Moderazione del traffico

concetto

Con moderazione del traffico (in inglese traffic calming) s'intendono tutte le tipologie di intervento (singole o combinate tra loro) realizzate ovunque si vogliano moderare gli effetti negativi prodotti dal traffico e dalla velocità dei veicoli.

Introduzione

Gli interventi di moderazione del traffico rappresentano un utile strumento di adeguamento delle strade esistenti, tanto che la stessa bozza normativa Norma per gli interventi di adeguamento delle strade esistenti cita tale soluzione fra gli interventi non strutturali.

La ragione principale risiede nell'economicità di tali interventi se paragonati a soluzioni radicali, quali modifiche della geometria delle strade di vecchia concezione. Inoltre in ambito urbano, dove la complessità dell'ambiente rende impopolari interventi di natura invasiva, sono richieste soluzioni esteticamente gradevoli: richiesta che le tecniche di moderazione del traffico possono soddisfare.

L'Institute of Trasportation Engineers (ITE) definisce così la moderazione del traffico:

«Traffic calming involves changes in street alignment, installation of barriers, and other physical measures to reduce traffic speeds and/or cut-through volumes, in the interest of street safety, livability, and other public purposes.»

"La moderazione del traffico comporta modifiche della geometria stradale, l'installazione di barriere o altri ostacoli fisici allo scopo di ridurre le velocità e i flussi di traffico, nell'interesse della sicurezza stradale, della vivibilità e di altri pubblici interessi."

La Transportation Association of Canada (TAC) definisce la moderazione del traffico come:

«Traffic calming involves altering of motorist behaviour on a street or on a street network. It also includes traffic management, which involves changing traffic routes or flows within a neighbourhood.»

"La moderazione del traffico comporta un'alterazione del comportamento dell'utenza su una strada o su una rete stradale. Include inoltre una gestione del traffico, con modifica delle traiettorie di circolazione e dei flussi all'interno di un'area urbana."

Alla luce di quanto detto, la moderazione del traffico è particolarmente indicata per le cosiddette zone sensibili, che si trovano a ridosso di servizi pubblici o privati di primaria importanza, tra i quali scuole, farmacie, ospedali/centri medici, zone commerciali, uffici pubblici, teatri, chiese ecc.

Gli interventi di moderazione del traffico sono, quindi, fondamentali per la riqualificazione urbanistica delle aree urbane nonché, se applicati determinati criteri, per aumentare le aree pubbliche al servizio del cittadino.

Il traffico veicolare viene moderato e obbligato al rispetto delle norme stradali e al tempo stesso beneficia delle maggiori aree adibite a parcheggio. I pedoni fruiscono di passaggi pedonali ben visibili e più sicuri, privi di barriere architettoniche, rispettosi delle esigenze di ciascuno ed esteticamente piacevoli.

Storicamente la moderazione del traffico ha avuto inizio come movimento popolare alla fine degli anni '60 nella città olandese di Delft. I residenti di questa città si opposero al traffico che attraversava le loro strade, trasformandole in aree residenziali circoscritte o zone vivibili: in breve tempo quelle che una volta erano vie di circolazione automobilistica diventarono zone condivise, attrezzate con tavoli, panchine ed aree di parcheggio sulla strada.

Tipo di interventi di moderazione del traffico: controllo della velocità

Esistono diversi interventi di moderazione del traffico; in generale, essi vengono suddivisi in:

  • interventi per il controllo della velocità (speed control measures);
  • interventi per il controllo dei volumi dei flussi (volume control measures);
  • interventi combinati (combined measures).

In questa sede si sofferma l'attenzione solo sugli interventi per il controllo della velocità. Gli interventi per il controllo della velocità più diffusi sono:

  • Speed Humps (dossi artificiali)

I dossi artificiali sono delle aree rialzate con bordi addolciti, disposti perpendicolarmente all'asse della strada. Hanno il vantaggio di essere poco dispendiosi ed efficienti nell'opera di moderazione della velocità. Gli svantaggi sono rappresentati dall'essere una barriera architettonica per le persone portatrici di handicap, dal costringere al rallentamento anche i veicoli di soccorso (ambulanze), e da motivi di tipo estetico.

Evoluzioni delle Speed Humps sono le Speed Tables (dossi artificiali a profilo trapezoidale), le Raised Crosswalks (dossi artificiali che fungono da attraversamento pedonale) e le Raised Intersections (isole rialzate estese a tutta l'intersezione).

  • Textured Pavements (pavimentazione stradale colorata)

Prevedono l'uso di manti stradali colorati per creare un superficie non uniforme. Vengono spesso utilizzati per enfatizzare gli ingressi alle intersezioni o gli attraversamenti pedonali. I vantaggi principali sono il forte impatto percettivo da parte dell'utente, con conseguente riduzione della velocità, ed il grande valore estetico che con una buona progettazione possono assumere. Lo svantaggio principale è l'elevato costo (in funzione dei materiali utilizzati).

  • Traffic Circles (rotatoria)

Sono isole rialzate di forma circolare poste nelle intersezioni con la possibilità di circolazione attorno ad esse. Sono ottimi interventi per la moderazione della velocità e l'incremento della sicurezza. Quando poste nelle intersezioni la loro opera di moderazione del traffico si estende ad almeno due strade. Se ben progettate, possono avere un gradevole impatto estetico. Gli svantaggi principali sono la difficoltà di iscrizione di alcuni veicoli e la notevole area occupata dall'opera. Evoluzione della rotatoria è la "falsa rotatoria", posta generalmente nelle strade percorse a velocità superiori a quelle consentite. Esse spezzano la continuità della geometria stradale, creano un elemento di disturbo che altera il comportamento dell'utente, inducendone la moderazione della velocità.

  • Chicanes

Una chicane è costituita da una deflessione orizzontale dell’asse stradale a forma di S, senza riduzione della larghezza e del numero delle corsie. Può essere ottenuta tramite allargamenti alternati dei marciapiedi, il posizionamento di isole centrali spartitraffico, oppure attraverso uno sfalsamento dei parcheggi, collocati prima della chicanes su un lato della strada e dopo su quello opposto. Le chicanes sono realizzate per indurre i veicoli a ridurre la velocità su tratti di strada che, data la loro lunghezza e rettilineità, possono consentire accelerazioni eccessive. Il rallentamento viene determinato sia dalla manovra di correzione di traiettoria imposta al veicolo, sia dalla sensazione di “strada chiusa” che la chicanes dà agli automobilisti quando viene vista da lontano. La configurazione geometrica della chicanes deve essere tale da massimizzare il rallentamento dei veicoli, senza però impedire il transito dei mezzi di emergenza e di servizio. Possono essere interventi costosi in termini monetari e di spazio occupato.

Bibliografia

  • Institute of Transportation Engineers (ITE), Traffic Calming: State of the Practice, Washington, D.C., 1999
  • Centre d’étude des transports urbains, Guide Zone 30 - Méthodologie et recommandations, Bagneux, 1992
  • Department for Transport, Developing a Strategy for Walking, 1996
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Norma per gli interventi di adeguamento delle strade esistenti, 21 marzo 2006
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade, 5 novembre 2001
  • Traffic Calming, accesso luglio 2008

Altri progetti

  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti