Giampaolo Di Paola
Giampaolo Di Paola (Torre Annunziata, 15 agosto 1944) è un ammiraglio italiano.
Giampaolo Di Paola | |
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Ministro della difesa della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 18 novembre 2011 |
Presidente | Mario Monti |
Predecessore | Ignazio La Russa |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Giampaolo Di Paola | |
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Nascita | Torre Annunziata, 15 agosto 1944 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() ![]() |
Specialità | Sommergibilista |
Anni di servizio | 1963 - 2011 |
Grado | Ammiraglio |
Comandante di |
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Decorazioni | vedi "Onorificenze" |
Studi militari |
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fonte: Ministero della Difesa[1] | |
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Ai vertici degli organi militari italiani ed internazionali, è stato capo di stato maggiore della difesa dal 10 marzo 2004 al 12 febbraio 2008, poi presidente del comitato militare della NATO dal 13 febbraio 2008 al 18 novembre 2011. Dal 18 novembre 2011 è ministro della difesa del governo Monti.
Biografia
Dopo aver frequentato il Collegio navale "Francesco Morosini", entra all'Accademia navale di Livorno nel 1963, uscendone col grado di guardiamarina nel 1966. Promosso successivamente sottotenente di vascello l'11 novembre 1967, frequenta la specializzazione presso la Scuola Sommergibili imbarcando a bordo dei battelli convenzionali Gazzana-Priaroggia prima e Livio Piomarta poi.
Col grado di tenente di vascello ottenuto il 31 luglio 1971, tra il 1974 e il 1975 comanda il sommergibile Alfredo Cappellini divenendo successivamente capitano di corvetta il 1 gennaio 1976. Promosso quindi capitano di fregata il 1º gennaio 1980, tra l'80 e l'81 è invece al comando del sottomarino Nazario Sauro. Sbarcato dall'unità, frequenta dapprima il NATO Defence College a Roma prestando servizio negli anni successivi presso il SACLANT a Norfolk in Virginia, in qualità di ufficiale specializzato nella lotta antisommergibile (ASW) addetto al programma di guerra subacquea.
Rientrato in Italia, tra il 1984 e il 1985, è posto al comando della fregata lanciamissili Grecale.
Capitano di vascello dal 31 dicembre 1986, è a capo del settore "piani e programmi della pianificazione generale e finanziaria" fino 1989, quando diviene comandante dell'incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, incarico che ricoprirà sino al 1990.
Assistente dapprima del sottocapo stato maggiore della marina fino al 1991 e capo dell'ufficio piani e politica navale tra il 1991 e il 1992 poi, diviene capo del 3º Reparto piani e operazioni (1992/94) ottenendo la promozione a contrammiraglio il 31 dicembre 1993, e quella di ammiraglio di divisione il 31 dicembre 1997.
Capo del reparto politica militare dello stato maggiore della difesa dal 1994 al 1998, nel 1998 viene scelto come capo di gabinetto del ministro, Carlo Scognamiglio, ed è poi confermato dal successore Sergio Mattarella.
Infine, dopo oltre trent'anni di carriera nella Marina militare, è nominato ammiraglio di squadra nel 1999.
Nominato segretario generale della difesa il 26 marzo 2001, mantiene l'incarico fino al 10 marzo 2004, quando è promosso a capo di stato maggiore della difesa, incarico che ha mantenuto fino al 12 febbraio 2008[2].
A Washington D.C., il 24 giugno 2002, con la qualifica di Direttore Nazionale degli Armamenti firma al Pentagono il pro-memoria d'intesa che impegna l'Italia alla partecipazione del programma F-35[3], per l'acquisto di 131 cacciabombadieri, a circa 8,5 miliardi di dollari (valuta del 2002), più 1 miliardo per partecipare al programma di sviluppo[4].
Dal 13 febbraio 2008 è stato Presidente del Comitato militare della NATO, composto dai capi di stato maggiore dei ventisei Paesi dell'alleanza: per l'incarico era stato designato il 14 novembre 2007[5] e lo ha ricoperto fino alla nomina a Ministro.
Il 16 novembre 2011 è nominato ministro della difesa della Repubblica Italiana nell'esecutivo tecnico presieduto da Mario Monti ed in tale ruolo ricopre anche l'incarico di cancelliere e tesoriere dell'Ordine militare d'Italia. Essendo impegnato in una missione in Afghanistan alla data della nomina, ha potuto prestare giuramento nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano solo il 18 novembre, potendo così cominciare il suo mandato[6].
L'ultima volta che un militare ha ricevuto l'incarico di guidare il Ministero della difesa è stato nel 1995, quando il generale Domenico Corcione entrò a far parte del Governo Dini[7].
Onorificenze
Onorificenze italiane
— 3 ottobre 2008[8]
Onorificenze straniere
Onorificenze internazionali
Onorificenze non nazionali
Note
- ^ Ministero della Difesa, Ammiraglio Giampaolo DI PAOLA, su difesa.it. URL consultato il 25 gennaio 2011.
- ^ Camporini nominato capo di Stato maggiore, in Corriere della Sera, 30 novembre 2007, p. 22. URL consultato il 25 gennaio 2011.
- ^ Direzione di Programma Joint Strike Fighter
- ^ programma JSF (Joint Strike Fighter).
- ^ NATO, l'ammiraglio Di Paola presidente del Comitato militare, in la Repubblica, 14 novembre 2007. URL consultato il 25 gennaio 2011.
- ^ Quirinale, Comunicato: Giuramento al Quirinale del ministro della difesa, ammiraglio Di Paola, su quirinale.it. URL consultato il 18 novembre 2011.
- ^ a missione dell'ammiraglio Di Paola
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ [tt_news=2380&cHash=4695b0d3e5127acc48eb545bdafd9857]
Collegamenti esterni
- Difesa.it - Ammiraglio Giampaolo Di Paola
- (EN) NATO Biographies: Chairman of the Military Committee, Admiral Giampaolo Di Paola, su nato.int, 3 luglio 2008. URL consultato il 1º novembre 2011.
- Difesa.it - Il Ministro Ammiraglio Giampaolo Di Paola
Voci correlate