Utente:Lele giannoni/Sandbox

Bernard de Montfaucon (Soulatgé, 16 gennaio 1655 – Abbazia di Saint-Germain-des-Prés, 21 dicembre 1741) è stato un monaco benedettino, paleografo, archeologo, francese. Appartenne alla congregazione benedettina di San Mauro. Fu uno studioso ed un erudito, curò l'edizione delle opere dei Padri della Chiesa ed è considerato il fondatore della paleografia; è inoltre considerato uno dei fondatori della moderna archeologia.
Vita
Bernard de Montfaucon nacque da nobile famiglia il 13 gennaio 1655 nel castello di Soulatgé, un piccolo paese nell'attuale dipartimento dell' Aude. Ma quando aveva un anno si trasferì al castello di Roquetaillade, residenza abituale della sua famiglia. A sette anni fu mandato a Limoux nel collegio dei Padri della Dottrina Cristiana.
Montfaucon servì nell'esecito francese, fu ammesso a 17 anni nei cadetti di Perpignano e partecipò alla Guerra d'Olanda del 1673. Fu poi capitano dei granatieri nel reggimento di Languedoc e combatté in due campagne agli ordini di Turenne, participò alla Battaglia di Marienthal e si ammalò nella Saverne (in Alsazia).
A causa di questa malattia infettiva fece voto alla Madonna di Marceille, di donare cento tornesi alla cappella della stessa e di farsi monaco benedettino se fosse tornato sano e salvo al suo paese.
Dopo la morte del padre, perciò, nel 1675, prese l'abito benedettino nel monastero della Daurade di Tolosa, dove potè studiare varie lingue antiche: greco, ebraico, caldeo, siriaco e copto, nonché la numismatica.
Nel 1687 Montfaucon fu chiamato all' Abbazia di Saint-Germain-des-Prés dove cominciò a lavorare all'edizione delle opere dei Padri della Chiesa sotto la guida di dom Jean Mabillon.
Nel 1688 intraprese un viaggio in Italia, che egli percorse alla ricerca di manoscritti per la pubblicazione delle opere di San Giovanni Crisostomo, Origene ed Atanasio. A Milano incontrò Ludovico Antonio Muratori. A Roma, papa Innocenzo XII che aveva favorito il suo viaggio lo ricevette con onore, ma suscitò la gelosia dello Zacagni vicebibliotecario alla Biblioteca Vaticana ed ebbe problemi con i Gesuiti. Nel 1701 tornò in Francia.
Nel 1705 esaminò e pubblicò i manoscritti greci della collezione del duca di Coislin.
Nel 1719 Montfaucon fu ammesso, su indicazione del reggente Filippo d'Orléans, all' Académie des Inscriptions et Belles-Lettres.
Nello stesso anno, dopo la morte del gesuita Michel Le Tellier, antico confessore di Luigi XIV, Bernard de Montfaucon fu nominato al suo posto come confessore del giovane Luigi XV.
Sempre nel 1719 studiò la sepoltura megalitica di Cocherel, nel dipartimento dell' Eure.
Nel 1723 esplorò il sito di Olimpia con l'arcivescovo di Corfù.
Bernard de Montfaucon morì il 21 dicembre 1741 nell' Abbazia di Saint-Germain-des-Prés.
Opera
Dom Bernard de Montfaucon è spesso considerato il fondatore della paleografia, dal momento che con la pubblicazione, nel 1708, della Paleographia Graeca viene usata per la prima volta la parola "paleografia" [1].Montfaucon dava a questo termine un significato ampio, che inglobava la codicologia insieme allo studio delle scritture librarie. Egli ha creato la nuova disciplina e l'ha esposta in modo compiuto.[2][3]
In particolare egli è considerato il fondatore della paleografia greca.
In tale ambito Montfaucon ha distinto due grandi categorie di scritture librarie: da un lato l'onciale, fatta di maiuscole, di cui prese il nome in prestito dai latinisti e che lui conosceva male, dal momento che ve n'erano pochi esempi a Parigi, dall'altro lato le scritture legate, fatte di minuscole, che invece conosceva bene, grazie al Gabinetto del re ed alla Collezione del Duca di Coislin.
Il metodo esposto nella sua opera teorica è quello seguito per la pubblicazione delle opere dei Padri della Chiesa, cui ha dedicato tanti anni della sua vita. In particolare ha pubblicato le opere complete di Atanasio e di San Giovanni Crisostomo, nonché i frammenti degli Exapla di Origene.[4]
Dom Bernard de Montfaucon ha anche contribuito a far nascere l'archeologia come scienza che aiuta la storia a fondarsi non solo sui documenti, ma anche sui monumenti.
La comprensione dell'architettura antica fece un notevole progresso con la pubblicazione fra il 1719 ed il 1724 de L'Antiquité expliquée et représentée en figures[5] in 15 volumi, che presenta per la prima volta le antichità romane e quelle greche insieme. L'opera conteneva incisioni su rame "in folio" delle antichità classiche. It included a depiction of the "Barberini Vase", more commonly known as the "Portland Vase".[6] The materials used in this work were taken from the manuscripts deposited in French libraries. It contains many illustrative facsimiles, though they are engraved in a rather coarse way.
Montfaucon is largely responsible for bringing the famous Bayeux Tapestry to the attention of the public. In 1724, the scholar Antoine Lancelot discovered drawings of a section of the Tapestry (about 30 feet of the Tapestry's 231 feet) among papers of Nicolas-Joseph Foucault, a Norman administrator. (These drawings of the Tapestry's images "classicized" the otherwise cruder Anglo-Norman style by adding shadows and dimensionality to the figures.) Lancelot, unsure of what medium these drawings depicted, suggested that they might be tomb relief, stained glass, fresco, or even a tapestry.[7] When Lancelot presented Foucault's drawings in 1724 to the Academie Royal des Inscriptions et Belles-Lettres in Paris, they attracted the attention of Montfaucon, who subsequently tracked down the textile in the drawings with help from Benedictine colleagues in Normandy.[8] This is often regarded as the modern "discovery" of the Bayeux Tapestry, which had gone on quiet display annually in the Bayeux Cathedral for possibly centuries. Montfaucon published the Foucault drawings in the first volume his Les Monumens de la Monarchie Francoise [sic]. In anticipation of volume 2 of Les Monumens, Montfaucon employed the artist Antoine Benoit and sent him to Bayeux to copy the Tapestry in its entirety and in a manner faithful to its style, unlike Foucault's "touched up" renditions which were more suitable to 18th-century French tastes.
Opere
- Analecta graeca, sive varia opuscula graeca inedita (Parigi, 1688)
- S. Athanasii opera omnia (Parigi, 1698)
- Diarium italicum (Parigi, 1702)
- Bibliotheca Coisliniana (Parigi, 1705)
- Collectio nova patrum graecorum (1706)
- Palaeographia Graeca, sive, De ortu et progressu literarum graecarum (Paris, 1708)
- Bibliotheca Coisliniana olim Segueriana, (Parigi, 1715)
- L'antiquité expliquée et representée en figures-Antiquitas explanatione et schematibus illustrata (15 voll., Parigi, 1719-[1724)
- Les monuments de la monarchie française (5 voll., Parigi, 1729-1733)
- Sancti patris nostri Ioannis Chrisostomi opera omnia (Parigi, 1718—1738; seconda edizione 1735—1740)
- Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova (2 voll., Parigi, 1739)
Bibliografia
Note
- ^ André Vauchez, Richard Barrie Dobson, Adrian Walford, Michael Lapidge, Encyclopedia of the Middle Ages (Routledge, 2000), Volume 2, s. 1070.
- ^ W. Wattenbach, Anleitung zur griechischen Palaeographie (Leipzig 1895), p. 4.
- ^ Bruce M. Metzger, Manuscripts of the Greek Bible: An Introduction to Greek Palaeography (Oxford University Press, 1991), p. 1.
- ^ "Bernard de Montfaucon", in Marie-Nicolas Bouillet and Alexis Chassang (eds.), Dictionnaire universel d'histoire et de géographie, 1878.
- ^ L'Antiquité expliquée et représentée en figures sur le site de la Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg
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- ^ Lancelot. Explication d'un Monument de Guillaume le Conquerant
- ^ Elizabeth Carson Pastan. "Montfaucon as Reader of the Bayeux Tapestry" in Janet T. Marquardt and Alyce A. Jordan (eds.) Medieval Art and Architecture after the Middle Ages (2009) p. 89