Regio IX Liguria
Regioni dell'Italia antica Liguria IX | |
Localizzazione | territori dell'Italia settentrionale/occidentale |
Periodo | X secolo a.C. - V secolo d.C. |
Popoli | Liguri. |
Regioni dell'Italia augustea | I-V secolo d.C. |
La regio IX[1] era una delle undici divisioni regionali in cui Augusto ripartì l'Italia.
Denominazione
La denominazione ufficiale storica non aveva l'apposizione Liguria, dovuta all'uso accademico contemporaneo di denominare le regioni augustee in base alle popolazioni che comprendevano. La regio IX comprendeva il solo territorio dei ligures.
Storia
Con la prima guerra punica (II secolo a.C.) i Liguri si divisero tra alleati di Cartagine e alleati di Roma. Fu quando i Romani conquistarono questo territorio, con l'aiuto dei loro federati Genuates, che lo si chiamò Liguria, corrispondente alla IX Regio dell'Impero romano, la quale si estendeva dalle Alpi Marittime e Cozie, al Po, al Trebbia e al Magra. Nel 180 a.C. i Romani, per poter disporre della Liguria nella loro conquista della Gallia, dovettero deportare 47.000 Liguri Apuani, irriducibili ribelli, confinandoli nell'area Sannitica compresa tra Avellino e Benevento.
La descrizione della IX regio Italiae risale a Plinio:[1] patet ora Liguriae inter amnes Varum et Macram XXXI Milia passum. Haec regio ex descriptione Augusti nona est.Questa regione era più ridotta rispetto all'originale area occupata dai Liguri in epoca preistorica. Probabilmente era in questa provincia che si conservava ancora l'ethnos ligure più puro, mentre in Lunigiana e nelle regioni transalpine le popolazioni si erano ormai mischiate con altre tribù. Infatti Ecateo di Mileto nel VI secolo a.C. ci tramanda che Monaco e Marsiglia erano città liguri e gli Elisici, popolo stanziato tra Rodano e Pirenei, erano un misto di Liguri e Iberi.
Territorio
Il territorio comprendeva tutta l'attuale riviera ligure dal fiume Varo non molto distante da Nicaea (Nizza), fino alla foce del fiume Macra (Magra), per 211 miglia.[1] All'estremità occidentale si estendeva dalla costa nell'entroterra solo per pochi chilometri, costituendo una lingua di terra dalla foce del fiume Varus presso Nizza[2] a Albintimilium (Ventimiglia),[3] incuneandosi tra la provincia delle Alpes Maritimae e il Sinus Ligusticus (Mar Ligure). A Ventimiglia il confine risaliva poi verso nord fino alla provincia delle Alpes Cottiae e alla Regio XI Transpadana secondo il confine stabilito dal Po (allora Padus). Presso la confluenza del Tanaro (Tanarus) nel Po il confine tornava a sud in direzione sud-est (Regio VIII Aemilia) includendo la valle del Trebbia fino a seguire poi verso est lo spartiacque del Mar Ligure a Tigullia giungendo alla foce del Magra (Macra) presso Luna (Regio VII).
Città
- Alba Pompeia (Alba)[1]
- Albintimilium (Ventimiglia)[3]
- Albingaunum (Albenga)[3]
- Aquae Statiellorum (Acqui Terme)[1]
- Augusta Bagiennorum (Bene Vagienna)[1]
- Carrea Potenza (Chieri)[1]
- Derthona, colonia romana (Tortona)[1]
- Forum Fulvii (Villa del Foro)[1]
- Genua (Genova)[3]
- Hasta (Asti)[1]
- Industria (Monteu da Po)[1]
- Iria (Voghera)[1]
- Libarna[1]
- Monilia (Moneglia)
- Pollentia (Pollenza)[1]
- Portus Delphini (Portofino)
- Portus Veneris (Porto Venere)
- Segesta (Sestri Levante)[3]
- Spedia (La Spezia)
- Vada Sabatia (Vado Ligure)[3]
- Vardacate (Casale Monferrato)[1]
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, III, 49.
- ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, III, 47.
- ^ a b c d e f Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, III, 48.