La nuova Justine
La nuova Justine, ovvero le sciagure della virtù, è la 3° definitiva versione del romanzo dedicato a Justine dopo quelle del 1787 e del 1791; pubblicato dal Marchese de Sade nell'estate 1799, il suo seguito naturale è costituito da Juliette (sottotitolato Le prosperità del vizio), che racconta la storia felice della sorella di Justine, uscito ali inizi del 1800.
La nuova Justine | |
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Titolo originale | La Nouvelle Justine ou les Malheurs de la Vertu |
Altri titoli | La nuova Justine ovvero le sciagure della virtù |
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Autore | Donatien Alphonse Francois de Sade |
1ª ed. originale | 1797 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | erotico |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Francia, fine XVIII secolo |
Protagonisti | Justine |
La 1° edizione del romanzo era illustrata con un centinaio di immagini pornografiche
Storie delle tre versioni di Justine
La prima scrittura della storia è datata 1787, in italiano tradotta col titolo Le sventure della virtù; è stata scritta durante uno dei soggiorni carcerari dell'autore alla Bastiglia. Vuol essere un racconto filosofico, destinato a far parte d'una raccolta di narrazioni dello stesso tipo in quel momento in corso di elaborazione da parte di Sade.
Questa 1° stesura è stata pubblicata per la prima volta in Francia nel 1930 grazie agli sforzi di ricerca e cura di Maurice Heine.
La 2° versione della storia è datata 1791 ed è intitolata in italiano Justine o le disavventure della virtù: rispetto al testo precedente, si ha qui un progressivo sviluppo delle avventure della protagonista con un aumento delle avventure miserevoli della buona, brava e virtuosa ragazza.
Nelle prime due versioni è la stessa Justine a raccontare le sue disgrazie; mentre nella 3° ed ultima riscrittura del 1799 il discorso divien oggettivo e non più narrato in prima persona.
Stampato a Parigi in forma anonima con la data fasulla "1797" ed un falso indirizzo dell'editore e stampatore "residente in Olanda": tutto questo per stornare le persecuzioni della censura.
Trama
Notevolmente ampliata rispetto alle due versioni precedenti, con aggiunte di dissertazioni filosofiche di stampo ateistico e anti-cristiano, spesso ispirate ai filosofi dell'Illuminismo.
Justine e Juliette sono le due figlie (appena entrate nell'età dell'adolescenza) d'un facoltoso banchiere parigino: educate fino a quel momento in un severo collegio della capitale, vengono a trovarsi improvvisamente, a seguito del fallimento dell'impresa familiare e della morte di entrambi i genitori, sole e abbandonate in mezzo ad estranei.
Mentre Juliette sceglie subito la "meravigliosa strada del vizio", diventando una mantenuta d'alto bordo che vivrà in mezzo al lusso e al benessere, Justine rimasta fedele agli insegnamenti dell'educazione pia ricevuta, si troverà scaraventata nelle mani di giudici corrotti, aristocratici viziosi, frati libidinosi e suore lesbiche: vittima predestinata di tali delinquenti immorali e senza Dio, subirà violenze ed umiliazioni indicibili (tra stupri ed orge, costretta a cibarsi d'escrementi e tenuta in stato di schiavitù, violentata e sodomizzata ripetutamente).
Giungerà successivamente nel convento di Santa Maria dei Boschi dove vivono un gruppo di frati cattolici, ognuno con un'ossessione e mania sessuale differente, i quali si trovano a capo di un harem comprendente 18 adolescenti maschi e una trentina di ragazze, di cui abusano a turno. Tra i nuovi personaggi ci sono Delmonse col suo complice di crimini Dubourg, il signor e la signora Esterval, gli inquilini di una locanda, Bandole, Roger e un gruppetto di mendicanti.
La narrazione è poi ulteriormente arricchita dalle vicende che circondano la storia di uno dei monaci, Girolamo-Jérome e della sua amante Seraphine; il tutto condito con lunghe dissertazioni filosofiche dei protagonisti che inneggiano all'ateismo e alla blasfemia religiosa. Come degna conclusione Justine finisce carbonizzata da un fulmine.
Indice dei capitoli
- Introduzione. Justine lanciata.
- Nuovi oltraggi alla virtù di Justine. In qual modo la mano del cielo la ricompensa del suo incrollabile attaccamento ai propri doveri.
- Avvenimento che spezza le catene di Justine. Quali i compagni che la trascinano con sé. Nuovi pericoli corsi dal suo pudore. Infamie di cui è testimone. Come e con chi sfugge agli scellerati ai quali la sua stella la teneva incatenata.
- Ingratitudine. Strano spettacolo. Incontro interessante. Un nuovo posto. Miscredenza. Immoralità. Empietà filiale. Stato sentimentale di Justine.
- Piano d'un esecrabile crimine. Sforzi per prevenirlo. Sofismi di colui che lo ha concepito. Preliminari, esecuzione di tanto orrore. Justine scappa.
- Cos'è il nuovo asilo offerto a Justine. Tipo d'ospitalità che vi riceve. Spaventosa avventura.
- Seguito della cattiva stella di Justin. Riconoscenza. Come l'Essere supremo la ricompensa della sua pietà.
- Ritratti. Particolari. Sistemazione.
- Continuazione dei particolari. Leggi, costumi, usi della casa in cui Justine si trova.
- Dissertazione filosofica. Continuano le avventure del convento.
- Storia di Jérome
- Continua la storia di Jérome
- Fine delle avventure del convento. In qual modo Justine lo lascia. Locanda in cui è meglio che i viaggiatori non si fermino.
- Seguito e fine delle avventure della locanda. Riconoscenza. Partenza.
- Quel che avviene nel castello. Dissertazione sulle donne.
- Ritratto dei personaggi. Orge di nuovo genere.
- Fine delle orge. Dissertazione. Come la comitiva si separa. Fuga di Justine.
- Un singolare incontro. Proposta respinta. Come Justine fu ricompensata per un'opera buona. Rifugio di una compagnia di mendicanti. Costumi e abitudini di costoro.
- Storia di Séraphine. Come Justine lasciò o mendicanti. Nuovo atto di beneficenza, e se ne vedrà il successo. Cosa è Roland. Soggiorno in casa sua.
- Incontro inaspettato. Dissertazione filosofica. Nuovo protettore. Le mostruosità di una donna già conosciuta distruggono tutto. Strana passione di un uomo potente. Partenza da Grenoble.
- Avventure di Villefranche. Prigione. Quel che ottiene Justine dagli amici che manda a chiamare. Come è trattata dai giudici. Evasione. Viaggio di Parigi. Chi ritrova.