Rocca Angitola

Area archeologica nel Comune di Maierato

Posti su un colle che che guarda il bacino del lago Angitola nel Comune di Maierato, in Provincia di Vibo Valentia si ergono ancora i ruderi dell'antica città di Rocca Angitola.

Rocca Angitola
frazione
Rocca Angitola – Stemma
Rocca Angitola – Veduta
Rocca Angitola – Veduta
Rocca Angitola, Ruderi del Castello
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Provincia Vibo Valentia
ComuneMaierato
Territorio
Coordinate38°44′46.5″N 16°13′27.3″E
Altitudine228 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale89843
Prefisso0963
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantirocchesi
PatronoMadonna della Cattolica
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rocca Angitola
Rocca Angitola

Storia

La leggenda vuole che la città fosse sorta sulle rovine dell'antica Crissa, fondata dal focese Crisso, fratello di Panopeo e prendesse il suo nome in tempi moderni dall'essere edificata sopra una Rocca dirimpetto al fiume Angitola. Durante il medioevo fu denominata Rocca Niceforo, in onore del condottiero bizantino Niceforo Foca, che riuscì più volte a sconfiggere i saraceni, ed in epoca tardomedievale fu chiamata Kastron. Era cinta di mura e munita di torri e dai registri angioini risulta che nel 1276 contasse 1228 abitanti. Nella Reintegra scritta, con licenza di Ferdinando d’Aragona Re di Napoli, nell’anno 1474 risulta che Rocca Angitola aveva sotto la sua giuristizione diciotto casali.[1] Nel 1532 vengono registrate 141 famiglie che passano a 263 nel 1545,ed a 275 nel 1651. Da questo momento inizia lo spopolamento favorito anche dai terremoti del 1638 e 1659. La città fu ufficialmente dichiarata abbandonata nel 1772.[2] Infine il terremoto del 1783 distrugge le ultime, ormai abbandonate, costruzioni. Nel 1783 i pochi oggetti sacri risparmiati dal terremoto vennero portati nei paesi vicini, le tre campane della chiesa parrocchiale furono sistemate sul campanile della chiesa parrocchiale di Maierato, ed una di esse è tuttora in funzione. Lo splendido Crocifisso del 1400, noto come il "Padre della Rocca" fu trasferito nella collegiata chiesa matrice di San Giorgio Martire di Pizzo.


 
Rocca Angitola, Ruderi del Castello
 
Rocca Angitola, Ruderi Chiesa di San Nicola
 
Rocca Angitola, Ruderi Torremastio Normanna
 
Stemma Araldico sulla campana rilocata sul campanile della chiesa matrice di Maierato
File:Rocca Angitola vicinity map.jpg
Rocca Angitola, mappa del territorio






















Bibliografia

Note

  1. ^ Ilario Tranquillo, Istoria apologetica dell'antica Napizia, oggi detta il Pizzo, Stamperia Carmine Petagna, Napoli 1725: Nel celebre, e famoso Archivio dell’Eccellentissimo Principe di Mileto, esistente dentro il suo palaggio nel Pizzo, v’è una Reintegra scritta con licenza di Ferdinando d’Aragona Re di Napoli nell’anno 1474, nel qual tempo era Conte di Mileto Carlo Sanseverino. In tal Reintegra leggesi, che la Rocca Angitola avea sotto di se dieceotto casali, per essere il suo territorio assai grande; indi appaiono registrati i loro nomi così: Braccio, Staradi, Pimene, Santo Sidro, Aporono, Chirofono, Macheradi, Casalenovo, Santo Nicola, Filogaso, Santo Stefano, Scanathorio, Pronia, Maroni, Capistrano, Carthopoli, Santo Foca e Clopani.
  2. ^ ASVV ,Notaio Giorgio Pirrone, Atto del 2 Febbraio 1772: osservando specialmente le quattro casuppole che frà quelle rovine che ancora male esistono, furono trovate vuote, tanto d'Abbitatori che d'altre robbe.