Germano Nicolini

partigiano italiano (1919-2020)

Germano Nicolini nasce a Correggio nel 1919.

La partecipazione alla guerra di Resistenza

Di formazione cattolica, partecipa alla guerra di Liberazione diventando comandante del terzo battaglione SAP della 77ª brigata Manfredi, con il nome di battaglia "Diavolo".

Il delitto di Don Umberto Pessina

Finita la guerra, giovanissimo divenne sindaco di Correggio, in una zona e in un periodo ancora turbati dalle vendette e dai delitti di stampo politico.

Tra questi delitti, fece molto scalpore l'assassinio di Don Umberto Pessina, parroco a Correggio, il 18 giugno 1946. Del delitto vennero accusati Ello Ferretti, Antonio Prodi e lo stesso sindaco comunista di Correggio, Germano Nicolini.

Condannati a 22 anni di carcere, scontarono 10 anni di pena in cella, mentre i veri responsabili rimasero liberiprotetti da un intreccio di paure e omertà che legava gli ambienti cattolici e della Dc, ansiosi di trovare dei capri espiatori, e lo stesso Pci, che preferì proteggere la fuga dei veri responsabili per calmare la situazione e non riaprire il caso e far emergere eventuali responsabilità di dirigenti locali.

Nel 1990 venne riaperto il caso e furono individuati i veri colpevoli: Cesarino Catellani, Ero Righi (già rei confessi nel 1946, ma condannati per autocalunnia) e William Gaiti (anch'esso reo confesso). I tre furono assolti nel 1993 in seguito all'amnistia Togliatti.

Nel 1994 anche Nicolini, Prodi e Ferretti vennero definitivamente prosciolti, e l'ex "comandante Diavolo" venne inisignito della medaglia d'argento al valor militare.

Ancora oggi Germano Nicolini, ultraottantenne, continua a prestare la sua testimonianza degli orrori della guerra.

Curiosità

La storia di Germano Nicolini, comandante Diavolo, è stata ripresa dai CSI, e dai Modena City Ramblers, che con la canzone "Al Diével" (traduzione emiliana di "Diavolo") l'hanno fatta conoscere al grande pubblico.

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