Chiesa di San Carlo al Lazzaretto
Template:Infobox edifici religiosi La chiesa di San Carlo al Lazzaretto sorge a Milano nel quartiere di Porta Venezia al centro di un largo compreso tra Via Lazzaro palazzi e Viale Tunisia. Di impianto seicentesco, sorgeva al centro del quattrocentesco lazzaretto ad uso dei malati ivi ricoverati. Dopo secoli di degrado, fu recuperata alla fine dell'ottocento in seguito alla demolizione del lazzaretto stesso ed attualmente appartiene alla parrocchia di Santa Francesca Romana.

Storia
All'epoca della costruzione del Lazzaretto di Milano, edificato da Lazzaro Palazzi alla fine del XV secolo, fu costruito un altare di modeste dimensioni al centro del recinto stesso in modo tale che le funzioni officiate potessero essere agevolmente viste e sentite dai malati presenti in qualsiasi punto del lazzaretto. A seguito della grande epidemia di peste del 1576, l'arcivescovo Carlo Borromeo diede incarico al proprio architetto di fiducia, Pellegrino Tibaldi, di costruire un nuovo edificio di culto sul luogo del precedente. Venne costruito così il presente edificio, un'edicola a pianta centrale, di forma ottagonale, aperta su tutti i lati. L'edificio continuò a svolgere la sua funzione per tutto il XVII secolo, finché, nel 1797, a seguito della conquista francese del ducato di Milano, il lazzaretto fu destinato a scopi militari. All'epoca in cui Milano era capitale della Repubblica Cisalpina, venne dato incarico all'architetto Giuseppe Piermarini di trasformare la chiesa in Tempio della Patria. Piermarini demolì la cupola originaria dell'edificio, mentre le pareti esterne risultavano già murate. Durante il XIX secolo il recinto del Lazzaretto venne destinato ad usi agricoli e di abitazioni private di contadini, fino all'acquisto da parte della Banca di Credito Italiano che ne decise la demolizione e la lottizzazione dell'area. Il tempio fu risparmiato dalla demolizione, e a seguito del restauro in occasione del quale fu ricostruita la cupola, venne riaperto al culto nel 1884 con la dedica attuale al Santo che ne volle la costruzione.
Descrizione
L'edificio si sviluppa attorno a una pianta centrale di forma ottagonale. Ogni lato è costituito da una serliana, oggi murata, sorretta da colonne in pietra di ordine ionico. All'interno è presente un ulteriore più piccolo giro di colonne e pilastri che sorreggono la cupola e la lanterna, che ripetono nella forma la struttura esterna.
Bibliografia
- Maria Teresa Fiorio, Le chiese di Milano, Electa, Milano, 2006
- G.Santi, Restauri nelle chiese della Diocesi di Milano, in "Terra Ambrosiana", n°5, pp 33-49.
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