Marchesato di Saluzzo
Il Marchesato di Saluzzo fu un antico stato italiano che comprendeva territori piemontesi e francesi a cavallo delle Alpi.
Marchesato di Saluzzo | |
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Dati amministrativi | |
Capitale | Saluzzo |
Altre capitali | Carmagnola, Manta (Italia) |
Politica | |
Marchesi | elenco dei Marchesi di Saluzzo |
Nascita | 1142[1] con Manfredo I |
Fine | 1549 con Gabriele |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | saluzzese |
Economia | |
Commerci con | stati italiani preunitari, Francia |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Evoluzione storica | |
Succeduto da | Regno di Francia, Ducato di Savoia |
Non ultima in possanza: eccola altera
Di lunga tratta di montagne e valli
E feconde pianure, e di castella
Governate da prodi [...]»
Territori del Marchesato
Il marchesato di Saluzzo occupava parti delle attuali provincia di Cuneo e provincia di Torino, arrivando a possedere in taluni momenti storici anche zone oggi sotto controllo francese. Territorio storicamente saluzzese era però l'area compresa tra la Stura, il Po e le Alpi. Principali centri del Marchesato erano Saluzzo, la capitale, Carmagnola sede della Zecca, Revello, Manta e Racconigi. Per tutto il periodo della sua autonomia Saluzzo fu retta da un ramo dei Del Vasto, famiglia che possedeva anche altri territori in Liguria e Piemonte. Le mire espansionistiche dei Savoia (e più tardi, con maggior vigore, dei francesi) non permisero a Saluzzo di ampliare i propri possedimenti in altre zone del Piemonte, né di mantenere la propria autonomia. Anzi la Francia, dopo il 1494 lo trattò prima da alleato-subordinato, poi da vero e proprio protettorato e vassallo, per poi finire con annetterlo, approfittandosi della situazione di discordia tra gli eredi rimanenti di Ludovico II e tra questi e gli abitanti.
Con il trattato di Lione del 1601 re Enrico IV di Francia lo cedette a Carlo Emanuele I di Savoia in cambio della Bressa e del Bugey.
Storia
Le origini e il governo dei Del Vasto
Saluzzo dopo il crollo del regno carolingio e l'aumento del grado di autonomia dei diversi territori, diventa, a cavallo del IX e X secolo sede di una "curtis regia" sotto Berengario I (850 ca. - 924). Diventa poi possesso degli Arduinici e perviene alla famiglia marchionale dei Del Vasto, antica e nobile dinastia aleramica, dominante in origine i territori tra il Tanaro, l'Orba e il Mare Ligure. I Del Vasto divennero padroni della città quando Bonifacio l'ottenne in feudo da Olderico Manfredi di Torino[senza fonte]. Nel 1142[1], in seguito alla morte di Bonifacio del Vasto, il territorio di Saluzzo pervenne in eredità al figlio primogenito Manfredo. Da quel momento la cittadina piemontese e il suo territorio divennero un marchesato, il cui era trasmesso per via dinastica, come una vera e propria signoria.
La lotta per l'autonomia
Manfredo II, che aveva cercato di estendere oltre i suoi domini, spingendosi a inglobare territori che comprendevano anche Racconigi e Carmagnola, a sud di Torino, venne alle armi con i Savoia. Alla morte del marchese, la vedova Alasia dovette riconoscere ai Savoia una serie di tributi annui: da questi vassallaggi i Savoia accamparono le pretese sulla loro padronanza del marchesato che li portarono a scontrarsi più volte contro i deboli marchesi.
Il periodo d'oro: Ludovico I e Ludovico II
Spesso dilaniata dalle discordie interne, Saluzzo ebbe il periodo di maggior splendore sotto i marchesati di Ludovico I e di Ludovico II, nel XV secolo: il primo, con una politica neutrale alle belligeranze italiane, seppe porsi come mediatore tra le discordie e ottenere la stima dell'imperatore e del re di Francia; il secondo, cercando la gloria sui campi di battaglia, venne ripetutamente sconfitto generando l'inizio della fine per la gloria del marchesato. Durante il suo regno comunque si preoccupò anche di sviluppare i commerci costruendo il primo traforo alpino, il Buco di Viso che collegava con una via sicura, Saluzzo al Delfinato e alla Provenza.
Il declino
Alla sua morte, comunque, i figli se ne contesero aspramente il trono, dilaniando le campagne e prosciugando le finanze: quando si riuscì a stabilire l'ordine, ormai era troppo tardi: la Francia aveva messo gli occhi sul marchesato e fu una formalità, dopo la deposizione dell'ultimo marchese Gabriele, annetterlo alla corona di Parigi.
Saluzzo divenne parte integrante della Francia per mezzo secolo, fino a quando i Savoia, con il Trattato di Lione nel 1601, riuscirono a impossessarsene mantenendo il loro controllo, a fasi alterne, fino all'Unità d'Italia.
Note
Bibliografia
- Codex Astensis o Malabayla, dal 1065 al 1353. pubblicato da Quintino Sella nel 1880, Roma Tipografia dell'Accademia dei Lincei
- Gli statuti di Saluzzo (1480), pubblicati dalla Società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 2001 a cura di Giuseppe Gullino
- Fra Gabriele Bucci (1430-1497) "Memoriale Quadripartitum", conservato dalla fine del sec. XVIII nella Biblioteca Nazionale di Torino, è stato pubblicato da Faustino Curlo, Pinerolo 1911
- Ludovico Della Chiesa, Della vita e de' fatti dei Marchesi di Saluzzo, 1597
- Pietro Granetto (Petrus Granetius) Stylus regius Galliarum iuridicus olim Salucianis præscriptus. Burgi Sebusianorum (Bourg en Bresse), Jean Tainturier, 1630
- Ludovico Della Chiesa (1568-1621), (1568-1621), Relazione dello stato presente del Piemonte": 1635
- Paolo Brizio, "De conventu annuntiationis Beatae Mariae Carmagnoliae", Dominici Tarini, 1647
- Guido Bentivoglio, "Memorie, overo, Diario", Giouanni Janssonio, 1648
- Antonio Chiusole, "La genealogia delle case più illustri di tutto il mondo", J. B. Recurti, 1743
- Antonio Manno, Il patriziato subalpino, dattiloscritto conservato presso la Biblioteca reale di Torino, sub voce; Piemontesi illustri, Torino 1784, tomo IV, pp. 19-35, 82-93 (comprende un Elogio di Gioffredo,
- Lodovico Antonio Muratori, "Annali d'Italia, dal principio dell'era volgare", 1744
- Lodovico Antonio Muratori, "Dissertazioni sopra le antichitá italiane", Giambatista Pasquali, 1751
- Antonio Manno, Il patriziato subalpino, dattiloscritto conservato presso la Biblioteca reale di Torino, sub voce; Piemontesi illustri, tomo IV, Torino 1784
- Grato Molineri, "Serie, e vita dei marchesi di Saluzzo" 1766, (ristampa anastatica e trascrizione del manoscritto di Grato Molineri eseguita dalla litografia AGAM di Cuneo in mille esemplari numerati, Agami, 1997)
- Onorato Derossi, Francesco Agostino Della Chiesa , "Scrittori piemontesi, savoiardi, nizzardi, registrati nei catalogi del vescovo F.A. della Chiesa e del monaco A. Rossotto. Nuova compilazione", Nella Stamperia reale, 1790
- Delfino Muletti, Carlo Muletti "Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo", Lobetti-Bodoni, 1830
- Raffaello Menochio, Le Memorie storiche della città di Carmagnola, Torino, 1890
- Carlo Beltrami, "I Marchesi Di Saluzzo e i loro sucessori", 1885 (ristampato da Kessinger Publishing, 2010)
- Cesare Saluzzo, "Biografie saluzzesi"Saluzzo, 1905 (ristampa A. Forni, 1981)
- Armando Tallone, "Tommaso I, marchese di Saluzzo (1244-1296): monografia storica con appendice di documenti inediti", tip. di Bellafore e Bosco, 1916
- Piccolo archivio storico dell'antico marchesato di Saluzzo sotto il patronato del conte Ludovico di Saluzzo-Crissolo dei marchesi di Saluzzo / diretto da Domenico Chiattone ; colla collaborazione di Costanzo Rinaudo, Ferdinando Gabotto, Giuseppe Roberti. - Rist. anast. - Saluzzo : Editoriale Rosso, 1987.
- Orazio Roggiero, "La zecca dei Marchesi di Saluzzo", Tip. Chiantore-Mascarelli, 1901
- Faustino Curlo, "Storia della Famiglia Cavassa di Carmagnola e di Saluzzo", Bovo e Baccolo, 1904
- Noemi Gabrielli, "Arte nell'antico Marchesato di Saluzzo", Istituto Bancario San Paolo, 1974
- Michele Ruggiero, "Storia del Piemonte", Editrice Piemonte in Bancarella, Torino, 1979
- Aldo Alessandro Mola, "Saluzzo: un'antica capitale", Newton & Compton, 2001
- Rinaldo Comba, "Ludovico I marchese di Saluzzo: un principe tra Francia e Italia (1416-1475): relazioni al convegno, Saluzzo, 6-8 dicembre 2003", Società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 2003
- Marco Fratini, "L'annessione sabauda del Marchesato di Saluzzo tra dissidenza religiosa e ortodossia cattolica: secc. XVI-XVIII", Claudiana, 2004
- Luisa Clotilde Gentile, "Araldica saluzzese: il medioevo", Società per gli studi storici archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 2004
- Rinaldo Comba, "Ludovico II marchese di Saluzzo. Condottiero, uomo di Stato e mecenate (1475-1504), Soc. Studi Stor. Archeologici, 2005
- Rinaldo Comba, Santa Maria di Casanova: un'abbazia cistercense fra i marchesi di Saluzzo e il mondo dei comuni", Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 2006
- Attilio Bartoli Langeli, Andrea Giorgi, Stefano Moscadelli, "Archivi e comunità tra Medioevo ed età moderna", Dipartimento di filosofia, storia e beni culturali, Università di Trento, 2009
Voci correlate
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