Amok (psicologia)

sindrome tipica delle regioni del Sud-est asiatico
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L'Amok è una sindrome tipica delle regioni del Sud-Est asiatico, della Malesia, dell'Indonesia e della Nuova Guinea.

La patologia si manifesta con un'esplosione improvvisa di violenza che rapidamente si intensifica fino a sfociare nell'atto delittuoso. Casi di Amok vengono descritti da Georges Devereux. L'esplosione che segna l'esordio dell'Amok trae origine da un'offesa ricevuta e vissuta come intollerabile o, anche, dall'accumulo di tensione legato al sopportarne di successive. Il soggetto che è colpito da questa sindrome, dopo una breve fase di ritiro relazionale, aggredisce dapprima i familiari e poi gli estranei, in un crescendo incontrollabile di furia omicida. Nell'accesso di violenza corre velocissimo per le strade e tra i campi per poi, infine, accasciarsi. La manifestazione di violenza è poi seguita da amnesia e malinconico esaurimento. Il nome deriva dal grido del feroce cavaliere medioevale malese.

Letteratura

Nel racconto omonimo del 1922, lo scrittore austriaco Stefan Zweig definisce il significato che a tale parola (Amok) viene attribuito, all'interno del suo determinato ambito di formazione: «Amok è una parola malese che indica una "follia rabbiosa, una specie di idrofobia umana... un accesso di monomania omicida, insensata, non paragonabile a nessun'altra intossicazione alcolica".»[1]

Fonti

Note

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