Andrea Charvaz

arcivescovo cattolico italiano (1792-1870)

Andrea Charvaz, a volte indicato anche come André o Andreas (Hautecourt, 25 dicembre 1793Moûtiers, 18 ottobre 1870), è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Andrea Charvaz
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Pinerolo fino al 1848;
Arcivescovo titolare di Sebaste di Armenia fino al 1852;
Arcivescovo di Genova fino al 1869.
 
Nascita25 dicembre 1793, Hautecourt
Ordinazione sacerdotale24 gennaio 1818, Chambéry
Consacrazione a vescovo9 marzo 1834
Morte18 ottobre 1870, Moûtiers

Nato nella Tarantasia allora sabauda, fu ordinato sacerdote il 24 gennaio 1818 a Chambéry. Dopo aver ricoperto l'incarico di vicario generale dell'arcidiocesi di Chambéry, fu scelto da Carlo Alberto di Savoia come precettore del figlio Vittorio Emanuele, futuro re d'Italia, dal 1825 al 1833 e di suo fratello minore Ferdinando.

Il 20 gennaio 1834 fu nominato vescovo di Pinerolo; consacrato vescovo il successivo 9 marzo, prese possesso della diocesi il 31 marzo. Un terzo della popolazione della sua diocesi era allora abitato da valdesi e monsignor Charvaz si confrontò con questa realtà (che otterrà libertà religiosa solo pochi anni dopo, nel 1848) riprendendo e sostenendo in due pubblicazioni le tesi di Bossuet secondo cui i valdesi avrebbero aderito alla riforma solo dopo essersi ribellati all'autorità della Chiesa cattolica. Allo stesso tempo contrastò le teorie del protestante Alexis Muston che sosteneva la tesi secondo cui i valdesi avrebbero avuto un'origine più antica, in età apostolica. Muston, che fu ospite del vescovo ed ebbe quindi modo di confrontarsi direttamente con lui, sostenne che le opere di Charvaz fossero tra le migliori scritte contro i valdesi.

Charvaz, che nelle sue lettere pastorali continuava a contrastare il protestantesimo e la diffusione da parte dei valdesi di Bibbie a suo dire distribuite ai cattolici per confonderli, continuò a sostenere la conversione dei valdesi al cattolicesimo fondando, tra l'altro, il Priorato Mauriziano di Torre Pellice.

Il mancato accoglimento di una sua proposta di modifica alla legge del 30 ottobre 1847 che introdusse la censura statale sui testi liturgici, teologici e catechistici, da lui ritenuta una limitazione all'insegnamento dei vescovi imposta da chi dai vescovi avrebbe dovuto apprendere, lo portò a rassegnare le sue dimissioni il 9 maggio 1848. Gli fu assegnata la sede titolare di Sebaste di Armenia.

Il 27 settembre 1852, a dimostrazione del fatto che non era ancora caduto in disgrazia alla corte sabauda nonostante mantenesse posizioni contrarie alla politica liberale dello stato, fu nominato arcivescovo di Genova. Fu proprio Charvaz a benedire la prima pietra del nuovo santuario di Nostra Signora della Guardia sul Monte Figogna. Nel 1869 si ritirò per motivi di salute e morì l'anno successivo a Moûtiers, nella natia Savoia, dove è sepolto.

Fu cavaliere dell'ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

Opere

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