Šamaš

divinità mesopotamica
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Šamaš in accadico, Utu in sumerico, era nella mitologia mesopotamica il dio solare benefico della guerra e della giustizia. Fratello di Ishum, sua compagna era la dea Aja, secoli dopo sostituita dalla più celebre Ištar. Il culto principale del dio si praticava a Sippar e a Larsa.

Sigillo cilindrico con scena di culto a Šamaš, calcare (Parigi, Louvre).

Nella dodicesima tavola del poema di Ghilgameš il dio viene invocato per aprire il passaggio verso l'Oltretomba e permettere ai due amici, Ghilgameš ed Enkidu, di riabbracciarsi. In un' altra versione dello stesso mito è l'invocazione al dio che causa l'apertura, ai piedi di Ghilgameš, di una voragine nella quale perde i due giocattoli che gli sono molto cari.

Gli effetti negativi del Sole erano invece attribuiti al dio ctonio Nergal.

Bibliografia

  • L. Cagni, La religione della Mesopotamia, in "Storia delle religioni. Le religioni antiche", Laterza, Roma-Bari 1997, ISBN 978-88-420-5205-0
  • (EN) Thorkild Jacobsen, The treasures of darkness. A history of mesopotamian religion, Yale University Press, Yale 1976
  • (EN) Andrew George, The Epic of Gilgamesh. A new translation, Penguin Books, Londra 2000
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