e adulti, si trasformano in santi, angeli e demoni ancorati alle strutture in acciaio e legno appositamente rivestite offrendo una visione surreale e generando l'impressione che i personaggi aleggino nell'aria. Le strutture sono portate a spalla da gruppi di portatori che avanzano al ritmo scandito dal capo mistero e cadenzato dalla banda musicale che propone una marcia tratta dal Mosè di Rossini. La sfilata è composta, nell'ordine, dalle seguenti raffigurazioni:

Alla fine della manifestazione, dal palazzo comunale l'arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano (Mons. Giancarlo Maria Bregantini) impartisce la Benedizione ai Misteri. Nel febbraio del 1997 nasce l'Associazione "Misteri e Tradizioni", supportata una forte richiesta dei cittadini, per tutelare il patrimonio storico culturale dei Misteri. Oggi l'associazione ha reso possibile la realizzazione del Museo dei Misteri, e del sito ufficiale della manifestazione.

Nel Medioevo i Misteri si allestivano e si disfacevano anno per anno, variando di forme e di costumi, con il patrocinio di congregazioni religiose laiche che sostenevano le spese di allestimento. Le rappresentazioni avvenivano su palchi fissi o mobili con scenografie elementari, i copioni erano in linguaggio popolare e gli argomenti rispettavano la vita e la fantasia delle platee di fedeli a cui si rivolgevano. In quelle forme di rappresentazioni possiamo trovare forme di teatro greco o romano e nel Quattrocento si cerca di canonizzare le rappresentazioni dei Misteri creando regole per non cadere nel goffo e nel profano. La trasformazione di quadri viventi in quadri stabili non indecorosi o goffi, lontani da forme di irreligiosità, si verifica a Campobasso negli anni 1740, quando la borghesia locale suggella la sua ascesa con l'affrancamento dal servaggio feudale. In origine i Misteri erano ventiquattro conservati nelle tre chiese che provvedevano all'organizzazione della processione del Corpus Domini. Sei di essi non ressero alla prova che il Di Zinno, autore degli stessi, fece con i modelli di cera da lui creati prima di poggiarci le persone, altri sei invece furono distrutti dal terremoto del 1805, mentre il Santissimo cuore di Gesù fu realizzato nel 1959 sulla base di un bozzetto del Di Zinno.

Il Venerdì Santo

L'origine della processione del venerdì Santo a Campobasso risale probabilmente alle sacre rappresentazioni del XIII secolo. La notizia storica più sicura risale al 1626 quando in un "istrumento di concordia tra i Crociati e i Trinitari" si accenna a tale manifestazione.

Nella chiesa di Santa Maria della Croce vengono custodite le statue dell'Addolorata e del Cristo morto. Tutta la cittadinanza si ritrova in questa chiesa nelle sere del settenario, raccolta in silenzio mentre viene cantato l'inno che viene chiamato dai campobassani "lo zuchetezù", una specie di "botta e risposta", che il suo compositore chiamò: "Oh di Gerico beata".

La processione del venerdì Santo si colloca all'interno delle manifestazioni processionali legate alla passione. Il corteo solitamente inizia alle ore 17.00 del Venerdì Santo da Santa Maria della Croce e vede la partecipazione della quasi totalità della città che segue mestamente il Cristo morto. La statua dell'Addolorata viene posta tradizionalmente dietro il Cristo e viene accompagnata da donne vestite di nero che reggono nastri che partono dalla statua. La musica del "Coro" che accompagna la processione del venerdì Santo è del maestro Michele De Nigris. Il coro inizialmente era formato da un centinaio di cantori e dalla banda musicale, oggi sono oltre settecento persone quelle che vi partecipano.

Altri eventi

  • Il 31 maggio, in occasione della Festività della Madonna dei Monti, si realizza, lungo le strette vie del borgo antico, un'infiorata con la quale si illustrano scene sacre e simboliche.
  • La manifestazione più coinvolgente, in occasione della festività del Corpus Domini, è il Festival dei Misteri.
  • Ogni anno si svolge un corteo in costumi d'epoca per rievocare un importante evento storico del cinquecento:La pace fra Crociati e Trinitari', che dal 1997, anno della morte del suo ideatore, l'avv. Corradino Caluori detto Corrado, viene portato avanti dall'Associazione da lui fondata, la "Pro Crociati e Trinitari".
  • Dal 1996 il capoluogo molisano ospita la Mostra d'Arte Contemporanea internazionale "Fuoriluogo", promossa dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso e dall'Associazione Culturale Limiti-Inchiusi Arte Contemporanea.
  • Dal 2002 la città ospita un Festival Internazionale del cinema, ideato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune e dal Cineclub Kimera di Termoli, dal nome di "Kimera Film Festival" ex "La Notte dei Corti Viventi". Il Festival è l'unico evento internazionale legato al cinema che la regione possa vantare, oltre ad essere la manifestazione cinematografica con la massima anzianità regionale e con la migliore continuità.
  • Nel 2007 è stata realizzata dopo anni di assenza Moliseinfiera, la maggiore rassegna espositiva della regione e nel 2008 è stata presentata la prima edizione di Piacere Molise, la prima fiera enogastronomica della regione.
  • Sant'Antonio abate Il 17 gennaio comincia ufficialmente il Carnevale e a Campobasso così come in moltissimi luoghi d’Italia si accendono dei falò. La festa ha il suo scenario obbligato nella chiesa e sul sagrato dedicata a Sant’ Antonio abate. È qui che c’è la benedizione degli animali, ed è qui che si ammassano i ciocchi di legna che al tramonto vengono accesi e che continueranno ad ardere per tutta la serata.
  • Crociati e Trinitari La manifestazione trae origine dalla Pace tra Crociati e Trinitari, rievocando così l’avvenimento storico avvenuto a Campobasso nel 1587.

Di solito viene effettuata in concomitanza dei festeggiamenti del Corpus Domini.

Geografia antropica

Quartieri

Pur non rivestendo il ruolo di enti amministrativi locali propriamente detti, sono nate delle associazioni di quartiere su tutto il territorio comunale. Tali associazioni, nate da aggregazioni di cittadini, si pongono a servizio dei quartieri da esse definiti come mediatori tra il cittadino e l'amministrazione comunale. Il territorio dunque risulta diviso nei seguenti quartieri:

Quartiere Siti d'interesse
Centro Storico Castello Monforte; Chiesa di San Bartolomeo; Chiesa di San Giorgio; Chiesa di San Leonardo; Chiesa di Santa Maria della Croce; Chiesa di Santa Maria Maggiore; Palazzo Mazzarotta; Palazzo Cannavina; Parco della Via Matris; Nuovo Museo Provinciale Sannitico.
Centro Murattiano Cattedrale della Santissima Trinità; Chiesa di Santa Maria della Libera; Chiesa Valdese; Palazzo San Giorgio; Palazzo Magno; Convitto Nazionale Mario Pagano; Palazzo della Banca d'Italia; Palazzo del Governo; Teatro Savoia; Teatro Ariston; Conservatorio di Musica "Lorenzo Perosi"; Biblioteca Provinciale "P. Abino"; Biblioteca Comunale Corso Mazzini; Museo dei Misteri; Museo Internazionale del Presepe in Miniatura "Guido Colitti"; Galleria di Arte Contemporanea "Limiti-Inchiusi"; Villa De Capoa; Stadio Vecchio Romagnoli; Stazione Ferroviaria.
Campobasso Nord Chiesa del Sacro Cuore di Gesù; Chiesa di San Giovannello; Chiesa di San Giuseppe Artigiano; Parco di San Giovannello; Biblioteca Comunale Via Gramsci; Pista Ciclabile; Sede della Regione Molise; Zona Industriale e Commerciale Campobasso-Ripalimosani.
San Giovanni Convento di San Giovanni Battista ai Gelsi; Chiesa di San Pietro; Parco San Giovanni; Cimitero Comunale; Pista Ciclabile; Terminal Bus.
Vazzieri Chiesa di Maria Mater Ecclesiae; Università degli Studi del Molise; Bibliomediateca Comunale "Igino Petrone"; Percorso podistico Campobasso-Ferrazzano.
Sant'Antonio Abate Chiesa di Sant'Antonio Abate; Chiesa di Santa Maria De Foras; Fontana Vecchia; Stadio Nuovo Romagnoli; Polo Fieristico; Cittadella dell'Economia.
Tappino Presidio Ospedaliero Regionale "Antonio Cardarelli"; Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II; Sito archeologico di Monte Vairano; Bosco Faiete.

Frazioni

La città ha un'unica frazione, Santo Stefano, exclave che confina con i comuni di Ripalimosani, Castropignano e Oratino.

Economia

L'economia della città si basa principalmente sul commercio e sulla lavorazione dei prodotti alimentari (oleifici, distillerie, pastifici); in essa hanno infatti sede le industrie alimentari La Molisana, Colavita, e la Caffè Camardo S.p.A.. Altrettanto sviluppato è il settore del pubblico impiego, legato principalmente alla sua funzione di capoluogo regionale. Sono da ricordare inoltre alcune lavorazioni di prodotti artigianali come la produzione di coltelli e forbici, attività presenti sin dall'epoca medievale, durante la quale le officine di Campobasso erano considerate tra le più importanti d'Europa. Allo scopo di rilanciare le industrie e le piccole e medie imprese, il governo ha individuato nella città di Campobasso una tra le 22 zone franche urbane d'Italia.

Turismo

Il territorio cittadino è ricco di spettacolari scenari storici e ambientali. Da Campobasso infatti possono essere facilmente raggiunte le più importanti stazione sciistiche dell'Appennino situate a Campitello Matese, Capracotta e Roccaraso. Per chi ama la natura importanti sono l'Oasi del WWF di Monte Mutria, l'Oasi della LIPU di Casacalenda, il massiccio del Matese, la riserva di Collemeluccio con le sue estensioni di boschi di abete bianco, la riserva di Montedimezzo e il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ricchissimo sia dal punto di vista floreale e soprattutto faunistico per la presenza dell'orso bruno, del camoscio, del lupo, del cervo e della lince. Dal punto di vista storico molto significative sono l'area archeologica di Saepinum con i suoi monumenti e quella di Pietrabbondante con il suo teatro sannitico. Dal punto di vista religioso infine, importanti sono la chiesa di Santa Maria della strada in agro di Matrice a pochi chilometri dal capoluogo, la chiesa di Santa Maria del canneto sulle sponde del fiume Trigno, il Santuario dell'Addolorata, patrona del Molise, a Castelpetroso e il monastero di San Vincenzo al Volturno.

Infrastrutture e trasporti

Strade

 
La rete stradale e ferroviaria di Campobasso

I collegamenti stradali extraurbani sono caratterizzati dalle seguenti strade statali:

La città è servita da una tangenziale divisa in:

  • SS 710 Tangenziale Est di Campobasso, conosciuta anche come Variante alla SS 87 che taglia la città attraversandola tramite dei viadotti e una galleria (Vazzieri-San Vito) partendo dalla località San Vito e giungendo all'innesto col raccordo Ingotte passando per i quartieri Vazzieri, Colle dell'Orso e Campobasso Nord.
  • SS 711 Tangenziale Ovest di Campobasso, che parte dalla località San Vito con i raccordi per la Tangenziale Est e la SS 645, per giungere alla località Santa Maria de Foras/Selvapiana.

Strade in costruzione

  • Autostrada Termoli - San Vittore: la regione Molise e l'ANAS si sono unite nella società Autostrade del Molise S.p.A. per realizzare il collegamento autostradale che, innestandosi con l'A14 presso Termoli e con l'A1 presso San Vittore nel Lazio, si presenterà come valida alternativa alle SS647 e SS87. La città sarà ad essa collegata tramite una bretella di raccordo autostradale che la innesterà presso Bojano.
  • Fondovalle del Rivolo, strada che partendo dalla località Selvapiana/Coste di Oratino, e dunque dall'innesto con la Tangenziale Nord (in costruzione), giungerà alla SS 647, offrendosi come alternativa al raccordo Ingotte raggiunto dalla Tangenziale Est.
  • Tangenziale Nord di Campobasso, che chiuderà l'anello della tangenziale della città partendo dalla fine della Tangenziale Ovest in località Santa Maria de Foras/Selvapiana per raggiungere simmetricamente coma fa la Tangenziale Est, la Zona Industriale.

Ferrovie

La stazione di Campobasso è situata nel centro della città, di tipo passante, ed è gestita da Centostazioni, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che gestisce i 106 immobili ferroviari italiani più importanti, subito dopo quelli gestiti da Grandi Stazioni.

La stazione è attraversata dalle linee:

La stazione è capolinea di tutti i treni che ivi transitano e le destinazioni principali sono Roma Termini, Napoli Centrale, Benevento, Pescara Centrale e Termoli.

Nel territorio comunale è presente inoltre la stazione di Ripalimosani, attualmente chiusa al servizio commerciale.

Progetti

Mobilità pubblica

La rete dei trasporti pubblici urbani e suburbani è gestita dalla società SEAC, che offre 23 linee di autobus in servizio dalle 5 del mattino alle 22.

La rete dei trasporti pubblici extraurbani è caratterizzata da diverse società di trasporti con destinazioni regionali e nazionali. Tutte le linee hanno come fermata il Terminal Bus, collegato tramite un vicino sottopassaggio alla stazione ferroviaria, e presto collegato tramite un sistema di sovrappasso/sottopasso pedonale a Corso Mazzini. In tale struttura si può notare un murales creato dall'artista Blu.

Tra le maggiori società che effettuano servizio presso il terminal della città:

Società Principali destinazioni regionali Principali destinazioni nazionali
Molise Trasporti Termoli (CB); Isernia; Venafro (IS) Roma; Perugia; Siena; Firenze; Torino; Bologna
ATM (Molise) Venafro (IS); Isernia; Bojano (CB); Termoli (CB) Chieti; Pescara; Rimini; Cesena; Imola; Bologna
AIR Termoli (CB) Benevento; Avellino; Salerno
Sita Sogin Campodipietra (CB) Foggia

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Gemellaggi

Campobasso è gemellata con:

Sport

La città è dotata di diversi impianti sportivi. Tra quelli pubblici più importanti:

  • Stadio Nuovo Romagnoli, con una capienza di 25000 posti a sedere, in cui il 3 giugno 2003 si è disputato un incontro amichevole tra la nazionale di calcio maschile e la squadra nazionale dell'Irlanda del Nord. La partita è terminata con la vittoria dell'Italia per 2 reti a 0;
  • Palasport Vazzieri, in cui viene praticato soprattutto il basket;
  • Palaunimol, dell'Università del Molise e inaugurato in occasione dei Campionati Nazionali Universitari 2010;
  • Piscina Comunale, adiacente al Parco di Villa de Capoa;
  • Impianti tennistici di Villa de Capoa, che ospitano ogni anno il Torneo Internazionale "Regione Molise" inserito nell'ITF Women's Circuit e che mette in palio 25000 $.

Principali Società Sportive

  • F.i.d.a.l. - Comitato Regionale Molisano
  • F.i.g.c. - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Ciclistica Italiana - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Italiana Tennis - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Italiana Pallavolo - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Italiana Pallacanestro - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Italiana Sport Invernali - Comitato Regionale Molisano
  • Federazione Italiana Sport Disabili - Comitato Regionale Molisano
  • C.U.S. Molise Assoc. Sportiva Dilettantistica
  • Gruppo Sportivo Virtus
  • Atletica Molise Amatori
  • Polisportiva Molise Campobasso
  • CUS Molise
  • Podistica Avis Campobasso
  • SC Promosport
  • Emmedue SSD A.R.L.

Eventi Sportivi

  • Atletica Amatori Molise -La mezza maratona Tappino-Altilia   (Km 21,0975) inserita nel calendario nazionale F.I.D.A.L.
Albo d'oro
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Augusto Massa centro-sinistra Sindaco
1999 2004 Augusto Massa Democratici di Sinistra Sindaco
2004 2009 Giuseppe Di Fabio centro-sinistra Sindaco
2009 in carica Luigi Di Bartolomeo Il Popolo della Libertà Sindaco
Edizione Anno Vincitore uomini Tempo Vincitrice donne Tempo
I 1984   Foschi Luigi 1:12:52   Marcantonio Annamaria 2:00:59
XXIX 2012   Kimeli Kisorio 1:04:31   Martina Rocco 1:17:30
  • Planet Campobasso - Stagione 2007/2008 Campionato Nazionale di Serie B Girone D maschile.
  • Five Campobasso - Stagione 2011/2012 Campionato Nazionale maschile di Serie B girone D.
  • Polisportiva Chaminade 1999 - Prima Squadra (c1 regionale) - Under 21 Nazionale - Juniores Regionale - Allievi regionali - Giovanissimi regionali - Pulcini.

Per 12 volte Campobasso è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1913, l'ultima nel 1989.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Campobasso
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1913 Bari 256   Costante Girardengo   Eberardo Pavesi
1927 Bari 243,6   Alfredo Binda   Alfredo Binda
1934 Bari 245   Félicien Vervaecke   Giuseppe Olmo
1936 Bari 243   Olimpio Bizzi   Giuseppe Olmo
1937 11ª b San Severo 105   Cesare Del Cancia   Gino Bartali
1950 16ª L'Aquila 203   Fiorenzo Magni   Hugo Koblet
1956 Pescara 205   Charly Gaul   Alessandro Fantini
1960 Sorrento 186   Miguel Poblet   Jacques Anquetil
1963 Bari 252   Jaime Alomar   Vittorio Adorni
1966 Napoli 210   Vincent Denson   Julio Jiménez
1975 Teramo 258   Roger De Vlaeminck   Francisco Galdós
1989 Potenza 223   Stefan Joho   Silvano Contini
  • Mens Sana Campobasso - stagione 2011/2012 Campionato Nazionale di Serie B Dilettanti girone da stabilire.

Dal 2002 nel mese di giugno la città ospita il Torneo Internazionale "Regione Molise" di tennis. Esso è su terra battuta e fa parte dell'ITF Women's Circuit. È passato nel tempo da 10.000 $ a 25.000 $. Nella tabella di seguito è riportato l'albo d'oro.

Anno Vincitore Nazionalità Finalista Nazionalità Risultato Montepremi
2011 Karin Knapp   Italia Alize Lim   Francia 6-2, 6-4 25.000$
2010 María Irigoyen   Argentina Laura Thorpe   Francia 6-2, 7-6 25.000$
2009 Irina Burjačok   Ucraina Nathalie Viérin   Italia 6-4, 5-4 25.000$
2008 Maša Zec Peškirič   Slovenia Anne Schaefer   Germania 6-3, 6-3 25.000$
2007 Kyra Nagy   Ungheria Christina Wheeler   Australia 6-2, 6-0 25.000$
2006 Alisa Klejbanova   Russia Mandy Minella   Lussemburgo 2-6, 6-3, 6-3 25.000$
2005 Marija Korytceva   Ucraina Zuzana Kučová   Slovacchia 5-7, 6-1, 7-5 25.000$
2004 Sania Mirza   India Magda Mihalache   Romania 6-3, 6-4 10.000$
2003 Catalina Castano   Colombia Nina Bračikova   Russia 6-2, 6-2 10.000$
2002 Natalia Gussoni   Argentina Rita Degli Esposti   Italia 6-1, 6-1 10.000$

Campobasso, insieme alle altre due sedi dell'Università del Molise, Isernia e Termoli, ha ospitato i Campionati Nazionali Universitari 2010, tra il 21 e il 29 maggio. Questi i numeri dell'evento:

  • CUS aderenti: 49;
  • Pertecipanti: circa 6000 (atleti, tecnici, accompagnatori, ecc.);
  • Discipline sportive: 20-22;
  • Trasporti: circa 1000 transfer (con 4 bus da 50 posti, 20 minibus, 30 autovetture e 30 scooter);
  • Copertura sanitaria: 20 medici sui diversi campi di gara distribuiti nelle tre sedi;
  • Premiazioni: 300 coppe, oltre 500 medaglie d'oro e d'argento, oltre 700 medaglie di bronzo;
  • Operatori: circa 500 persone.

In occasione dello svolgersi di tale manifestazione, è stato inaugurato nel campus di Vazzieri a Campobasso il Palaunimol, adiacente al palazzo della Biblioteca Centrale d'Ateneo.

Galleria fotografica

Le foto della città

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Michelangelo Ziccardi, La Pace, Campobasso 1841.
  5. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2011.
  6. ^ Capoluoghi di provincia per altitudine – Tuttitalia.it
  7. ^ La mappa delle fontanelle di Campobasso su www.fontanellemolisane.blogspot.com
  8. ^ Fonte Legambiente, Ecosistema urbano 2009-Istituto di Ricerche Ambiente Italia.
  9. ^ Benedetto Croce, Il Conte di Campobasso in vite di avventure, di fede e di passione, edizione Laterza, Bari 1953.
  10. ^ Pasquale Albino, Delicata Civerra, racconto storico, edizione Colitti, Campobasso 1870.
  11. ^ Giuseppe Maria Galanti, Descrizione del Contado di Molise, società letteraria e tipografica, Napoli 1781.
  12. ^ Giambattista Masciotta, Il Molise, dalle origini ai nostri giorni, tipolitografia Pierro, Napoli 1915.
  13. ^ Vincenzo Eduardo Gasdia, Storia di Campobasso, Linotipia veronese Ghidini e Fiorini, Verona 1960.
  14. ^ Dati tratti da:
  15. ^ demo.istat, su demo.istat.it. URL consultato il 04-11-2011.
  16. ^ Gemellaggio con Ottawa, su luirig.altervista.org.
  17. ^ Città gemelle di Vladimir
  18. ^ città gemellate dal sito di Banja Luka, su banjaluka.rs.ba. URL consultato il 10-11-2010.
  19. ^ gemellaggio istituzionale dal sito del comune di Vastogirardi (IS) (PDF), su comune.vastogirardi.is.it.

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Collegamenti esterni

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