Lo SPAD A.2, indicato anche come SA.2, A-2 o A2, era un monomotore biposto biplano sviluppato dall'azienda francese Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés, o più brevemente SPAD, negli anni dieci del XX secolo.

SPAD A.2
Lo SPAD S.VII esposto al National Museum of the United States Air Force
Descrizione
Tipoaereo da caccia
Equipaggio1
ProgettistaLouis Béchereau
CostruttoreFrancia (bandiera) SPAD
Data primo volonovembre 1915[1]
Utilizzatore principaleFrancia (bandiera) Aéronautique Militaire
Altri utilizzatoriRussia (bandiera) IVVF
Esemplari40
Sviluppato dalSPAD A.1
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,30 m
Apertura alare9,55 m
Altezza2,65 m
Superficie alare24,56
Peso a vuoto435 kg
Peso carico735 kg
Propulsione
Motoreun rotativo Le Rhône 9J
Potenza110 CV (81 kW)
Prestazioni
Velocità max154 km/h
Velocità di salitaa 2 000 m (6 560 ft) in 12 min 30 s
Autonomia300 km
Tangenza4 300 m
Armamento
Mitragliatriciuna Lewis calibro .303 in (7,7 mm)

i dati sono estratti da Aviafrance[2]

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Derivato dallo A.1 dal quale ereditava l'insolito disegno che, a causa della caratteristica gondola anteriore, faceva apparire l'elica posizionata all'interno della fusoliera, fu un modello innovativo ma velocemente sorpassato dai pari ruolo di impostazione più classica. Impiegato principalmente dalla Imperatorskij voenno-vozdušnyj flot, la componente aerea dell'Esercito imperiale russo, ed in maniera minore dalla francese Aéronautique Militaire, la componente aerea dell'Armée de terre, nei ruoli di aereo da caccia e da ricognizione nelle fasi iniziali della prima guerra mondiale.

Storia del progetto

Dopo che nei primi mesi del 1915 la SPAD era stata acquistata da Louis Bleriot cambiando la ragione sociale da Société pour les Appareils Deperdussin a Société Pour l'Aviation et ses Dérivés, la nuova realtà aziendale aveva avviato la produzione in piccola serie del suo primo modello, l'anticonvenzionale A.1 progettato da Louis Béchereau che abbinava un'impostazione classica dalla velatura biplana ad una struttura supplementare, che posizionata davanti al velivolo, integrava una postazione destinata al mitragliere/osservatore "inglobando" il gruppo motoelica basato su un motore rotativo.[3]

Benché avesse rivelato qualche problema in ambito operativo, appena diventato disponibile un propulsore dalla maggior potenza, Béchereau sviluppò ulteriormente il suo progetto abbinando la cellula al Le Rhône 9J da 110 CV (81 kW) in luogo del precedente 9C da 80 hp (59,7 kW).

Utilizzatori

  Francia
  Impero russo

Note

  1. ^ (FR) Gaëtan Pichon, SPAD A2, in avionslegendaires.net, http://www.avionslegendaires.net/index.php. URL consultato il 24 settembre 2012.
  2. ^ (FR) Bruno Parmentier, SPAD S-A2, in Aviafrance, http://www.aviafrance.com/, 7 maggio 1998. URL consultato il 24 settembre 2012.
  3. ^ (RU) SPAD SA.1(2), in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 24 settembre 2012.

Bibliografia

  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing.
  • (EN) United States Air Force Museum Guidebook, Wright-Patterson AFB, Ohio, Air Force Museum Foundation, 1975.
  • (FR) Gerard Bordes, SPAD, in Mach 1, L'encyclopédie de l'Aviation, vol. 8, Paris, Atlas, 1981, pp. 2 173–2 187.
  • (EN) John F. Connors, Don Greer; Perry Manley, SPAD Fighters in Action (Aircraft No. 93), Carrollton, TX, Squadron/Signal Publications, Inc., 1989, ISBN 0-89747-217-9.

Pubblicazioni

  • (EN) J.M. Bruce, The First Fighting SPADs, in Air Enthusiast, Issue 15, Bromley, Kent, Pilot Press, April–July 1981, 58–77, ISSN 0143-5450.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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