Paolo Giuseppe Maria Serci Serra

arcivescovo cattolico e accademico italiano (1827-1900)

Paolo Giuseppe Maria Serci Serra (Nuraminis, 26 gennaio 1827Cagliari, 18 settembre 1900) è stato un arcivescovo cattolico e accademico italiano.

Paolo Giuseppe Maria Serci Serra
arcivescovo della Chiesa cattolica
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TitoloPrimate
Incarichi ricopertiArcivescovo di Cagliari
Arcivescovo di Oristano
Vescovo di Ogliastra
 
Nascita26 gennaio 1827 a Nuraminis
Ordinazione sacerdotale8 dicembre 1849
Elevazione ad arcivescovo25 luglio 1882
Morte18 settembre 1900

Biografia

Barone di Suelli, S. Pantaleone e Santadi, arcivescovo e primate di Sardegna e Corsica, vescovo di Bonavoglia, conte, molto venerato da tutti, nacque a Nuraminis il 26 gennaio 1827 dal cav. Felice Maria e dalla nob. Maria Luigia Serra. Del clero della diocesi di Cagliari, compì gli studi nel seminario di Cagliari dove conseguì la laurea in teologia nel 1849. Accademico di Superga e del Collegio Teologico Cagliaritano, Vessillario di Santa Romana Chiesa, Assistente al Soglio Pontificio, Priore di S. Saturnino, del Consiglio della S.R. Maestà. Fu direttore spirituale nel Convitto Nazionale e parroco della Collegiata di S. Eulalia. Nel 1871 fu nominato Vescovo di Ogliastra a Tortolì e ordinato il 14 febbraio 1872. Si impegnò a riordinare la diocesi dopo la lunga vacanza, restaurò il seminario e la Cattedrale, curando la formazione del clero e il laicato. Scrisse numerose lettere pastorali. Auspicò l’impianto di eucaliptus che si diceva, purificavano l’aria e combattevano la malaria, vera piaga delle popolazioni costiere. Nel 1882, fu trasferito come Arcivescovo a Oristano e nel 1892 come Arcivescovo e Primate a Cagliari , dove morì nel 1900. Il libro: “I miei tre episcopati” raccoglie i documenti più importanti da lui emanati. Morì nella città di Cagliari il 18 settembre 1900. E' sepolto nella Cappella degli Arcivescovi nel Cimitero di Bonaria, vicino al nipote Igino Maria Serci Vaquer, Vescovo di Ozieri figlio del fratello Celestino e della nob. donna Margherita Vaquer di Villasor.

Nella Cattedrale di Santa Maria (Cagliari), vi è il monumento funebre in marmo con busto e stemma, posto a sinistra nella Cappella della Mercede. La lastra di marmo reca questa lunga iscrizione: “sia scolpita nel marmo - come È scolpita nel cuore dei cagliaritani - la memoria dei solenni festeggiamenti - benedetti da leone xiii - e coronati da regale munificenza - che clero e popolo - celebrava il 4 febbraio 1897 - nella ricorrenza del xxv anno della consacrazione - dell'arcivescovo - paolo maria serci - nome veneratissimo e caro - presso ogni ordine di cittadini - di ogliastra di arborea e di cagliari - dove l'esimio presule -specchio di operosita' e sapienza -nei cinque lustri del suo apostolato - trasse in alto i cuori - tenendo in dolce amplesso scienza e fede - religione e civilta' - il rev.mo capitolo - i parroci - dell'archidiocesi cagliaritana -interpreti del comune voto - questo monumento - pp - iv maggio mdcccxcviii - l.b. (luigi biginelli, canonico teologo di torino).

Nella Chiesa di S. Pietro Apostolo a Nuraminis, del sec. XIV, che mons. Serci aveva consacrato il 4 aprile 1898, vi sono numerosi ricordi, tra i quali oggi anche la lapide che era posta sulla casa natale dal Comune di Nuraminis, essendo sindaco il cav. nob. don Francesco Vaquer Vacca, prima della riedificazione della casa Serci, da parte dei nuovi proprietari.

Onorificenze

«Motu Proprio di S.M. il Re Umberto I»
— Torino


Fonti