Angelo Gatti Grami (Moglia di Mantova, 1810Milano, 1859) è stato un patriota italiano, attivo a Mantova negli anni della Prima guerra di indipendenza italiana[1].

Biografia

Origini e famiglia

Angelo nacque a Moglia di Mantova nel 1810 da Giuseppe Gatti Grami, grande possidente terriero, e da Matilde Zaccaria figlia di Baldassarre dei marchesi di Bordolano, imparentati con i casati milanesi dei Barbò e dei Melzi d'Eril.[2][3] Ebbe almeno una sorella, Emilia, che andò in sposa al podestà di Concordia nel 1849.[4] La famiglia Gatti Grami era allora fra le più in vista del territorio e i suoi possedimenti si estendevano, oltre che a Moglia, anche nella vicina Gonzaga e a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena; tra Settecento e Novecento essa si imparentò con le famiglie nobili dei Sessa di Milano e appunto degli Zaccaria, nonché con i Bertazzoni di Mantova, dalle cui fila venne l'arcivescovo Augusto Bertazzoni.

Angelo crebbe in giovinezza nutrito degli ideali del Romanticismo e nell'avversione al dominio austriaco del Lombardo-Veneto e fu tra i protagonisti del Risorgimento mantovano.

Attività di cospirazione

Mentre Andrea Panizza arruolava venti volontari mogliesi e prendeva parte alla Prima guerra di indipendenza a fianco dell'esercito sabaudo, Angelo organizzò e finanziò per lungo tempo insieme a Pietro Panzani, primo deputato al distretto di Gonzaga, l'attività cospiratrice sul territorio, motivo per il quale verrà segnalato alla polizia austriaca come partecipante ai "trambusti sociali"[5]. Una volta scoperti, con lui saranno denunciati il conte Carlo Arrivabene Valenti Gonzaga, il medico Carlo Barosi, il parroco don Luigi Zucchi e il curato di Moglia, don Francesco Carleschi, il mercante Severino Coppini, il maestro comunale Carlo Cenna, il mercante di bestiame Giacomo Devincenzi, l’ex maestro Gaetano Gusberti e appunto Pietro Panzani, considerato insieme ad Angelo capo degli “esaltati e malpensanti“ di Moglia, soprannominato “il Popolo”[6]. L’estrazione sociale dei cospiratori è piuttosto variegata, dal ceto nobiliare e alto-borghese dei proprietari terrieri, ai commercianti e ai professionisti, al clero liberale, ma si trovano anche piccoli artigiani e proletari.

Il loro quartier generale era la farmacia di Carlo Bertazzoni, medico di Bondanello.

Esilio e morte

Costretto a fuggire, Angelo riparò in esilio a Milano, dove restò alcuni anni in anonimato: il fallimento della Guerra d'Indipendenza gli impedì di ritornare a Mantova, dove gli austriaci erano di nuovo al potere e sorvegliavano l'attività dei cittadini grazie ad una fitta rete di spie, confidenti e informatori. A Milano conobbe e divenne amico dell'ex General Maggiore e nobile Giacomo Sessa, distintosi prima al fianco di Napoleone poi nella Prima guerra di indipendenza, il quale diede in sposa la figlia Francesca Sessa a Pompeo Gatti Grami, il figlio minore di Angelo (il maggiore era Giuseppe). Le due famiglie rividero l'unione nel matrimonio del 1946 tra Giovanni Battista Gatti Grami e Carla Sessa, figlia del nob. Cav. Luigi Sessa, podestà di Arzago d'Adda.

Morì a Milano nel 1859, ucciso da sicari filo-austriaci. Alla sua morte la vedova Anna Coppini, in accordo coi figli, vendette gran parte dei possedimenti mantovani.[7]

E' antenato di Leone Magiera, celebre pianista e direttore d'orchestra di Luciano Pavarotti.

Note

  1. ^ Teseo Mazzola, Fatti, avvenimenti, episodi e personaggi mogliesi nell’età della restaurazione e delle guerre d’indipendenza (1815-1866), Quistello, Off. Grafica Ceschi, 1984.
  2. ^ "Mantova e il suo territorio", Giorgio Rumi, Gianni Mezzanotte, Alberto Cova
  3. ^ Fondo Zaccaria, Archivio della Fondazione ISEC, Sesto S. Giovanni
  4. ^ La Rassegna Nazionale, volume 119, 1901
  5. ^ Luigi Gualtieri (Quaderni del Circolo Culturale Mast, n.2).
  6. ^ Luigi Gualtieri, Bolettino Storico Mantovano.
  7. ^ Fondo Zaccaria, archivio della Fondazione ISEC, Sesto S. Giovanni

Bibliografia

  • Teseo Mazzola, Moglia attraverso i secoli, Quistello, Off. Grafica Ceschi, 1971.
  • Teseo Mazzola, Fatti, avvenimenti, episodi e personaggi mogliesi nell’età della restaurazione e delle guerre d’indipendenza (1815-1866), Quistello, Off. Grafica Ceschi, 1984.
  • Luigi Gualtieri, Moglia da frazione a Comune:storia di una conquistata autodeterminazione, in Moglia 1877, un Comune nuovo nell’Italia post risorgimentale, Modena, Il Fiorino, (Quaderni del Circolo Culturale Mast, n.2), 1998.
  • Maurizio Bertolotti, Gonzaga e Moglia nella rivoluzione del 1848, in Gonzaga e Moglia. Contributi alla storia di due comuni dell’Oltrepò, Consorzio Polirone-Comune di Gonzaga - Comune di Moglia, 1998.
  • Luigi Gualtieri, il Confine spezzato, il Basso Mantovano tra rivoluzione e patriottismo negli anni della prima guerra d’indipendenza, in Bollettino Storico Mantovano, gennaio-dicembre 2002, Mantova, Tip. Grassi, 2002.
  • Luigi Gualtieri, la Congiura nel Basso Mantovano, in Bollettino Storico Mantovano, gennaio-dicembre 2003, Mantova, Tip. Grassi, 2003

Voci correlate